Benvenuti in questo canale dedicato alla proiezione ortogonale,
al magico mondo delle tolleranze e ai fantastici render 3D.
Sono Daniele Borghi,
disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.
Preparatevi a salire a bordo perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,
ma anche di tecnologia.
Questo è il Tiralinee,
il podcast che vi porterà in un viaggio affascinante attraverso il mondo del CAD,
condividendo esperienze,
consigli e tante notizie.
Siete pronti?
Allacciate le cinture!
La nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico!
Benvenuti amici Tiralinee,
benvenuti finalmente all'episodio numero 88.
Siamo arrivati a quota 88.
C'è stato un momento in cui credevo di non riuscire a registrare questo episodio
perché per vari impegni natalizi e familiari naturalmente tutto è andato in
là e quindi non sono riuscito a trovare un momento per poter registrare.
Innanzitutto partiamo dal fatto che non ci posso ancora credere che siamo arrivati così lontano.
Questo naturalmente questo progetto è sempre nato e lo sapete un po per gioco e un po per sfida personale.
Però continua a evolversi anche se però dobbiamo ammetterlo.
Mi chiedo ancora tutt'oggi dove stiamo andando e dove arriverò.
Ma come al solito mi allungo in ciance e quindi parliamo oggi
parliamo anche di statistiche del podcast naturalmente e
di di riflessioni sul futuro del CAD e di quell'ambiente,
un po di cose che fanno parte del nostro mondo.
Ho anche in mente altre cose per questo podcast che vediamo poi magari di argomentare durante l'episodio.
Siamo pronti?
Quindi partiamo!
E come abbiamo detto eccoci qua.
Quota 88 che è un po' come un bel doppio accoppiamento epicicolidale per chi ne sa qualcosa.
E' una cifra che fa pensare.
Non trovate.
Quindi 88 episodi.
Un numero tondo,
un numero bello pieno anche da dire.
88.
88 volte che ho acceso il microfono e naturalmente sono riuscito a organizzare le idee sempre un po' confuse.
registrato,
editato e anche pubblicato.
Quindi è un bel traguardo che mi rende fiero e allo stesso tempo mi fa un po' riflettere.
Perché se da una parte i numeri raccontano una storia di crescita,
dall'altra restano quei dubbi che inevitabilmente ogni podcaster si porta dietro.
Infatti partiamo dai numeri.
Partiamo da Spotify for Podcaster che mi mostra delle statistiche interessanti.
Gli ascolti sono in crescita.
Lo erano anche l'anno scorso.
E quindi uno direbbe bello,
vero?
Sì.
Però ecco,
il dubbio.
Ma quanto possono essere veri e quanto devo fidarmi di questi numeri?
Qual è il vero valore di un ascolto?
Perché,
diciamocelo,
non esiste un vero criterio universale per misurare queste cose.
È un ascolto,
tra virgolette,
quando qualcuno schiaccia il play?
Oppure quando supera i primi 30 secondi?
E quanto contano quegli ascolti casuali che magari non arrivano nemmeno alla fine dell'episodio?
Insomma,
alla fine mi chiedo quanti questi dati riflettono davvero l'impatto del mio lavoro o sono solo numeri così buttati a caso?
Vabbè,
solo per i curiosi.
Vi lascio poi in descrizione il Vraped che viene fornito da Spotify for Podcaster per quanto riguarda i numeri di questo podcast.
Quindi vedrete tutta la cosa molto psichedelica e molto interessante che vi lascio poi da spulciare per i più curiosi.
Infine,
poi c'è anche l'altra distributore di podcast,
quello più importante perché naturalmente è stato anche il primo,
quello è Apple Podcast che sembra più o meno stabile rispetto all'anno scorso
quindi anche qui abbiamo delle crescite ma essendo meno fanfaroso di Spotify
e quindi anche quello che tendenzialmente do più retta perché i numeri bene o
male rimangono gli stessi per il momento quindi anche qui quali poi
dati dovrei guardare per capire come sto andando con il podcast?
