Competenze Digitali al centro
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Competenze Digitali al centro

Episode description

Benvenuti in questo nuovo episodio del podcast “Il Tiralinee”! In questa puntata, esploriamo il tema della trasformazione digitale, mettendo in evidenza l’importanza cruciale delle competenze degli operatori. Scopriremo come molte organizzazioni stiano lottando a causa della mancanza di competenze tecnologiche e come sia necessario un allineamento strategico nelle formazioni per avere successo in questo processo.

Il nostro viaggio attraversa l’ottimizzazione del ritorno sugli investimenti (ROI) delle stampanti di grande formato e il futuro della tecnologia nel settore manifatturiero, in particolare attraverso l’intelligenza artificiale e l’Internet delle Cose (IoT). Daniele offre anche cinque categorie fondamentali di formazione che le aziende dovrebbero tenere presente per affrontare al meglio la trasformazione digitale: consapevolezza tecnologica, pensiero sistemico, competenze tecniche, competenze di collaborazione e innovazione, e conoscenza aziendale e di mercato.

Non mancano i ringraziamenti a Roberto Marin di Snap Architettura Imperfetta per il supporto e l’invito a visitare il canale YouTube di Daniele.

🔗 Brand e Servizi Menzionati:

  • Snap Architettura Imperfetta: Podcast di Roberto Marin che promuove il lavoro di Daniele Borghi.
  • Veeam Software: Autore di un sondaggio che evidenzia le difficoltà delle aziende nella trasformazione digitale.
  • HP: Offerta di stampanti a serbatoio ricaricabili più economiche per ottimizzare il ROI delle stampanti.

Il TiraLinee è un podcast indipendente realizzato da Daniele Borghi, se vuoi metterti con contatto con me, mi potete trovare qui: my social bio

La mia attrezzatura

Grazie mille per il supporto software di Alex Raccuglia
Le musiche sono state create con Tuney
Le cover sono state create con Image Creator by Microsoft Designer

Download transcript (.srt)
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Benvenuti in questo canale dedicato alla proiezione ortogonale,

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al magico mondo delle tolleranze e ai fantastici render 3D.

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Sono Daniele Borghi,

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disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.

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Preparatevi a salire a bordo,

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perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,

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ma anche di tecnologia.

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Questo è il Tiraline,

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il podcast che vi porterà in un viaggio affascinante attraverso il mondo del CAD,

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condividendo esperienze,

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consigli e tante notizie.

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Siete pronti?

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Allacciate le cinture!

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La nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico.

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Benvenuti amici Tiraline.

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All'episodio 83,

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oggi l'atmosfera è un po' particolare,

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perché tratterò alcuni argomenti che toccano la trasformazione digitale,

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ma da un punto di vista più hardware e soprattutto parlerò delle competenze degli operatori,

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spesso trascurate durante questo processo.

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Discuteremo anche di come si possa recuperare il ROI,

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il ritorno sull'investimento,

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delle stampanti,

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comprese le famose stampanti a rotolo continuo,

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che sebbene si cerchi di andare verso un mondo senza carta,

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in certi ambienti sono ancora indispensabili.

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Parleremo anche del futuro della tecnologia nel settore manifatturiero e di come affrontare con successo la trasformazione digitale.

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So che può sembrare un territorio denso di informazioni,

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ma essendo immerso in questo mondo in prima persona,

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non posso fare a meno di condividere ciò che sto imparando,

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sia a livello personale che anche quello informativo generale.

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Continueranno le CAD Pills,

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perché vedo che riempiono uno spazio importante nell'episodio e li trovo anche molto interessanti.

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Ho deciso però di non inserire più i link,

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perché ho notato che generano pochissima interazione.

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Anche monitorando i click sui link,

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i risultati sono quasi del tutto nulli,

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quindi penso che non abbia più senso continuare.

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E così mi tolgo via anche un po' di lavoro,

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questo lo devo ammettere.

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Prima però di partire con l'episodio,

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un ringraziamento speciale va al mitico Roberto Marin,

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di Snap Architettura Imperfetta,

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che nel suo podcast ha invitato i suoi ascoltatori a visitare il mio vlog su YouTube.

