Benvenuti in questo canale dedicato alla proiezione ortogonale,
al magico mondo delle toleranze e ai fantastici render 3D.
Sono Daniele Borghi,
disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.
Preparatevi a salire a bordo,
perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,
ma anche di tecnologia.
Questo è il Tiraline,
il podcast che vi porterà in un viaggio affascinante attraverso il mondo del CAD,
condividendo esperienze,
consigli e tante notizie.
Siete pronti?
Allacciate le cinture!
La nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico.
Benvenuti,
amici Tiraline!
Benvenuti,
bentornati!
Siamo alla puntata 90,
come la paura!
E come vi avevo promesso settimana scorsa,
nell'episodio 89,
vi avevo lasciato con un disclaimer,
con una promessa che avrei portato qualche sorpresina sul canale.
E infatti,
oggi,
stranamente,
il Tiraline non è da solo.
Stasera abbiamo tra di noi una splendida signora,
o una signorina anzi,
signorina.
Facciamo un applauso e benvenuta Chiara Bandelloni!
Ciao a tutti,
felice di essere qui!
Ecco,
allora,
volevo fare una presentazione tipo il basement di Gazzoli,
ma non sono ancora così radiofonico da farla.
Però,
ho detto,
Chiara è con noi perché,
in pratica,
molti di noi,
molti Tiraline,
sono sempre alle prese con le varie lezioni,
nel senso che siamo sempre in continuo modus di apprendere sempre nuove cose.
Naturalmente,
il tempo ci manca sempre perché,
naturalmente,
siamo sempre sotto la produzione,
come direbbero i miei datori di lavoro in questo momento e quindi non c'è tempo da perdere perché bisogna produrre e bisogna finire le commesse.
Naturalmente,
però,
molte volte sappiamo benissimo che i software che stiamo usando,
che usiamo comunque,
hanno bisogno sempre di nuove cose.
Ci sono nuove software,
ci sono nuove feature,
ci sono nuovi modi di approcciare sicuramente al nostro modo di lavorare,
ma soprattutto dobbiamo imparare anche questi benedetti software,
questi benedetti,
ma non solo software,
perché tutti noi,
soprattutto per chi lavora nell'ambiente manifatturiero,
nell'ambiente aziendale,
abborriamo tantissimo quando compare la parola,
dobbiamo fare le lezioni di sicurezza sul lavoro e poi soprattutto anche quelle di nuovi modi della privacy sulla sicurezza.
Ne abbiamo tante da fare e molte volte ci spaventano e infatti ho invitato Chiara,
adesso poi la faccio presentare perché tocca a lei a presentarsi,
perché Chiara è una freelancer,
è una learning developer e instructional designer e ne sa di questa cosa qua e
soprattutto è praticamente il suo core base del suo lavoro e naturalmente chi è
una persona sola che è così informata può darci sicuramente un altro punto di
vista e quindi farci forse amare queste benedette lezioni di
e-learning che facciamo tramite webcam e con il microfono.
Quindi Tocchiara a te ti faccio presentare e dici chi sei e prendiamo dalle tue labbra.
Ok,
ma allora io come hai detto sono un instructional designer e sviluppatrice di e-learning,
detta l'italiana,
in realtà la mia formazione è stata prima formazione classica e poi ho studiato minime basi di programmazione,
però non so programmare,
semplicemente se vedo un pezzo di codice è possibile che ci capisca qualcosa,
ho fatto un corso di tre mesi di programmazione,
puoi capire che non serve a niente,
serve per iniziare a masticarlo.
Poi ero stata assunta in un'azienda come programmatrice java junior per imparare,
dopo un mese mi hanno proposto di seguire da sola la parte e-learning che nessuno sapeva come gestire,
quindi nessuno sapeva quali software usare,
come funzionasse,
mi ha detto se ti interessa questa cosa che è un tipo di ruolo un po' più ibrido,
non è puramente tecnico,
però in realtà mette insieme anche delle competenze trasversali,
la comunicazione,
la scrittura,
poi ne parlerò meglio dopo,
studia e impara e io ho studiato e ho imparato.
Complimenti.
