Benvenuti in questo canale dedicato alla proiezione ortogonale,
al magico mondo delle toleranze e ai fantastici render 3D.
Sono Daniele Borghi,
disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.
Preparatevi a salire a bordo,
perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,
ma anche di tecnologia.
Questo è il Tiraline,
il podcast che vi porterà in un viaggio affascinante attraverso il mondo del CAD,
condividendo esperienze,
consigli e tante notizie.
Siete pronti?
Allacciate le cinture!
La nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico.
Bentornati amici Tiraline!
Episodio 93 è arrivato per il rotto della cuffia.
Questa è stata una settimana da dimenticare a livello organizzativo.
Ogni cosa è stata completamente storta,
come se l'universo avesse deciso di mettermi alla prova.
Come vi ho raccontato nell'episodio precedente,
sono nel pieno di una transizione digitale che purtroppo è stata gestita con molta superficialità,
quasi sconcertante.
Nessuno ha pensato di interpellare chi,
alla fine,
avrebbe dovuto affrontare direttamente e portarla a termine senza rallentare la produttività.
Tutto ciò che ho letto e condiviso con voi sulla trasformazione digitale,
gli errori da evitare,
le buone pratiche da seguire,
sembra essere stato completamente ignorato nella mia azienda.
A questo si aggiunge la continua pressione per aumentare la produttività,
nonostante un team di progettazione decisamente sottodimensionato.
Siamo solo in tre a gestire praticamente ogni aspetto della progettazione,
specialmente per l'hub italiano.
Tutte le mie preoccupazioni sono concretizzate nel peggior modo possibile.
L'integrazione di un software PDM che sta creando più problemi che benefici.
Non si interfaccia bene né con Solidworks né con il gestionare aziendale e la sua implementazione ci sta mettendo sotto un livello di stress enorme.
Sono arrivato a fine settimana con le batterie completamente scariche senza la minima voglia di mettermi davanti al computer o al microfono per registrare.
Avevo segnalato i rischi di questa scelta più volte ai miei superiori,
ma i miei avvertimenti non sono stati presi alla leggera,
anzi sono stati completamente ignorati.
Non voglio sembrare il classico "so tutto io",
ma chi mi segue sa quanto mi appassioni il CAD e la progettazione.
Ho letto e studiato a lungo sulla trasformazione digitale,
i suoi problemi,
gli errori più comuni,
eppure nel mio caso si è verificato esattamente quello che non andava fatto.
Nessun coinvolgimento dei progettisti,
nessun ascolto delle reali necessità operative.
Ogni ufficio tecnico ha le sue procedure,
come sapete,
affinate nel tempo e diventate quasi dei comandamenti per chi ci lavora.
Ma questa transizione è stata gestita senza considerare questi aspetti fondamentali.
Sarebbe servito un CAD manager che,
insieme al project manager e a responsabile tecnico,
seguisse l'integrazione del nuovo software e spiegasse agli analisti come lavoriamo.
Invece,
ci ritroviamo con un software antiquato,
poco intuitivo e per niente pronto al futuro,
che ignora persino i concetti ormai fondamentali come il Model Based Definition.
Tutta questa situazione ha inevitabilmente influito anche sulla mia produttività del podcast.
Lo stress che ho accumulato durante il giorno mi ha prosciugato ogni energia,
con un software che invece di velocizzare ci rallenta.
È diventato ancora più difficile trovare tempo e la voglia di documentarmi su argomenti interessanti da portarvi.
Pensate che il grande punto di forza che aveva convinto la proprietà a cambiare il software era l'integrazione tra SOLIDWORKS e il PDM,
che avrebbe dovuto automatizzare l'inserimento delle distinte base nel gestionare l'aziendale.
Peccato che non funzioni.
Anzi,
crea così tanti errori che alla fine siamo tornati al vecchio metodo manuale,
perdendo ancora più tempo ed energie.
Per non parlare del fatto che il server su cui gira questo software non ha abbastanza potenza per supportarlo adeguatamente,
cosa che ovviamente non ci era stata comunicata prima.
Poi a fine giornata mi ritrovo senza forze con l'unico obiettivo di portare a casa il piccolo dai nonni,
preparare qualcosa da mangiare e poi crollare sul divano.