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E naturalmente l'invito va anche a voi di andare a dare un'occhiata al mio canale e magari mettere qualche like,

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che non fa mai male.

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Grazie ancora Roberto.

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Detto questo,

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non mi resta che augurarvi un buon ascolto e partiamo con l'episodio.

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Sono sicuro che molti di voi si stanno confrontando con questa sfida chiamata trasformazione digitale.

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Forse vi sentite anche un po' sopraffatti o magari siete semplicemente curiosi di sapere quali competenze sono davvero necessarie non solo per sopravvivere,

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ma per prosperare in questa era di costante cambiamento tecnologico.

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Oggi cercherò di approfondire un aspetto che si concentra sul decifrare il codice della formazione per il successo di questa trasformazione digitale.

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Ho letto e cercato di analizzare un testo molto interessante su questo argomento,

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che va bene oltre le solite parole d'ordine della trasformazione digitale.

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Ciò che è emerso con forza è l'urgenza di questo tema.

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Non stiamo parlando di un vago bisogno di futuro di competenze.

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La domanda è già qui e ora.

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Un recente sondaggio della Veeam Software ha rilevato che il 54% delle

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organizzazioni sta incontrando difficoltà a causa della mancanza

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di competenze informatiche e di trasformazione necessarie.

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E' più della metà delle aziende,

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dato che,

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sottolinea quanto sia diffusa questa sfida.

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Si potrebbe pensare che sia tutta una questione di competenze tecnologiche,

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ma la realtà è più complessa.

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E' come imparare a guidare un'auto da corsa,

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ad esempio.

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Bisogna sapere come gestire il mezzo,

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ma per vincere la gara serve un livello completamente diverso di strategia,

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abilità e mentalità.

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E qui entra in gioco il concetto di allineamento strategico.

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La formazione deve essere strategicamente allineata agli obiettivi generali dell'organizzazione per la trasformazione digitale.

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Non si tratta solo di adottare la tecnologia fine a se stessa,

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ma anche di ottenere risultati specifici in termini di prestazione.

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Non basta avere un gruppo di esperti tecnologici nel proprio team.

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Bisogna però assicurarsi che le loro competenze producono anche dei risultati concreti per l'organizzazione.

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La collaborazione gioca un ruolo fondamentale in questo processo.

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E' necessario un approccio sistemico che consideri l'implicazione strategica di ogni decisione.

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Questo significa abbattere i silos,

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promuovere la comunicazione tra i reparti e garantire che

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le decisioni relative all'automazione e ai cambiamenti

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di processo vengano prese in modo collaborativo.

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Per rinnovare e guidare un cambiamento ossificativo è necessaria una prospettiva più ampia.

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Se i dipendenti hanno solo una conoscenza limitata del processo di produzione complessivo,

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la loro capacità di proporre idee di miglioramento efficaci è fortemente limitata.

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E' come cercare di risolvere un puzzle potendo vedere solo pochi pezzi.

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Nel contesto della trasformazione digitale questa necessità di una comprensione più ampia diventa ancora più cruciale.

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I dipendenti necessitano di una conoscenza approfondita,

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non solo delle nuove tecnologie ma anche dei processi di lavoro attuali,

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sia propri che quelli delle aree circostanti.

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La formazione tecnica sui processi esistenti,

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per quanto possa sembrare sorprendente,

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è una parte fondamentale della trasformazione digitale.

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Non si tratta solo di guardare alla nuova tecnologia,

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ma di comprendere anche a fondo la situazione attuale.

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E' essenziale capire i processi esistenti in ogni dettaglio e dare al team gli strumenti per vedere come questi possono essere ottimizzati.

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Per permettere ai dipendenti di partecipare attivamente alla costruzione del futuro dell'organizzazione,

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è fondamentale che abbiano accesso a una base di conoscenze un po' più ampia.

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Si raccomanda una formazione regolare sulle strategie generali dell'organizzazione e sul contesto del mercato,

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supportata da un'efficacia comunicazione interna.