Mi sono sempre chiesto quali sono i punti di riferimento chiari che mi possono permettere di dire ok,
sto facendo bene,
gli ascolti vanno bene oppure devo cambiare qualche cosa insomma,
alla fine della fiera ci dovremmo affidare un po' all'istinto
cercando anche di interpretare questi grafici come farebbe
un indovino con una sfera di cristallo Musica YouTube,
naturalmente per chi sa sono anche,
ho messo gli audiogrammi su YouTube che faccio con Filmora e quindi anche lì c'è
un bel lavoro fatto di editing non audio perché naturalmente prelevo l'audio
dal podcast ma soprattutto un po' di editing video naturalmente qualcosa,
niente di fantascientifico visto che non è che sono un videomaker professionale
però YouTube mi ha regalato anche una piccola e grande soddisfazione perché ho
ricevuto in uno dei vari audiogrammi del podcast quindi non di altri video il
mio primo commento che mi ha lasciato un po'
perplesso perché all'inizio non ci credevo,
pensavo fosse uno spam ma è stato uno zinghiero quindi è una conferma che almeno
per qualcuno la qualità audio e il lavoro divulgativo che sto facendo sta
funzionando e insomma cari amici tiraline devo essere sincero perché questi
movimenti valgono oro sono quelle piccole ricompense che ti danno la spinta per
andare avanti nonostante tutto il tempo e il budget spesi per mantenere vivo il
progetto che naturalmente è tutto in tascavia non c'è nessun sponsor ufficiale
sì lo so gli audiogrammi sono un po' statici quindi non sono proprio così
evocativi e danno molto interesse naturalmente spero tanto di riuscire a fare
qualcosa di più interessante non prometto nulla ma sto cercando di pensare,
di sperimentare con dei video in prima persona e poi chissà
magari vedrete la mia faccia presto o almeno quella del
microfono sicuramente ma poi uno dice ma chi te lo fa fare?
chi ti fa andare avanti tutto questo tempo?
il fatto è che nonostante gli impegni personali e i dubbi che mi assillano ogni
volta il lavoro continua anche perché fa parte molto della mia passione sto
investendo parecchio tempo in questo progetto anche quando insomma vorrei anche
più interazione più feedback qualcosa che vi faccia capire che sto andando nella
direzione giusta però naturalmente dato che mi sta spingendo molta passione
ancora ce n'è e quindi il progetto va avanti quindi c'è passione mi spinge a
creare a condividere a raccontare e questa in questo momento non viene meno poi
naturalmente anche coadiuviato dall'incitamento di amici e conoscenti che grazie
al podcast sono riuscito a incontrare e a conoscere sto guardando anche il
futuro di questo podcast e quindi mi chiedo mi chiedo anche come sarà il 2025
per questo progetto mi piacerebbe riuscire a portare qualche ospite qualcuno che
poi anche che non sia del settore del CAD ecco quindi non che sia un nerd come
me del CAD ma anche persone che pur essendo o tiraline o anche tecnici CNC o
anche persone che lavorano anche nel learning insomma qualcosa di interessante
da raccontare in modo anche di poter interagire con il nostro mondo insomma
sarebbe interessante quindi spero tanto che qualcuno metta nei commenti
soprattutto su Spotify che c'è la possibilità di mettere i commenti quindi farmi
capire se vi interesserà una cosa del genere ecco quindi vorrei aprire una
finestra su realtà diverse per quindi far emergere nuovi punti di vista nel mio
piccolo vediamo di riuscire a fare questo e quindi siamo raggiunti a quota 88 a
breve avremo la quota 90 quindi l'app la vibra i numeri non te lo mandate come
abbiamo detto prima non raccontano sempre tutta la storia insomma ma sicuramente
questo podcast continua continuerà perché nonostante tutto ho ancora molto da
dire quindi da esplorare da condividere la tecnologia avanza le tecniche e i
software continuano a evolversi quindi grazie anche a voi insomma che poi
ascoltate commentate magari passate solo qua per curiosità perché alla fine se
siete voi ascoltatori la vera forza che spinge qualsiasi podcaster ad andare
avanti so per certo che molti pensano che il CAD lo vediamo come uno strumento
che è sempre stato lì uno di quei software che ha accompagnato generazioni di
progettisti e disiatori ma solo per dirvi che il CAD non esiste da sempre ma
esiste ma esiste praticamente forse dai primi anni 70 80 quindi il CAD non è
affatto statico si è evoluto tantissimo e il bello è che continua a farlo
rispondendo anche a esigenze di un mondo in continua trasformazione quindi
guardiamo un attimo indietro e poi magari vediamo un po' come io penso che il
CAD possa andare avanti per capire anche poi dove arriverà questo software
questo tipo di divisione della progettazione il CAD agli albori era naturalmente
un semplice strumento 2D per replicare il tavolo disegno per chi ha un po' di
capelli bianchi come il mio insomma si ricorda bene che quei software
praticamente sotto DOS erano veramente semplicissimi proprio una riproduzione
quasi uno a uno del tecnigrafo diciamo analogico insomma chi si ricorda insomma
quei software dove ogni linea andava piazzata a mano e spostata poi con un
numero infinito di click ve lo ricordate insomma bene adesso siamo passati da
quel periodo da quel momento al 3D parametrico ed è qui è cambiato tutto
completamente non abbiamo più linee o cerchi ma abbiamo anche solidi superfici e
delle modellazioni complesse abbiamo anche iniziato a simulare testare e
ottimizzare direttamente sul computer insomma una vera rivoluzione ad oggi poi
siamo arrivati anche ai render realistici a quelle simulazioni avanzate al
motion insomma quello dove si vede effettivamente quasi un movimento realistico