Non è una stanchezza fisica,
ma mentale,
che pesa tantissimo.
Non pensavo che affrontare una trasformazione digitale fosse
così difficile ma soprattutto non mi aspettavo che persone
più giovani di me fossero così poco inclini al cambiamento.
Il problema non è solo la resistenza al nuovo,
ma il fatto che si continui a ragionare con la mentalità del "abbiamo sempre fatto così e funziona".
È ancora più frustrante poi vedere come molte aziende si
riempiono la bocca con parole come "industry 4.0" e "powerless"
quando in realtà usano ancora Windows 7 e Office 2003,
mentre il mondo si muove verso il cloud e l'intelligenza artificiale.
Poi scopri che alcuni fornitori lavorano ancora completamente a mano,
senza macchine digitali,
tracciano gli assi dei fori con il truschino,
per chi lo sa,
puoi immaginare quanto ci possa impiegare,
quanto possa essere non preciso,
quindi senza controlli di precisione sulle tolleranze e ti rendi conto quanto sia distante la realtà della narrazione dei vari CEO e responsabili marketing.
Tutta questa lunga introduzione è un po' per scusarmi se questo episodio sarà più breve del solito.
Non avendo avuto il tempo di documentarmi,
avrei voluto come avrei voluto,
preferisco non buttarvi le informazioni a caso,
però vi parlo comunque di qualcosa che ritengo interessante.
C'è una nuova funzionalità di Autodesk Fusion,
si chiama Auto Constrain,
che segna un passo importante verso un'integrazione sempre più pervasiva dell'intelligenza artificiale all'interno del software.
Quindi ne parliamo subito dopo.
Alla conferenza annuale Autodesk University dello scorso ottobre del 2024,
Autodesk ha annunciato l'introduzione di tre nuove funzionalità basate sull'intelligenza artificiale per Autodesk Fusion.
Si chiamano Sketch,
Auto Constrain,
Automated Drawings e Autodesk Assistance.
Tutte queste funzionalità sono ora disponibili.
Al momento Autodesk Assistance si presenta più come un chatbot di supporto che come un assistente interattivo descritto durante l'evento,
ma Auto Constrain e Automated Drawings hanno ricevuto aggiornamenti significativi e ho potuto vederli in una demo in azione.
Partiamo con Sketch Auto Constrain,
noto ufficialmente come Auto Constrain in Fusion.
Automated Sketching è uno strumento AI progettato per analizzare la geometria degli schizzi e suggerire quote e vincoli in modo automatico.
Ad esempio se si disegnano due linee perpendicolari,
Auto Constrain le vincolerà di conseguenza.
Se una linea tocca un arco,
lo strumento aggiungerà un vincolo tangente.
Funziona anche con elementi più complessi come la colinearità tra i punti medi di cerchi adiacenti.
Utilizzare Auto Constrain è semplice,
basta premere il relativo pulsante nel menu degli schizzi di Fusion e il sistema poi propone diverse opzioni per definire lo schizzo,
lasciando poi all'utente la scelta della soluzione migliore.
Se nessuna proposta risulta ideale,
è possibile generare nuove opzioni finché non si trova quella giusta.
Una volta selezionato,
Fusion aggiunge automaticamente quote e vincoli che restano comunque modificabili manualmente.
Attualmente Auto Constrain non altera la geometria dello schizzo,
ma in futuro potrebbe introdurre piccoli aggiustamenti come arrotondamenti automatici di quote.
Tuttavia Autodesk sta procedendo con cautela per evitare che gli utenti percepiscono il tool come un elemento invasivo.
Sappiamo benissimo che le persone,
soprattutto progettisti,
si nervosiscono quando gli strumenti modificano ciò che hanno disegnato.
Ma Auto Constrain è davvero utile?
Durante la demo è sembrato proprio questo.
La risposta era questa.
Questo strumento a guardarlo durante la demo conferma che è estremamente vantaggioso,
soprattutto per i principianti,
aiutandoli a evitare errori comuni come nelle definizioni degli schizzi.
Però anche i professionisti potrebbero trarre beneficio perché si potrebbe risparmiare tempo sulle operazioni ripetitive.
Anche chi ha usato la demo ha definito questo strumento veramente produttivo ed è diventato quasi dipendente perché diceva che tracciava un paio di quote,
cliccava su Auto Constrain e si andava avanti con la progettazione.