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L'obiettivo è creare una forza lavoro non solo esperta di tecnologie,

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ma anche strategicamente allineata e consapevole al quadro generale.

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Per aiutare l'organizzazione ad orientarsi in questo panorama complesso,

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possiamo considerare cinque categorie fondamentali di formazione basata sulle prestazioni essenziali per il successo della trasformazione digitale.

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Pensiamo come a dei mattoni di un programma di formazione davvero efficace.

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La prima categoria è la consapevolezza tecnologica.

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Si tratta quindi di garantire che i dipendenti abbiano

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una conoscenza di base delle principali tecnologie che

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stanno plasmando il mondo del business contemporaneo.

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Anche se non si è programmatori o data science,

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è importante avere la familiarità con i concetti di base e le potenziali applicazioni di tecnologie come l'intelligenza artificiale,

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il cloud computing o l'IoT.

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Nel mondo aziendale di oggi la fluidità tecnologica non è più opzionale,

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ma una competenza fondamentale per il successo.

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La seconda categoria riguarda la consapevolezza e il pensiero sistemico.

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Si concentra sullo sviluppo di una comprensione più profonda di come

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le diverse parti dell'organizzazione siano interconnesse e di come

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i cambiamenti in un'area possono ripercuotersi sull'intero sistema.

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Questo è fondamentale per evitare conseguenze indesiderate che potrebbero compromettere anche i piani meglio strutturati.

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In passato le organizzazioni avevano il lusso del tempo quando si trattava di adattarsi ai cambiamenti tecnologici.

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Oggi,

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in questo frenetico panorama digitale,

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questo lusso non esiste più.

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Tutti devono essere consapevoli della natura interconnessa dei processi organizzativi e della loro continua evoluzione.

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Non si tratta solo di imparare a usare un particolare software,

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ma di comprendere il flusso di informazioni e le dipendenze tra i diversi reparti,

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anticipando potenziali effetti a catena di ogni cambiamento.

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Il pensiero sistemico è un'abilità che può essere sviluppata attraverso una formazione mirata.

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Questa dovrebbe concentrarsi sulla creazione di consapevolezza dei processi,

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a livello aziendale,

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ed essere aggiornata regolarmente per tenere il passo con la loro costante evoluzione.

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La terza categoria,

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le competenze tecniche,

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si concentrano sulle abilità specifiche necessarie per implementare,

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gestire e sfruttare efficacemente le nuove tecnologie.

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Qui entriamo nel vivo della programmazione,

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dell'analisi dei dati,

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della sicurezza informatica e di tutte quelle competenze specialistiche che oggi vengono richieste.

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L'obiettivo non è solo insegnare ai dipendenti come utilizzare una particolare tecnologia,

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ma permette loro di comprendere i principi basi e applicarli in contesti diversi.

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Questa categoria di formazione dovrebbe anche concentrarsi sullo sviluppo delle competenze necessarie ad analizzare i dati,

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identificare i modelli e estrarre informazioni significative che possono guidare un processo decisionale migliore.

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E' importante avere un piano di formazione su misura per le esigenze specifiche della propria organizzazione e dei ruoli al suo interno,

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poiché un approccio uniforme non è proprio sufficiente.

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La quarta categoria riguarda le competenze di collaborazione e innovazione.

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Come abbiamo già detto,

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la collaborazione è essenziale per una trasformazione digitale di successo,

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soprattutto in un mondo dove l'innovazione nasce spesso dall'intersezione di diverse discipline e prospettive.

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Questa categoria si concentra sullo sviluppo delle competenze interpersonali,

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delle strategie di comunicazione e della mentalità collaborativa necessaria per riunire le persone,

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condividere efficacemente le conoscenze e co-creare soluzioni innovative.

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Si tratta quindi di promuovere una cultura di comunicazione aperta,

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di fiducia e rispetto reciproco,

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dove le persone si sentono a loro agio nel condividere idee,

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sfidare le ipotesi e lavorare insieme a raggiungere un obiettivo comune.

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Questo tipo di cultura è essenziale per sbloccare il pieno potenziale di una trasformazione digitale.

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La quinta e ultima categoria è la conoscenza aziendale e di mercato.