E infatti poi ogni tanto mi chiedono ai colloqui ma che formazione hai,
perché adesso iniziano ad esserci dei corsi di laurea,
quando ho iniziato io non c'erano in Italia corsi di laurea su questa roba e ogni volta devo dire no,
in realtà non ho studiato questa roba,
competenze trasversali,
ho imparato sul campo e poi dopo un po' mi sono messa in proprio e lì ho imparato veramente,
diciamo,
perché ovviamente in un contesto di azienda piccola tu impari rudimenti,
però poi sei limitato sia in termini di tipo di lavoro,
che diventa un po' ripetitivo,
sia in termini di strumenti che utilizzi,
perché sei vincolato alle licenze aziendali,
a un certo tipo di filosofia.
Mettendomi da solo ho imparato veramente,
quindi ho imparato a usare tutti i software,
in particolare quello di punta,
mi sono confrontata con diversa realtà,
diverse tematiche.
Io inizialmente facevo solo corsi sui prodotti assicurativi,
fatto per 8 anni,
quindi due palle che non ve lo dico,
cioè anche lì,
poi se tornerò,
il problema delle due palle è sempre come vengono realizzati questi corsi,
in base purtroppo alle richieste del cliente,
in base purtroppo al budget,
che come sappiamo in Italia il budget destinato alla formazione è proprio quella cosa,
le briciole,
io devo formare i miei dipendenti per legge,
facciamo il meno possibile,
che costi il meno possibile nel 90% dei casi e vediamo tutti quali sono i risultati,
come tu giustamente hai detto,
la gente odia le learning,
che potrebbe essere una cosa bellissima e a volte lo è,
ma purtroppo spesso diventa una successione noiosissima di normative,
slide di testo,
quiz,
cioè diventa quasi come dire il compitino che facevi a scuola e imparavi la lezione a memoria,
ma tu da bravo adulto che vuole formarsi ti chiedi ma a me questa roba a cosa serve?
E questa in realtà è la domanda da cui dovrebbe partire
ogni corso di learning fatto bene e da qui si potrebbe
parlare del fatto che è possibile fare corsi ben fatti,
ovviamente costano un po' di più,
ci vuole un minimo di visione,
non bisogna realizzarli di corsa come spesso avviene,
hai una settimana per fare un corso di un'ora sulla sicurezza,
tu puoi capire cosa può uscire da una settimana di tempo.
Sì,
in effetti avendoli subiti nel senso che c'è da studente e quindi tutte le volte
a volte non si capisce mai come si riesca a fare questi corsi e fare in modo
che poi comunque le persone che lo fanno ne acquisiscano poi le nozioni,
perché io ho fatto i corsi di sicurezza forse perché sono alla terza,
alla quarta iterazione di corsi che passo,
perché cambiando azienda dopo un po' di tempo comunque ogni azienda fa il suo corso e quindi alla fine comunque riesco a ricordarmi anche determinate cose,
poi vabbè cambiano le varie leggi e i vari termini per la sicurezza,
ma comunque la base è quella lì.
Insomma capisco il fatto,
tra l'altro è una delle domande che poi vorrei fare a Chiara,
perché tra l'altro ne avevo stilate una marea,
infatti per fortuna glielo ho dati a lei e bene o male siamo riusciti ad
arrivare a una decina di domande che poi sono quelle più centrate al nostro
caso e quindi al nostro mondo di dipendenti aziendali ma anche freelancer,
perché io da freelancer non ho fatto sicuramente corsi e learning come quelli standard diciamo,
ma soprattutto quelli tramite piattaforme come Udemy oppure come altre piattaforme di istruzione.
Sì,
che anche qua bisognerebbe aprire una parentesi,
in senso che Udemy o Udemy che dir si voglia,
non so come si pronuncia,
non è proprio proprio un e-learning come lo intendo io,
come si intende da definizione,
nel senso che la parte interattiva è proprio minima,
nel senso che Udemy sono video lezioni,
al limite è un test alla fine,
per carità ci sono anche un sacco di corsi learning propriamente detti che sono fatti così senza video lezioni ma magari alle slide,
diciamo che almeno l'azione di fare il clic per passare alla pagina dopo di solito la devi fare,
non che sia una grande azione,
però questo per farti capire che la componente interattiva è una delle cose che caratterizza i corsi learning,
anche perché da quanto clicchi,
da quanto interagisci,
dipende anche la tracciabilità dei dati,
infatti cosa c'è da dire,
l'e-learning propriamente detto viene impacchettato in un formato standard
particolare che si chiama SCORM che è quello che in realtà permette
di rispondere alle norme di legge relative ai corsi obbligatori,
cosa dice il corso obbligatorio,
la norma di legge?