L'intelligenza artificiale di Auto Constrain sembra migliorare nel tempo
e imparerà dai dati degli utenti di Fusion e quindi diventerà sempre
più intelligente sperando che non condivida
poi i dati degli utenti a tutto il mondo.
Se vi ricordate avevo cenato sia qua sul canale che anche in una puntata
insieme a Roberto Mareen di Snap Architettura Imperfetta della feature
Automate Drawing che è già disponibile da gennaio 2004 e quanto sembra
ha ottenuto un'ampia adozione dei vari utenti di Autodesk Fusion.
E' uno strumento che genera automaticamente i disegni 2D a partire dai modelli 3D includendo sia l'assieme completo che le singole parti.
Finora si basava su modelli utenti e teoristiche ma ora Autodesk ha integrato la funzionalità di IA per migliorare ulteriormente.
Una delle unità principali è un modello IA capace di identificare e classificare gli elementi di fissaggio standard escludendolo dai disegni.
Il processo avviene nel cloud,
richiede pochi minuti e in una dimostrazione lo strumento ha generato 53 disegni in solo 7 minuti.
Anche se i disegni non sono perfetti e richiedono qualche ritocco manuale risparmio di tempo ragazzi è notevole,
è evidente.
Gli utenti possono poi affinare ulteriormente il risultato con la funzione auto dimension che suggerisce varie opzioni per la disposizione delle quote.
Automate Drawing consente di evitare la creazione manuale delle tavole tecniche,
operazione che può richiedere molto tempo lo sappiamo.
Secondo Autodesk attualmente lo strumento riesce a svolgere circa il 60% del lavoro ma in futuro potrebbe arrivare fino al 100%.
Come autoconstrain anche Automate Drawing continuerà a migliorare
grazie all'apprendimento automatico adattandosi alle preferenze
degli utenti e posizionando le quote in modo sempre più efficace.
Le nuove funzionalità basate sulla IA mirano a rendere il CAD più efficiente ma Autodesk ha in mente un progetto ancora più ambizioso.
L'azienda vuole rivoluzionare il modo in cui la progettazione e la produzione vengono eseguite andando oltre ai limiti degli attuali software di modellazione.
Autodesk afferma anche perché un tecnico dovrebbe preoccuparsi di come stabilizzare uno schizzo,
quindi sottolineando quanto il CAD possa essere ancora più complesso da usare.
L'obiettivo a lungo termine che Autodesk chiama "North
Star Vision" è trasformare radicalmente il paradigma
di progettazione semplificando l'intero processo.
Non sappiamo ancora esattamente come si concretizzerà
questa rivoluzione ma a quanto afferma Autodesk ha lasciato
intendere che potrebbe avvenire prima di quanto si pensi,
forse già nei prossimi 5 o 10 anni.
Nel frattempo possiamo aspettarci continui aggiornamenti e nuove funzionalità IA che renderanno il design e la progettazione sempre più veloce ed efficiente.
So che vi avevo detto di aver esaurito gli argomenti ma questo mi è saltato all'occhio proprio dopo una checherata avvenuta in queste ore con mia moglie.
Lei essendo dottore commercialista è molto interessata a questi discorsi,
soprattutto quando si parla di ritorno sugli investimenti.
Questo è un articolo molto interessante che ho letto,
parla dell'importanza di bilanciare l'adozione aggressiva dell'intelligenza artificiale con pratiche ingegneristiche sostenibili nel settore manifatturiero.
Poi vi lascio il link in descrizione.
Negli ultimi anni l'intelligenza artificiale,
passata dall'essere considerata una moda passeggera nel 2022,
ha una componente essenziale nel 2025.
Oggi le aziende manifatturiere,
indipendentemente dalle dimensioni,
possono trarre vantaggio dall'implementazione strategica dell'intelligenza artificiale per migliorare operazioni e ottenere un ritorno sugli investimenti,
il famoso ROI.
Un'applicazione immediata della IA è la condivisione traduzione in tempo reale delle conoscenze.
Strumenti di intelligenza artificiale possono abbattere
le barriere linguistiche traducendo e riassumendo
istantaneamente documenti come procedure operative standard,
registri di riparazione e comunicazioni sul pavimento della produzione.