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Questa si concentra sul fornire ai dipendenti una comprensione approfondita della strategia generale dell'azienda,

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della sua posizione nel mercato e delle forze competitive che le plasmano poi il futuro.

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Si tratta quindi di collegare i punti tra il lavoro quotidiano e il quadro generale.

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Quando i dipendenti comprendono il perché dei cambiamenti in atto,

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è più probabile che siano coinvolti e impegnati nel renderli efficaci.

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Questa conoscenza è particolarmente importante nelle organizzazioni che si stanno muovendo verso modelli decisionali più decentralizzati.

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Se si vuole dare ai dipendenti la possibilità di prendere decisioni in prima linea,

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devono avere una chiara comprensione degli obiettivi,

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dei valori e delle priorità strategiche dell'organizzazione.

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È incoraggiante notare che oggi la formazione di alta qualità è sempre più accessibile.

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Non siamo più limitati ai corsi tradizionali fuori sede che interrompono i flussi di lavoro e la produttività.

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Le opzioni in sede e online sono ampiamente disponibili,

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permettendo di integrare la formazione nel flusso di lavoro in modo naturale.

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Guardando al futuro,

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l'intelligenza artificiale e la realtà virtuale potrebbero rivoluzionare il modo in cui affrontiamo la formazione e lo sviluppo.

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Immaginate simulazioni immersive che permettono ai dipendenti di mettere in pratica nuove competenze in un ambiente sicuro e controllato,

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come ad esempio una simulazione di azienda di catena di montaggio.

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Ma anche senza strumenti futuristici,

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il messaggio in questo articolo è molto chiaro.

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Una formazione di alta qualità non deve necessariamente essere dirompente e fuori portata.

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Esistono oggi opzioni che possono aiutare le organizzazioni

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a dotare i propri team delle competenze necessarie

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per navigare con successo nel panorama digitale.

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La chiave sta nel creare una cultura di apprendimento e di innovazione continua,

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dove tutti comprendono il quadro generale e si sentono in grado di contribuire al percorso della trasformazione della propria azienda.

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Non si tratta solo di insegnare alle persone come usare quel benedetto strumento,

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ma di dare loro la possibilità di diventare architetti del futuro,

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permettetemi la definizione,

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usando questi strumenti per costruire qualcosa di straordinario.

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Il futuro non è qualcosa che si accede passivamente,

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ma qualcosa che creiamo insieme attraverso le azioni di ognuno.

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Le nostre scelte e il nostro impegno per un apprendimento continuo.

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Vi incoraggio a pensare ad esplorare queste cinque categorie di formazione,

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pensando a come si potrebbero applicare alle vostre situazioni specifiche,

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al vostro team o alla vostra azienda.

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Non si deve avere paura di essere creativi.

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Oggi sono disponibili numerose risorse,

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dai corsi online ai programmi di mentoring fino al workshop immersivo.

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La chiave è trovare ciò che funziona meglio per noi o per il nostro team o per la nostra azienda,

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impegnandoci a rendere un apprendimento continuo una parte fondamentale della nostra cultura.

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Qualche giorno fa stavamo facendo delle ipotesi all'interno dello studio dell'azienda dove lavoro,

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per poter ottenere un maggiore rientro per la nuova stampante di grande formato che avremo intenzione di acquistare.

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Ho scoperto,

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leggendo un po' qua e là per la rete,

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che ci sono delle possibilità per massimizzare il ritorno di investimento,

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il famoso ROI,

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di una stampante di grande formato.

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Ma questa cosa qua deve richiedere una strategia ben definita,

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almeno leggendo l'articolo,

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come l'ottimizzazione della scelta dei materiali,

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la gestione dei costi dell'inchiostro e il monitoraggio dell'uso ed impiego di strumenti amministrativi.

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Sembra che bisogna scegliere dei materiali adeguati,

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permettendo quindi poi di ridurre gli sprechi e migliorare la convenienza economica.

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Bisogna acquistare la carta ad esempio in grandi quantità,

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che può portare a un risparmio,

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specialmente con opzioni come la carta ad esempio da 120 grammi o superiore per le stampe CAD,

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quelle definitive.