del nostro progetto e ci hanno permesso anche di visualizzare quindi di
perfezionare i progetti prima ancora che ogni singolo pezzo fosse costruito
materialmente ma non finisce solo qui insomma oggi il CAD si sta anche
integrando sempre più con altre tecnologie con l'intelligenza artificiale la
realtà virtuale e quella aumentata e perfino la stampa 3D sta diventando
precisamente il CAD come un sistema nervoso centrale che collega tutto il ciclo
di vita di un prodotto dalla progettazione alla produzione insomma il CAD deve
guardare avanti continuamente e dove va questo benedetto software questo
benedetto sistema di progettazione ci sono alcune direzioni chiare altre un po'
più imprevedibile una delle più evidenti è sicuramente l'integrazione con il
cloud i software CAD del futuro saranno sempre più accessibili ovunque su
qualsiasi dispositivo e questo non solo cambia il modo in cui lavoreremo quindi
addio dovremmo dire addio alle nostre bene amate e odiate workstation fisse ma
apre anche nuove possibilità per la collaborazione e soprattutto per la
progettazione con più progettisti sulla stessa idea in modo tale da evolverla in
maniera diversificata ma anche con più spunti interessanti infatti infatti non
sarà più una progettazione isolata come succede oggi ma sarà più i team
lavoreranno insieme in tempo reale indipendentemente da dove si trovano e anche
dal tempo e quindi molto probabilmente tutto questo salterà i fusi rari perché
uno può lavorare in un tempo in una mattinata in Italia ma nel contempo o il
giorno dopo qualcuno negli Stati Uniti potrebbe lavorare allo stesso progetto
allo stesso pezzo e naturalmente introducendo nuove idee e nuove prospettive
un'altra grande area di evoluzione a mio piccolo parere sarà anche
l'intelligenza artificiale purtroppo ormai è un mantra che in questi ultimi due
anni si sente in tutto il mondo manufatturiero e produttivo e ora bisogna solo
immaginare un CAD che non solo ci assiste ma ci anticipa quindi hai bisogno di
progettare una parte l'IA ti propone già alcune soluzioni basate su i parametri
che tu precedentemente hai inserito quindi conoscendo ciò che hai fatto l'IA
potrebbe darti delle idee su ciò che tu già avevi preimpostato oppure avevi già
lavorato e non è solo una questione di velocità l'IA potrebbe aiutarti a
esplorare soluzioni che magari non avremo mai considerato però come dicevo prima
dobbiamo stare attenti a non farci prendere troppo la mano il progettista deve
restare al centro l'IA è solo un alleato è solo un acceleratore di idee e di
contenuti non è il sostituto quindi non dovremmo affidarci completamente alle
idee dell'IA ma dovremmo costantemente mettere in dubbio tutto ciò che ci viene
dall'IA naturalmente questo però ci darà sempre una mano ad essere più veloci e
più produttivi un'altra interessante direzione che prenderà il CAD nei prossimi
anni è l'integrazione con la realtà aumentata e virtuale dobbiamo dobbiamo
pensarci a progettare in un ambiente immersivo quindi dove ci si può camminare
intorno al modello al modello 3D mentre lo si può modificare con le proprie mani
quindi oggigiorno con i nuovi visori di realtà aumentata di realtà virtuale gli
Apple Vision Pro insomma non è più una questione di fantascienza è qualcosa che
già sta accadendo e si spera naturalmente che tutto questo diventerà più
accessibile perché naturalmente oggi essendo tutti i device di prima produzione
quindi come faccio riferimento agli Apple Vision Pro che sono quelli secondo me
più ideali per poter progettare visto la loro dimensione e la loro vestibilità
in confronto agli altri che naturalmente sono molto intriganti a livello
hardware ma naturalmente ti legano perché non avendo le stesse capacità e lo
stesso hardware potente che hanno gli Apple Vision Pro devi rimanere attaccato a
una workstation fissa quindi non è più quell'idea di lavoro immersivo 3D dove
come ho detto prima puoi camminare intorno al proprio modello mentre lo stai
producendo tutto questo credo che sia una sfida per il futuro e che non è
proprio tutto rose e fiori come tendenzialmente il mio spirito nerd tende a
dipingere non è tutto rose e fiori con l'evoluzione del CAD e di tutto ciò che
ne determina quindi l'intelligenza artificiale la realtà aumentata il cloud
insomma sono tutte nuove sfide sono tutto ciò che diverrà una sfida vera e
propria e una delle più grandi a mio parere sicuramente è quella della
formazione degli operatori perché tutte le nuove tecnologie che ho
precedentemente descritto richiederanno sicuramente competenze competenze
diverse e se non si investe nella formazione rischiamo di avere strumenti
potentissimi nelle mani di chi non sa usarli di chi non sa usarli al massimo
delle proprie potentialità ma soprattutto che non sa capirli parlo soprattutto
dell'intelligenza artificiale perché naturalmente mi rendo conto che oggi
utilizzando svariati chat GPT e compagnia cantante mi rendo conto che nonostante
la mia attitudine al nerdismo alla voglia di conoscere le varie tecnologie mi
rendo conto che senza una vera propria competenza senza una vera propria
istruzione è difficile la curva di apprendimento è molto alta molto ripida e
questo fa male sia all'operatore ma soprattutto fa male alla produttività delle
aziende e rischi di utilizzare tecnologie veramente innovative ma azzoppandole
un po' come succede permettetemi l'esempio avete mai usato excel sicuramente
tutti quanti usiamo excel ma vi siete mai resi conto di quanto excel di
microsoft possa produrre se uno conoscesse effettivamente
almeno il 70% delle potenzietà di questo software no?