Solo in Italia perché all'estero vanno per obiettivi,
in Italia andiamo per tempo passato sul corso,
la norma di legge dice che il corso della sicurezza deve durare due ore,
non devi aver imparato questo e me lo devi dimostrare,
no devi aver fatto il corso di due ore e quindi l'unico
formato che attesta che effettivamente tu hai fatto due ore
di corso e non hai lasciato un video scorrere per due ore,
è lo SCORM che ti traccia le interazioni,
quindi questa lo sviluppatore mette tutti gli elementi di quiz intermedio,
quiz finale,
spesso il pacchetto SCORM per considerarsi completato se vuoi fare una cosa fatta bene,
non è completato quando sei arrivato all'ultima pagina del corso,
ma quando hai superato una serie di quiz o un quiz finale complessivo,
di solito crei diversi momenti di blocco per cui se non superi quello step non puoi procedere allo step successivo.
Ho capito,
ho capito.
Così è più controllato,
ok?
Non è detto che la gente non bari,
che non lo faccia fare alla segreteria,
alla moglie,
alla figlia,
guarda un video su YouTube per carità,
gli starebbe a noi sviluppatori e a quello che ci permettono di fare,
dato cliente,
di rendere la cosa minimamente interessante.
Sì,
sì,
in effetti ogni tanto sbircio sul computer della mia signora che lavora qua di fianco ogni tanto,
quindi la vedo dire "devo fare il corso",
però la vedo girare per la casa magari facendo lavatrici e stendendo,
ma il corso va avanti da sola.
Quindi non sapevo questa cosa qua,
infatti è vero che ti dicono che tu devi fare due ore di corso di formazione per la sicurezza,
per la cosa che ogni tiralinea come sottoscritto conosce molto bene,
ma non sapevo che era una cosa definita proprio a termini di legge,
insomma,
non pensavo fosse una cosa così più comoda da parte dell'operatore che fa le learning,
insomma.
Dipende dal corso,
ovviamente,
se tu fai un corso di onboarding,
un corso non obbligatorio,
magari su del certo tipo di soft skills,
sull'utilizzo di un macchinario,
quello decidi tu,
decide il cliente come diciamo attestare,
come certificare,
come tracciare la cosa.
Se sono corsi,
adesso parlo di alcune categorie professionali,
assicuratori,
medici,
quant'altro,
che hanno proprio diciamo degli enti che certificano l'aver fatto meno della formazione,
lì proprio devi tramite delle piattaforme che tracciano il tempo passato devi dimostrare che queste piattaforme tracciano.
Infatti ogni piattaforma che ospita questi corsi ha sempre
una parte di rapportistica che va proprio come minimo a dire
"Daniele Borghi ha passato due ore sul corso della sicurezza",
poi l'ha passato,
non l'ha passato,
ok?
Oltre ad averlo passato,
se l'hai passato in un'ora invece che in due,
non te lo fanno per buono.
Quindi questo è proprio un formato specifico.
Mi è interessato questo argomento perché ne ho parlato qualche puntata nella precedente stagione,
ma proprio così passando a grandi linee,
perché c'è stato un livello proprio personale con altri colleghi con cui lavoriamo o ho collaborato e collaboro ancora tutt'ora,
si parlava sempre di poter imparare nuovi software,
a qualsiasi livello,
ma anche e soprattutto anche imparare nuove procedure di
qualsiasi progettazione oppure anche solamente anche di
imparare come funziona l'azienda e tutte quelle cose lì,
insomma determinate cose e molti di noi,
soprattutto noi disegnatori,
credo che il 90% di noi abbia imparato a disegnare soprattutto sui software digitali,
quindi sui CAD digitali,
quelli che usiamo noi,
praticamente da YouTube,
la maggior parte di noi.