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Utilizzando poi degli inchiostri anche di grandi capacità o sistemi a serbatoio,

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che sono molto più economici come quelli serbatoio ricaricabili delle nuove HP.

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Questo contribuisce a contenere i costi e a diminuire la frequenza di sostituzione.

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Le soluzioni poi basate sul cloud offrono anche un controllo più preciso,

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quindi si può monitorare l'uso di inchiostro e materiali,

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aiutando quindi le aziende a stimare meglio i costi e le marginità.

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Software intuitivi come funzioni di anteprima semplificano i flussi di lavoro e garantiscono risultati accurati al primo tentativo,

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minimizzando gli sprechi.

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Quindi bisogna fidarsi ad software,

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soprattutto durante la stampa,

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che siano in grado di ottimizzare le stampe,

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in modo tale anche di fare un nesting di più formati sullo stesso foglio.

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Ci sono poi anche gli strumenti di amministrazione,

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come i controlli di accesso tramite il pino o lettori di badge,

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che consentono anche di regolamentare l'accesso e tracciare l'attività di stampa,

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quindi migliorando l'efficienza complessiva.

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Questo anche riguarda le piccole stampanti A3 o A4,

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quelle multifunzioni che naturalmente in certe aziende,

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compresa la mia,

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ne faccio una mia colpa,

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ci sono molti colleghi che tendono a esagerare nelle stampe e soprattutto nella duplice o triplice copia anche dello stesso documento.

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Ritornando a noi,

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ribadendo il fatto che tutte queste pratiche,

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quindi dal maggior controllo economico,

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dal maggior controllo di acquisto e di materiali adeguati per le

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stampe e magari un acquisto con più pezzi invece di prenderne uno alla

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volta e quindi di rincorrere praticamente la produzione di stampa,

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combinata poi a una gestione anche amministrativa della stampa,

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quindi guardando e vedendo quanto e come vengono effettuate queste stampe,

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queste pratiche combinate tra loro riducono i costi operativi e ottimizzano la gestione delle risorse,

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contribuendo quindi a un ROI,

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quindi a un ritorno di investimento più elevato.

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So che parlare di stampanti e di investimento di stampanti in un mondo che ormai tende al completo digitale sembra un po' anacronistico,

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purtroppo invece le stampe ancora oggi ci sono da fare e sono da distribuire,

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in molti casi,

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è capitato ancora adesso anche nell'azienda in cui lavoro,

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di dover stampare determinate tavole,

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soprattutto magari alcuni esplosi perché purtroppo si ha ancora a che fare con fornitori che latitano o sono deficienti,

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ma non perché sono nel senso vero della parola,

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ma perché non hanno la possibilità o non sono in grado di leggere PDF o file digitali sulla loro linea di produzione.

18:32

Ti è piaciuto quello che hai sentito nell'episodio di questa settimana?

18:39

Bene!

18:40

La risposta è semplice.

18:41

Significherebbe moltissimo per noi se potessi andare su Apple Podcast o Spotify e lasciarci una recensione e un feedback a 5 stelle.

18:49

Diffondere la voce è davvero il modo migliore per far crescere il nostro podcast e ottenere risultati ancora più grandi.

18:56

Grazie!

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Un altro interessante articolo che stavo leggendo riguardava soprattutto il futuro della tecnologia manufatturiera che è in piena evoluzione,

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che è sospinta da avanzamenti tecnologici molto intensi e

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quindi le richieste di mercato oggi sono molto mutevoli

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e vi è una cresciuta attenzione alla sostenibilità.

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Alla fiera della IMTS,

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che è la più grande esposizione mondiale del settore con oltre 100.000 partecipanti,

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sono state presentate le tendenze che stanno rimodellando il panorama industriale.

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Le apparecchietture moderne sono sempre più intelligenti,

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lo sappiamo,

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e connesse grazie all'internet industriale delle cose,

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lo IIOT,

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con sensori che raccolgono i dati in tempo reale per una manutenzione predittiva che riduce i tempi di inattività.