ebbene guardate io ho visto colleghi o colleghi della mia consorte che
soprattutto loro che sono nel campo amministrativo utilizzano veramente
pesantemente i data sheet gli sheet di excel e con una programmazione profonda
con il visual basic ragazzi ho visto di quelle cose fatte veramente bene di
quell'integrazione anche con grafici veramente fatti ad opera d'arte ma che non
sono al mio livello non saprei neanche da dove iniziare perché non conoscendo
profondamente il software e tutte le sue capacità io praticamente forse utilizzo
il 3% di quello che potrebbe fare un foglio di calcolo come excel questo per
spiegare che c'è un altro problema che è che molti operatori comunque e
soprattutto anche le aziende sono bloccati nella loro zona di comfort si
continuano a usare vecchie versioni di software io alla mia azienda ne ho un
esempio perché come si suol dire funzionano ancora quindi si ignorano tutte le
possibilità che le nuove tecnologie possono offrire e questo è un atteggiamento
che non solo rallenta il progresso ma rischia di mettere le aziende anche in una
posizione di svantaggio competitivo rispetto a chi è disposto a innovare il
futuro del CAD è in continua evoluzione lo vediamo tutti i giorni e tutti i mesi
ma non non possiamo sederci sugli sugli allori dobbiamo essere curiosi dobbiamo
essere aperti al cambiamento pronti a investire in nuove competenze le
tecnologie si stanno evolvendo molto rapidamente e il nostro modo di progettare
cambierà con loro e deve cambiare con loro non sarà solo una questione di
disegnare meglio o più velocemente il CAD del futuro ci sfiderà a pensare in
modo diverso a collaborare in modi nuovi e a immaginare soluzioni che oggi ci
sembrano impossibili ma domani con tecnologie e idee nuove potrebbero essere
attuabili dobbiamo essere pronti insomma perché il meglio secondo me deve ancora
arrivare insomma deve ancora arrivare so che può sembrare un ripetito ma insomma
il cloud è il futuro del CAD per quanti ne osteggiano l'uso o l'adozione insomma
per me personalmente so che sono un visionario un vecchio ottimista ma secondo
me su questo non ci piove il futuro del cloud il futuro del CAD scusate sta nel
cloud e come sempre ve l'ho detto prima c'è chi guarda il cambiamento come una
grossa opportunità come sottoscritto ma chi lo vede invece come una minaccia una
rottura delle scatole o dello status quo il cloud però comunque nonostante molte
persone tempi addietri anche una decina di anni fa si diceva che insomma era una
bolla che sarebbe sparita sarebbe andata in un nulla invece è qui ed è qui per
restare e prima ce ne facciamo una ragione meglio è vediamo di capire anche
cos'è più così importante e quali sono poi le sfide che ci aspettano insomma per
questo futuro cloud quello che avrebbe sui nostri schermi sui schermi di un ipad
o uno schermo di un desktop o lo schermo addirittura di un futuro telefonino con
uno schermo in realtà aumentata come mi è capitato di sperimentare il cloud
cambia le regole del gioco con il cloud su cloud non abbiamo più bisogno di una
workstation di workstation potenti quindi basta un computer decente una buona
connessione a internet e ci si potrebbe lavorare il computer potente o
workstation lo fa il server remoto quindi un'azienda potrebbe investire in un
minor numero di workstation molto potenziate magari con con lo stesso costo di 5
postazioni workstation Lenovo di quelle ultra potenti basterebbero 2 o 3
workstation veramente carrozzate e tutta la potenza di calco necessaria per
rendere simulazioni e modellazione 3d pesante avviene tramite questi computer
questi server significa quindi che si può lavorare ovunque in ufficio a casa
persino questo è una ok quello della spiaggia rimane rimane un'idea molto
romantica ma sicuramente non plausibile e soprattutto comoda da fare ci ho
provato ma non è sicuramente il posto ideale per poter disegnare e progettare
sicuramente rimane il concetto di poter di poter fare di lavorare ovunque uno
sia inoltre il cloud agevolerà la collaborazione perché perché non esistono più
file CAD dove si devono mandare poi via mail oppure condividere tramite sistemi
di condivisione file insomma link che si sdoppiano si raddoppiano e finiscono
sul computer locale il server insomma una questione di duplicazioni di progetti
e di file che alla fine potrebbero causare anche incomprensioni e l'utilizzo di
versioni non adeguate non all'ultimo grido più volte qui sul sul canale insomma
sul podcast abbiamo parlato di Autodesk Fusion 360 di Onshape di Sharp 3D