Questo facilita la collaborazione globale e l'accesso alle informazioni critiche nella lingua madre degli operatori.
Un altro settore chiave è la manutenzione predittiva.
La IA monitora le apparecchiature per prevenire costosi tempi di inattività non pianificati,
analizzando i registri di riparazioni e i manuali per raccomandare passaggi di risoluzione dei problemi più efficaci.
Questo approccio proattivo migliora l'efficienza operativa e riduce sicuramente i costi di manutenzione.
Nel 2025 si prevede una transizione dall'AIP sull'IA a un focus sul ROI misurabile.
Le organizzazioni stanno cercando risultati concreti e i team
ingegneristi devono identificare problemi specifici e di
alto valore dove l'IA può fornire benefici tangibili.
Questo richiede una comprensione approfondita dei processi aziendali e l'adozione di soluzioni IA personalizzate per il settore.
Per garantire una forza lavoro produttiva e coinvolta,
i leader devono assicurarsi che i team comprendano chiaramente il business case dietro alle iniziative di IA e fornire la formazione necessaria.
L'app skill attraverso i programmi di certificazione e iniziative di sviluppo professionale rimarrà una priorità critica nel luogo di lavoro.
Il successo nel 2025 dipenderà dalla capacità di trovare
un equilibrio tra l'adozione aggressiva della intelligenza
artificiale e pratiche ingegneristiche sostenibili.
I team che possono dimostrare un ROI mantenendo la salute del team e la qualità del codice stabiliranno lo standard dell'industria,
rendendo l'app skill strategico e l'alineamento chiaro al business più critici che mai.
L'IA come servizio,
come IA as a service,
emergerà come un fattore di cambiamento nel 2025 rendendo
l'implementazione dell'IA più accessibile ed economica per
le organizzazioni che affrontano ostacoli all'adozione.
Rimuovendo la necessità di grandi investimenti iniziali in hardware e sviluppo,
la IASS consente alle aziende di aggiungere capacità di IA ai sistemi esistenti con funzionalità di sicurezza e governance integrate.
Invece di richiedere ai team di sviluppatori e ingegneri di costruire e mantenere i propri sistemi di IA,
possono concentrarsi sulla risoluzione dei problemi aziendali piuttosto che sulla costruzione delle infrastrutture di intelligenza artificiale da zero.
Ciò significa che anche i team possono scalare le loro iniziative di
intelligenza artificiale in base alle loro esigenze e selezionare
strumenti o servizi di IA su misura per casi d'uso specifici.
Per le piccole e medie imprese e manifatturiere che non hanno la scala per dedicare un dirigente alla gestione dell'IA,
il punto dolce per l'adozione dell'IA e l'assolubilità ingegneristica consiste
nell'identificare aree ad alto impatto dove l'intelligenza artificiale può
essere implementata rapidamente e con un ROI chiaro garantendo al contempo che
le pratiche ingegneristiche rimangano sostenibili e che
la forza lavoro sia adeguatamente formata e supportata.
In sintesi poi questo articolo sottolinea l'importanza di un'adozione strategica
e sostenibile dell'IA nel settore manifatturiero evidenziando le aree chiave
per l'implementazione e la considerazione per garantire un ROI positivo.
Come detto all'inizio il link lo trovate in descrizione.
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è per noi davvero importante.
Grazie mille per essere stati con noi anche oggi.
A presto.
E siamo arrivati alla fine.
All'inizio vi avevo promesso un solo argomento ma durante
la serata mi sono imbattuto in un articolo sul ritorno
dell'investimento Ilroy legato all'intelligenza artificiale.
Mi è sembrato interessante perché aiuta anche a dare una visione più concreta di come l'intelligenza artificiale stia entrando nel mondo manifatturiero.
È vero che articoli del genere sono spesso più orientati al mercato statunitense anche perché questo proviene da un sito americano o inglese.
Di certo non fotografa perfettamente la realtà italiana che come abbiamo visto sconta ancora una certa mancanza di competenze tra gli operatori.
Vi ringrazio per il vostro sostegno e per avermi ascoltato fino a qui.
Ci risentiamo la prossima settimana sperando che sia meno faticosa di questa e come sempre lunga vita e prosperità a tutti.