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I gemelli digitali permettono di simulare e ottimizzare l'operazione senza la necessità di prototipi fisici,

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accelerando così l'innovazione.

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L'intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale nella manutenzione predittiva,

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nel controllo qualità e nella gestione delle catene di approvvigionamento,

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migliorando l'efficienza e la capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato.

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La robotica avanzata e l'automazione si sono evolute con l'introduzione dei cobot progettati per collaborare in sicurezza con gli operatori umani,

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aumentando la produttività nelle piccole e medie imprese.

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I robot mobili autonomi,

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gli AMR,

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contribuiscono poi a migliorare la movimentazione dei materiali e alla gestione delle scorte,

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ottimizzando i processi di logistica.

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Sistemi di automazione flessibile consentono di riadattare rapidamente le linee di produzione per soddisfare la domanda di personalizzazione e ordini specifici,

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riducendo la dipendenza da attrezzature dedicate.

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La stampa 3D o manifattura addittiva rende possibile la produzione su richiesta,

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riducendo quindi i costi di inventario e i tempi di consegna.

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Questo approccio si estende anche alla prototipazione e alla produzione di componenti complessi,

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grazie all'uso di materiali innovativi come polimeri avanzati e metalli ad alta resistenza.

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La sottilità è sempre più al centro della manifattura moderna,

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con pratiche di economia circolare che promuovono la progettazione di prodotti per il riuso e il riciclo,

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minimizzando quindi gli sprechi.

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L'ottimizzazione dei processi energetici e l'adozione di fonti rinnovabili stanno contribuendo alla riduzione dell'impatto ambientale,

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abbattendo al contempo i costi operativi.

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Tecnologie per il recupero dell'acqua e la riduzione delle emissioni stanno guadagnando terreno,

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affiancate da un'iniziativa di tracciabilità tramite il blockchain per migliorare la trasparenza nelle catene di fornitura.

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L'integrazione di blockchain assicura anche la protezione della proprietà intellettuale,

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registrando in modo sicuro i processi di produzione e gli standard di qualità.

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La trasformazione digitale è supportata dal Cloud Computing e dal Computing Edge,

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che consentono l'elaborazione dei dati vicino alla fonte per risposte più rapide,

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essenziali nella gestione in tempo reale.

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Con la digitalizzazione cresce anche l'importanza della sicurezza informatica,

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diventando cruciale per proteggere dati e infrastrutture da minacce esterne.

22:27

L'adozione di tecnologie di realtà aumentata,

22:31

la AR e quella virtuale,

22:33

la VR,

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facilita la formazione del personale e la manutenzione degli impianti,

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migliorando la sicurezza e riducendo gli errori.

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Questa collaborazione tra uomo e macchina,

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unita a programmi di formazione per migliorare la competenza digitale,

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garantisce una forza lavoro all'altezza delle sfide di un'industria sempre più sofisticata e orientata al futuro.

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La Sepem Industry del 2024 si interrerrà il 3-4 dicembre all'Ingotto Fieri d'Italia,

23:18

e si propone come un evento cruciale per l'industria manufatturiera del nord-ovest italiano.

23:24

In questo salone,

23:26

organizzato dalla GL Event Exhibition Industry,

23:30

è patronizzato da importanti enti locali come la Regione del Piemonte e la Camera di Commercio di Torino.

23:35

Mira a riunire manager tecnici e specialisti nel settore per discutere di innovazione,

23:40

sostenibilità e sicurezza sul lavoro.

23:42

Con oltre 90 espositori,

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Sepem offrirà un'esperienza immersiva che va oltre la semplice esposizione,

23:48

includendo conferenze e workshop focalizzati su normative,

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pratiche ESG e digitalizzazione dei processi produttivi,

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evidenziando come le tecnologie smart possono ottimizzare la produzione e ridurre i costi operativi.

24:01

Durante i due giorni verranno affrontati temi rilevanti come

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la gestione sostenibile degli stabilimenti e l'efficienza

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produttiva attraverso tavole trotonde e sessioni interattive.