insomma tutto questi programmi portano la progettazione tutta online e in tempo
reale quindi più persone possono lavorare allo stesso tempo e sullo stesso
progetto senza dover poi aspettare che uno finisca e poi passare al file
successivo insomma si può collaborare contemporaneamente sulla stessa parte in
modo tale da poter avere costantemente l'ultima versione e quindi l'ultimo
aggiornamento quindi con la la minor possibilità di avere degli errori questo è
una vera rivoluzione soprattutto per chi lavora con team sparsi per il mondo ma
a mio parere anche tra colleghi che lavorano molto probabilmente nello stesso
posto nello stesso ufficio perché naturalmente molte volte mi sono accorto
di nonostante utilizzando un PDM di avere difficoltà a dover lavorare
contemporaneamente sulla stessa parte sullo stesso progetto sullo stesso assieme
un software che permetta questo qua questa procedura da più produttività e minor
spazio agli errori come sempre c'è sempre in tutte le cose c'è il rovescio della
medaglia un problema enorme è che tanti operatori CAD oggi sono ancora bloccati
nella loro comfort zone usano la stessa versione del software da anni e spesso
hanno anche poca voglia di imparare qualcosa di nuovo soprattutto anche dovuto
all'età alla volontà di non uscire dal solito tram tram quotidiano e questo è un
problema che deve essere risolto soprattutto da parte anche degli responsabili
che tendenzialmente aiutano questo modo di pensare è perché procura meno
problemi meno idee e meno spinta a dover anche loro incentivare una crescita una
formazione naturalmente se non muovi le acque tutto è tranquillo quindi si
procede speditamente con il solito modus operandi e qual è il risultato di
questo non movimento di questo non muoversi che le tecnologie rimangono sotto
utilizzate o peggio ancora completamente ignorate è una pigrizza generale che
colpisce un po' tutti in molti casi non si tratta solo di resistenza al
cambiamento ma è proprio una mancanza di stimoli soprattutto da parte degli
operatori dei dipendenti che non vengono stimolati dai responsabili ad avere
queste idee questa nuova propensione all'upgrade quindi a spingersi verso nuove
tecnologie perché naturalmente soprattutto per i responsabili quando le cose
funzionano bene abbastanza nessuno poi vuole rischiare di cambiare il problema è
che questo atteggiamento non solo blocca l'innovazione ma riesca anche di far
rimanere sia gli operatori soprattutto ma anche le aziende indietro rispetto
alla concorrenza e non dimentichiamoci anche di un altro grande difetto del
nostro settore c'è la formazione fai da te io ne sono un esempio ho imparato
AutoCAD praticamente da solo senza fare nessun corso per fortuna poi per
svariate situazioni della vita sono riuscito a fare un corso CAD CAM quindi
riuscire ad avere delle basi un po' più specialistiche ma tutto il resto persino
SOLIDWORKS persino PTC Creo e tutti gli altri software anche Inventor li ho
imparati facendo del fai da te perché spesso i corsi soprattutto i corsi di
aggiornamento vengono considerati un lusso e qui mi fermo per dirvi che quando
ho fatto un periodo da freelance devo dire la verità un corso me lo sono fatto
perché naturalmente ho sentito necessità ho fatto il corso di Fusion 360
acquistandolo con una piattaforma di e-learning e devo dire che mi è tornato
molto utile il costo diciamo che non è stato a buon mercato ma neanche stato
così pesante soprattutto perché il ritorno di introiti di fatture insomma è
stato abbastanza abbastanza alto e soprattutto mi ha permesso nel giro di poco
tempo di non solo andare in pari ma anche di guadagnare dal fatto di aver avuto
di aver fatto un corso di aver speso quella cifra insomma e di aver poi riuscito
a guadagnare il sistema e di aver avuto un buon ritorno di quello che da cui ho
imparato tramite il corso da parte di noi operatori invece dovremo avere una
mente più aperta e non pensare sempre che sappiamo tutto del software perché
comunque riusciamo a finalizzare il nostro progetto il problema è invece di
spingere i nostri responsabili a organizzare programmi seri di learning o
workshop che invece però si preferisce lasciare che soprattutto dai responsabili
che gli operatori imparino da soli magari tramite qualche video di youtube che
però si devono vedere a casa perché naturalmente non puoi vederlo in azienda
perché naturalmente sarebbe un atteggiamento oppure naturalmente in molte
aziende certi siti vengono chiusi tramite un firewall a cui venne impedito