Credo che si siano sombarcati centinaia di ore di tutorial su YouTube che da un lato diciamo fanno sì che tu impari qualcosa.
Io forse perché ormai superata la mezza età,
quindi non avendo più la spinta della gioventù e del menefreghismo della gioventù,
mi sono reso conto che sì io ho imparato,
conosco tanti software,
ma mi accorgo che molto spesso mi mancano delle nozioni.
Infatti volevo partire,
quindi partiamo subito con una delle prime domande che ti volevo fare,
la domanda era questa qua,
quali sono i principali vantaggi dell'implementazione di programmi di e-learning rispetto alla formazione tradizionale,
che nel mio caso la formazione tradizionale è quella tra virgolette ti impari il software a spese tue la sera o nel weekend,
invece della formazione qual è il principale vantaggio?
Ad esempio ho un tiraline di un mio collega di un'altra azienda che insiste con la proprietà per poter implementare programmi di e-learning.
Allora,
intanto la prima cosa è che non tutti sono come te dotati di questa buona forza di volontà a volersi aggiornare,
a voler imparare cose,
ci sono anche persone che tirano a campare banalmente,
quindi intanto avere un programma di e-learning strutturato permette di assicurarsi che tutti si aggiornino,
tutti arrivino a un certo punto e stanno allo stesso livello perché ovviamente puoi controllare la formazione,
puoi controllare qual è il livello minimo richiesto,
cosa tutti devono sapere,
certificare che tutti sanno quella cosa perché appunto l'e-learning ti permette poi di testare,
di fare dei momenti di confronto.
Non dimentichiamo che l'e-learning è vero,
è bello,
è asincrono,
diciamo io adesso con l'e-learning parlo in questo momento principalmente non tanto di webinar in diretta ma proprio di formazione asincrona,
tipo quella che ti fai tu la sera su YouTube,
quindi tu ti colleghi alla tua piattaforma,
hai i tuoi moduli sbloccati perché è nominativa,
quindi sai che Daniele Borghi ricopre quel ruolo,
ha questo livello e deve fare questo tipo di percorso di formazione.
C'è anche questo,
devi differenziare anche magari in base al ruolo,
in base all'esperienza.
Questa è una informazione che non ne avevo idea personalmente.
E' una cosa che si può fare,
è un plus ovviamente che ti permette di fare la piattaforma,
poi ne parliamo meglio anche dopo perché sono delle domande successive,
quindi intanto ti assicuri che tutti abbiano le nozioni di base,
sai magari entro quando,
perché tu magari fai una pianificazione,
quindi entro quest'anno,
entro metà dell'anno tutti devono sapere questa cosa.
Magari esce una nuova normativa sulla sicurezza,
tutti dovete impararla,
non tra dieci anni dovete saperla entro breve.
C'è un nuovo macchinario,
dovete imparare a usare un nuovo macchina,
adesso non so se in un'azienda manifatturiera devi imparare a usare magari dei macchinari,
dei software,
qualsiasi altra cosa,
sia digitali,
cose fisiche,
ok allora tutti dovete imparare a usare questa cosa.