24:13

Questi incontri offriranno un'opportunità di confronto tra aziende specialisti della sicurezza,

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responsabili di produzione e nuove realtà imprenditoriali,

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con l'obiettivo di individuare soluzioni concrete per le sfide contemporanee per migliorare le linee produttive e la manutenzione.

24:29

Giacomo Bottaro,

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Head of Marketing and Communication di GL Evans Exhibition Italia,

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ha sottolineato che la scelta di Torino come sede non è causuale,

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vista la sua tradizione industriale consolidata.

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Giappè punta quindi a diventare un punto di riferimento per il settore,

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creando sinergie e connessioni che promuovono l'innovazione e la crescita economica.

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La seconda pillola di notizie parla di previsioni per il 2025 sull'intelligenza artificiale,

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dove si trova un motivo per sfruttare i data lake del settore,

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che stanno dipingendo un panorama in cui l'intelligenza artificiale gioca un ruolo centrale in molteplici settori industriali.

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L'utilizzo dei vasti archivi di dati,

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pari a circa 120 zettabyte,

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permetterà la creazione di modelli di linguaggio su larga scala e applicazioni AI capaci di ragionare autonomamente.

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Tra le innovazioni più attese vi è la IAGE agentica,

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una categoria emergente di intelligenza generativa in grado di prendere decisioni complesse e operare autonomamente,

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interagendo con altri agenti che richiedono assistenza o richiedendo assistenza umana.

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Questa forma di intelligenza artificiale porterà miglioramenti significativi in settori come la sanità,

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con robot chirurgici avanzati e agenti digitali per automatizzare servizi amministrativi,

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riducendo i costi e il carico di lavoro del personale.

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Nel campo dell'arbotica,

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l'uso della simulazione DGML digitali permetterà di addestrare sistemi autonomi per affrontare ogni tipo di scenario,

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accelerando il loro sviluppo senza rischi di test reali.

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Ciò includerà ai robot assistenti nelle sale operatorie e strumenti IA per scoprire nuove molecole nel settore farmaceutico,

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ottimizzando il processo di scoperta e progettazione di farmaci.

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Nel frattempo,

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il settore della robotica industriale vedrà un calo dei costi,

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rendendo i robot sempre più accessibili e comuni.

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Sul fronte automobilistico,

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i veicoli autonomi beneficeranno di avanzamenti nei modelli di intelligenza artificiale generativa,

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che migliorerà la sicurezza e l'adattabilità alle condizioni stradali.

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L'intelligenza artificiale impatterà anche la catena di fornitura e la vendita al dettaglio,

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trasformando i negozi in spazi software-defined,

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in grado di ottimizzare operazioni e ridurre le perdite grazie alla visione artificiale e agli algoritmi avanzati.

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L'uso del digital twin e dei modelli di intelligenza artificiale nei centri di distribuzione aumenterà la produttività e l'efficienza operativa.

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Nel settore energetico,

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l'adozione di contatori intelligenti e l'uso dell'intelligenza artificiale nelle reti elettriche permetteranno una gestione più efficiente,

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riducendo poi quindi l'impatto ambientale,

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favorendo l'utilizzo di fonti di energia pulite come il nucleare o il gas naturale.

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Inoltre,

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le telecomunicazioni adotteranno l'intelligenza artificiale per migliorare la gestione delle reti e la fornitura di servizi,

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trasformando le infrastrutture in asset capaci di generare entrate e ottimizzare le prestazioni.

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L'integrazione di modelli IA nel settore finanziario rivoluziona le operazioni aziendali,

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dei chatbot per l'assistenza di clienti agli avatar 3D per interazioni avanzate.

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Questi strumenti contribuiranno a migliorare l'efficienza operativa e la gestione dei dati sensibili,

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facilitando la conformità normativa e la protezione della privacy.

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Insomma,

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l'IA permetterà alle istituzioni di sfruttare meglio i dati non strutturati e di sviluppare delle nuove strategie per aumentare i profitti e ridurre le frodi.

28:18

Siamo arrivati al fine di questo episodio e vi ringrazio tantissimo

28:24

di essere rimasti qui con me fino all'ultimo e naturalmente non

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mi resta altro che augurarvi una buona settimana e lunga vita,