l'accesso io ho imparato online però tramite un corso ufficiale e quindi con
spiegazioni video con tutorial fatti poi scaricando e seguendo determinate
indicazioni per poter poi produrre dei test alla fine di questo corso online
imparare online non è male però comunque un percorso sempre online magari oppure
di una formazione anche vis-a-vis nel senso tramite vendor che ti creano dei
corsi o on-site nella propria azienda oppure presso di loro fa tutta una grossa
differenza tornando però al cloud e al futuro del CAD insomma nonostante tutte
queste difficoltà resta una necessità questo è il mio piccolo e modesto parere
sta tutto cambiando se non ci si adegua si rischia di essere tagliati fuori
parlo soprattutto però anche soprattutto per i freelance di non addormentarsi
sui propri allori e di uscire un attimino un po' dal proprio seguitato lo
vediamo soprattutto con le nuove versioni dei software che sono sempre più
connesse e automatizzate le piattaforme cloud based permetteranno di integrare
la progettazione la simulazione CNC la produzione la gestione dei dati tutto in
un sistema in un ecosistema ed è non è solo un vantaggio in termini di
efficienza però mettiamo chiaro questa cosa qua ma è anche una risposta alla
complessità crescente dei progetti non mi unite a dire che oggi gli stessi
progetti che facevate dieci anni fa hanno la stessa lo stesso livello di
difficoltà e di complessità mi accorgo sempre di più che ogni giorno tutti i
progetti nonostante si replicano perché naturalmente la mia azienda fa sempre
gli stessi macchinari ma diventano sempre più complessi e sempre più avidi di
informazioni che devono essere integrate in ogni parte e in ogni gruppo
d'assieme ripeto ancora tutto dipende dipende da noi è uno strumento
straordinario il cloud a mio parere ma senza le competenze e l'apertura mentale
per usarlo si rischia di essere un investimento un po' sprecato quindi se il
futuro del il futuro del CAD è sul cloud che sarà sicuramente ormai diventerà
ormai sicuramente al 100% su cloud ma solo per chi è disposto a fare un salto e
adattarsi a questo cambiamento altrimenti vabbè si rimane sempre comunque dei
progettisti ma si potrebbe anche rimanere fermi al palo e non essere più in
grado di rivalutarsi sul mercato del lavoro l'intelligenza artificiale non è più
una fantascienza e questo lo sappiamo già sappiamo già che fa parte ormai della
nostra vita quotidiana almeno la mia sicuramente anche se a volte cerchiamo di
non volersi non volersene accorgere o ce ne gorciamo veramente poco perché
magari non ci interessa se per me personalmente è come quell'amico silenzioso
che mi dà una mano senza farsi notare dal suggerimento al prossimo film su
netflix al riconoscimento facciale sullo smartphone fino alle mail che finiscono
direttamente nello spam ma quando si parla di progettazione CAD e design la
storia secondo me diventa molto più interessante partiamo dal presente la IA sta
già facendo una bella rivoluzione nel nostro settore ci sono strumenti che
automatizzano compiti molto ripetitivi come la generazione di mesh e
l'ottimizzazione delle geometrie e non dimentichiamoci l'analisi predittiva che
aiuta a prevedere problemi strutturali o di performance prima ancora di
costruire un prototipo pensante a quanto tempo e risorse si risparmino e poi ci
sono i software di design generativo dove si inseriscono i parametri e la IA
trasforma decine soluzioni ottimizzate personalmente lo trovo una figata
permettetemi questo questa butage però e non è come sempre tutt'oro quello che
luccica la IA è bravissima a eseguire ma dipende molto da noi sempre per
definire i confini e soprattutto i dati su cui poi la IA lavora se il
progettista non sa cosa vuole ottenere o non conosce bene il contesto il
risultato poi finale può essere tanto ottimizzato quanto del tutto inutile
quindi qui entra in gioco il grande dibattito sul futuro che abbiamo fatto
precedentemente sulla competenza e sulla istruzione degli operatori di mese in
mese vediamo che la IA è sempre più potente ci saranno sempre più capacità e
quindi sarà sempre più in grado di dare dati e di dare risultati sempre più
precisi ma effettivamente per noi cosa cosa significa allora da una parte c'è la
promessa di una produttività senza precedenti che questo fa solo contenti i
nostri responsabili e i nostri CEO quindi meno ore spese sui dettagli banali più
tempo sulla creatività e sull'innovazione d'altra parte però si rischia e non