Invece di prendervi,
interrompere il vostro lavoro,
mandarvi in trasferto oppure organizzare anche in sede una giornata di aula,
però un'azienda può avere anche diverse sedi nella stessa regione,
nella stessa nazione,
quindi magari devi trovare un posto,
radunare tutti,
pagare i costi di viaggio,
pagare il pernottamento,
rubare ore lavoro,
tempo anche alle persone che già non sono felici di fare questi corsi,
figurati,
seppure ti devi spostare,
menartela e andare a perdere tempo,
tu entri in una piattaforma dal tuo computer oppure ancora meglio dal tuo magari device,
dal tuo cellulare,
ormai tutti hanno un cellulare,
non è più una cosa che dici no,
oddio il digital divide,
sì ma il cellulare ce l'ha chiunque,
quindi entri in questa piattaforma,
dedichi del tempo,
non è neanche fine giornata,
magari anche durante una giornata di lavoro è un momento morto per un qualsiasi motivo,
se è un corso strutturato ovviamente ci metterai di più,
altro vantaggio dello SCORM,
di questo formato di learning è che se tu entri e vai a vedere un video su un'altra piattaforma,
interrompi a metà,
se tu lo interrompi a metà e ci torni la volta dopo,
a metà può essere minuto venti,
che ne so,
se non ti segni il minutaggio,
devi riaprire il video,
tornare al punto in cui è rimasto,
guardate la figura di quanti lo faranno,
se tu vai invece in un corso learning propriamente detto in formato SCORM e tu ti interrompi alla slide o al minuto tale dei tali,
quando torni lui riparte dal punto in cui è rimasto,
perché ha tracciato un sacco quello che è arrivato a quel punto,
quindi ha tutta una serie di vantaggi,
tra cui appunto il fatto che intanto riduci le spese di viaggio di per notto,
investi in una piattaforma,
ovviamente investi in docenti o comunque sviluppatori che si mettono a fare questi corsi,
ma tu capisci qui sul medio/lungo periodo,
tu hai un ritorno,
sia in termini proprio di monitorare l'efficacia formativa,
ma anche il fatto di averla fatta sta formazione,
sia in termini di costi e tempi,
anche di comodità,
quindi già togli una rottura di scatola e una spesa sia all'azienda che alle persone,
la spesa in termini di tempo ovviamente,
però già è un po' più incentivante,
poi appunto come dicevo il fatto di poter a qualche modo allineare,
omogenizzare la preparazione,
a quel punto se tu vuoi fare anche dei webinar,
non vuoi fare lezioni in presenza per carità,
vuoi fare dei webinar in presenza oppure vuoi dire va bene facciamo un solo momento di aula,
magari a livello di serie,
oppure facciamo un solo webinar,
però tu arrivi a quel webinar e diventa un momento di valore,
cioè non hai tu il docente se lo vuoi fare bene che ti va a snocciolare la normativa eccetera,
può diventare un momento in cui siete tutti arrivati all'incontro con il docente e che siete lo stesso livello,
perché dovete aver completato tutti i passi e tutto il processo conformativo.
Quindi non avrai la persona che ne sa di più e fa la domanda che un altro non capisce,
non avrai la domanda di quello che è una domanda basic e quindi quelli più bravi si rompono le scatole banalmente,
ma arriva c'è un confronto con il docente di valore,
quindi si fanno degli approfondimenti,
si fanno delle domande,
diventa una cosa più interattiva,
a quel punto vedi che è meno noioso potenzialmente.
Sicuramente,
guarda stai dipingendo una situazione che in teoria per me sarebbe l'optimum,
perché sarebbe una situazione molto molto gradevole,
prima di tutto,
perché naturalmente,
come dici te,
hai i tempi morti,
anche banalmente sei in una pausa pranzo che magari mangiucchi quella cosa.
Esatto,
quindi sei lì e ti puoi fare quelle due o tre slide che poi ti rimangono comunque nella testa,
facendoli in questa maniera hai anche la possibilità sicuramente di mantenere le informazioni che acquisisci e sicuramente questa cosa qua,
questa piattaforma strutturata in questo modo è notevolmente diversa dalla visione mitologica che abbiamo tutti noi del learning o del webinar,
insomma è molto interessante.
Infatti non so se magari hai seguito,
ma comunque hai già risposto anche alla seconda domanda perché avrei voluto chiederti appunto come potrebbe contribuire un learning per ridurre i costi,
perché sappiamo benissimo che tutte le volte che cerchiamo,
almeno personalmente,
che cerco di proporre un corso di aggiornamento,
semplicemente per il software di CAD che uso,
tutte le volte c'è sempre la domanda successiva è quanto costa e quanto tempo stai fermo e queste cose qua.
A livello di costi c'è da considerare anche che se tu fai un corso fatto bene,
quindi non fai un mappazzone di quattro ore di seguito di un docente che parla video di cose insostenibili,
ma lo strutture in moduli,
c'è una gerarchia,
c'è una successione logica,
sono anche materiali più facili e veloci da aggiornare.
