La disinformazione sui social network sembra inarrestabile: gli sforzi dei “debunker” specializzati nel documentare le falsificazioni di chi fa fake news non riescono a tenere testa al fiume di tesi di complotto, video alterati e dicerie su ogni argomento, dalla salute al terrorismo. Due università britanniche propongono una soluzione: usando uno stile insolito che miscela cultura pop e rigore accademico, spiegano come “vaccinare” preventivamente le persone contro i sintomi tipici delle notizie false e mostrano come riconoscere e neutralizzare le cinque tecniche principali adoperate dai disinformatori per ingannare. I primi esperimenti di “prebunking” o “inoculazione psicologica” hanno dato risultati promettenti: potete fare anche voi il test per sapere se avete gli anticorpi antibufala.