poco che le nuove generazioni di progettisti perdano le competenze fondamentali
ora è uno dei dubbi che mi assilla nel senso che pensate se tutto viene delegato
all'intelligenza artificiale quanto tempo secondo voi passerà prima che qualcuno
dimentichi come fare le cose da zero o soprattutto si dimentichi i fondamentali
della progettazione della meccanica e di tutto quello che si impara o abbiamo
imparato nelle scuole e nelle università come si può confutare e mettere in
discussione il risultato della intelligenza artificiale credo che bisogna essere
attenti a non rischiare è una sorta di atrofia delle competenze dove
l'intelligenza artificiale diventa una stampella indispensabile e poi c'è un
altro aspetto interessante secondo me soprattutto a valle di ciò che vediamo
soprattutto per quanto riguarda il design generativo del fatto delle immagini
insomma si rischia una certa uniformità per chi bazzica su stable diffusion o su
altre piattaforme che producono immagini generate con intelligenza artificiale
alla fine chi ha un occhio un po' allenato può carpire il fatto che
tendenzialmente le immagini sembrano assomigliarsi sempre di più una con l'altra
perché naturalmente la IA lavora su dei modelli quindi bisogna dargli dei dati
storici e degli algoritmi questo significa che tenderà sempre proporre soluzioni
molto simili a ciò che ha nella sua memoria chiamiamola così perché lei lavora
genera i risultati su ciò che ha già visto insomma potrebbe esserci meno spazio
per quel tocco unico e creativo che distingue un progetto dall'altro non
fraintendetemi quindi non voglio farla passare come un nemico del progettista
anzi è uno strumento potentissimo soprattutto per quanto riguarda tutta una
serie di procedure e di passaggi ripetitivi parlo soprattutto ad esempio per chi
disegna come me la parte soprattutto della quotatura che è un diciamo è un dogma
nel senso che segue determinati schemi determinati principi che rimangono
sempre fissi penso da quando ho iniziato a imparare a disegnare tutte le
caratteristiche di una quotatura sono simili a quando ho iniziato io ad oggi
sono rimasti immuni al passaggio del tempo il trucco invece di usare dell'IA sta
secondo me nel capire come usarla al meglio e soprattutto per i propri strumenti
nel futuro credo che il progettista dovrà evolversi non sarà più solo uno che
crea ma uno che dirige supervisiona e dà forma all'input dell'IA cioè quindi una
sorta di curatore creativo passatevi questo termine il presente e il futuro
dell'IA secondo me è promettente il suo futuro però dipende tanto da come
decidiamo di usarla può diventare un alleato che ci rende quindi più efficienti
più creativi ma oppure è un'arma a doppio taglio che ci porta anche a perdere
l'anima del disegno e della progettazione credo che alla fine comunque come
vedete l'uomo rimane l'operatore umano rimarrà al centro di questo futuro del
CAD perché dovrà trovare il giusto equilibrio tra IA e la creatività sapete
quando si sente parlare di trasformazione digitale sembra quasi che ci sia ci si
stia stuffando in un mondo futuristico fatto di automazione cloud di
intelligenza artificiale aziende che funzionano come orologi svizzeri grazie a
queste tecnologie credo che sia una narrazione molto affascinante ma anche credo
che sia un tantino diversa dalla realtà è come quando un venditore ti promette
che quella nuova macchina del caffè fa miracoli e poi scopri che il miracolo è
solo riuscire a capire le istruzioni partiamo dal fatto che la trasformazione
digitale è una nuvola dove non si capisce cosa voglia dire e cosa voglia fare
almeno da quello che sto cercando di capire io tramite informarmi su questo
argomento portandolo poi sul canale è una situazione che ancora oggi non riesco
a capire cosa vuole mirare e cosa vuole portare è vero che la trasformazione
digitale potrebbe portare più produttività più efficienza ma soprattutto non si
capisce su cosa si basa se si basa sulla tecnologia sulle competenze degli
operatori o su una idea diciamo molto utopica di una certa produzione di una
certa tipologia di azienda partiamo soprattutto dai dirigenti e dei responsabili
i quali dovrebbero guidare la trasformazione digitale perché sono quelli che poi
decidono e quindi si procede poi all'attuazione della trasformazione digitale
presso le proprie aziende eccetera eccetera questi come ho detto prima sono
spesso chiusi nella loro comfort zone magari sanno che bisogna cambiare perché
magari il CEO gliel'ha detto perché magari hanno visto le aziende concorrenti
farlo però non vogliono sporcarsi le mani ma soprattutto non vogliono rischiare
per loro un nuovo software o una nuova piattaforma digitale tendenzialmente sono
solo costi da giustificare al board e non strumenti poi per evolversi ed è una
mentalità che si riflette su tutto poi il resto dell'azienda perché naturalmente
se un dirigente non ha voglia di muoversi o di evolversi io il dipendente mi
domando ma perché lo dovrei fare io è un problema grosso e credo che si tocchi
un nervo scoperto perché i budget dedicati alle trasformazioni digitali sono
spesso ridicoli lo parlo parlo anche per mia esperienza perché tendenzialmente
si fa una fatica in mane a chiedere soprattutto nuove tecnologie hardware che
permettano comunque di evolversi di avere in mano diciamoci una penna digitale
più efficiente che non il solito rapido graph analogico di antica e passata
cultura del disegno musica è facile parlare di automazione innovazione quando si
hanno milioni per investire ma molte aziende soprattutto quelle medie e piccole
devono fare i conti con risorse molto limitate quindi cosa succede si prendono
delle scorciatoie si comprano strumenti economici si implementano a metà o
peggio ancora si lascia tutto sulle spalle di pochi eroi interni di pochi
operatori che hanno voglia di sbattersi tra virgolette di cercare di
accrocchiare qualcosa che si che si avvicini un po' alla trasformazione digitale
c'è sempre poi la questione delle competenze come detto prima come detto prima
comprare un software avanzato potete prendere quello più avanzato al mondo ma se
non formi il personale è come dare una Ferrari chi non ha mai preso la patente
quindi e qui torniamo al problema delle skill i dipendenti non vengono preparati
adeguatamente i responsabili spesso non sono nemmeno in grado di capire quale
formazione poi sia necessaria risultato tecnologia sottutilizzata e team
frustrati e sfruttati eppure la trasformazione digitale è necessaria oggi non è
più un nice to have come direbbero gli anglosassoni è un obbligo per restare
competitivi non si tratta solo di seguire il mercato ma anche di migliorare la
qualità della vita lavorativa degli operatori pensateci processi più efficienti
significa meno stress meno ore perse dietro a lavori manuali ripetitivi e più
tempo per concentrarsi su quello che conta veramente questo porta non solo ai
risultati migliori ma anche a team più felici passatemi il termine e più
motivati sicuramente quindi è un mito o una realtà questa trasformazione
digitale direi oggi da quello che ho carpito dalle varie informazioni sulla rete
da quello che sto passando con la mia azienda diciamo che sono entrambe le cose
è un mito per come ce la raccontano sicuramente tutte le strutture che parlano
di trasformazione digitale insomma stanno su un livello molto più alto con
budget molto ma molto più alti e ce la raccontano come una rivoluzione facile e
veloce da avere c'è una realtà ma è una realtà che per chi è disposto a
investire veramente seriamente consapevolmente e quindi a mettersi in gioco e a
guardare oltre al cambiamento con quella con quella paura del cambiamento
insomma la trasformazione tra l'altro non è solo tecnologica ma da quello che ho
letto infine è culturalmente una mentalità evolutiva è una voglia di fare un
passo avanti verso uno step successivo della produttività insomma in determinati
campi soprattutto in determinati settori è questo quello che manca è questa
voglia di cambiamento soprattutto che sta nelle persone perché se non sta nelle
persone del cambiamento non si può fare questa trasformazione e se ci fosse
vedremo meno aziende impatterate e più realtà capaci di abbracciare il futuro e
siamo arrivati alla fine perdonatemi questa lunga puntata ma è quello che poi
capita quando parlo a ruota libera e non con uno scritto sotto gli occhi
comincio a cianciare comincio a partire per la tangente e quindi in questo caso
mi sono perso nei miei pensieri molto nerd che però spero vi siano stati di
spunto e che naturalmente aspettano con molta curiosità i vostri i vostri
commenti con questo vi lascio quindi vi lascio tranquilli grazie di cuore a
tutti quanti che mi seguite in questo piccolo progetto che lo ascoltate su
spotify su apple post su youtube o su qualsiasi altra piattaforma grazie siete
voi il vero motore di tutto questo e vi auguro naturalmente essendo oggi il 23
dicembre quindi all'albissima di natale vi auguro buone feste godetevi al
massimo con i vostri cari e come sempre lunga vita e prosperità a tutti musica