Esce un aggiornamento dall'ormativa,
tu vai a ragionare di nuovo tutti o a organizzare un webinar per farti lo spiegone sull'aggiornamento,
tu online metti o modifichi il modulo e dici guardate studiatevi il modulo tale perché l'abbiamo aggiornato con la legge nuova,
oppure esce un modulo aggiuntivo.
Ecco che a livello di docenti e di organizzazione l'hai aggiornato più velocemente,
l'hai distribuito a tutti e a livello personale te lo vai a leggere quando vuoi,
te lo vai a fare ovviamente magari in base ai tempi che ti danno,
alla scadenza,
scadenze devi sempre mettere,
altrimenti la gente non li fa,
però capisci che anche c'è un vantaggio proprio di gestione e a livello di normative si aggiornano di continuo,
quindi capisci che una cosa che studi sei mesi prima o un anno prima,
l'anno dopo magari è vecchia,
c'è l'ambito privacy,
adesso parliamo anche non so,
ma anche a livello tecnologico,
software,
ormai lasciamo perdere i software più recenti di AI che io sto provando a preparare un corso,
cioè già quello che ho studiato due settimane fa lo posso non dico buttare ma ho aperto l'interfaccia oggi dopo sette giorni,
ho trovato dei bottini nuovi e dico ma no raga,
ecco come buttare via una settimana di lavoro.
Non arriviamo a questi livelli però comunque ogni sei mesi un anno vorrai aggiornarti,
poi ovviamente usandolo uno impara a usarlo,
però dipende anche da chi,
da quale tipo di software,
magari non è una cosa che usi tutti i giorni,
dipende,
ci sono varie casistiche,
però c'è anche questo vantaggio.
No ma infatti è una delle cose che tendenzialmente almeno io comincio a vedere,
perché sai dopo un tot di anni che ci lavori,
giustamente come hai detto te,
io forse sono una mosca bianca in questo senso perché mi piace sempre rimanere aggiornato,
forse per una certa tendenza al nerdismo,
nel senso nella parola del nerd che vuole capire,
conoscere,
continuamente essere informato.
Giustamente però tutte le volte quando si propongono questi corsi,
questi aggiornamenti insomma,
tutte le volte ti dicono sempre anche oltre al costo,
come ho detto prima,
quanto tempo ti fermi,
infatti una delle domande,
forse hai già quasi risposto nelle altre spiegazioni.
Sì,
infatti le ho messe d'oltre insieme perché erano diciamo logicamente collegate e ci stavamo.
Giustamente,
come hai spiegato te,
l'integrazione di queste piattaforme di e-learning,
come le hai descritte,
sicuramente hanno un impatto veramente minimo sul ciclo produttivo perché non
costringe noi a rimanere 2-3 ore fermi dal lavoro perché devo stare lì davanti
al computer e soprattutto è già una cosa molto più diciamo che fa piacere di
più alle proprietà che ogni tanto noi abbiamo
sempre da convincere per fare queste cose.
C'è neanche un'altra cosa da dire,
per renderli più interessanti allora tu prima parlavi dei corsi sulla sicurezza che sono un classico esempio,
no ti porto un caso superlavorato di recente,
anche il corso sulla sicurezza,
ok,
tua azienda non hai un budget da spendere per fare una grafica fichissima,
la gamification,
che cavolo ne so,
la realtà virtuale,
che quello io ti dico,
ora tu ti parla la realtà virtuale negli e-learning,
io conoscessi un'azienda almeno di medie dimensioni che ha implementato la realtà virtuale,
tutte le cose che tu guardi sulla carta e dici bello sì,
poi ti contattano senti è un video di otto ore di docente in aula,
ma lo puoi spettare in video da dieci minuti e mettere un quiz ogni dieci minuti,
ecco questa è la realtà media delle aziende.
Ipotizziamo che tu non voglia spendere troppo,
un corso sulla sicurezza per renderlo interessante basta fare una cosa banalissima che richiede un lavoro da parte nostra,
mia,
di sviluppatori,
a chi lo vuoi fare questo corso perché vabbè lo vuoi fare,
allora l'ideale sarebbe farlo diviso per ruolo,
non lo vuoi fare diviso per ruolo,
ok a quale azienda lo stai vendendo,
un corso sulla sicurezza invece di darti le normative astratte,
fai dei casi reali,
cioè tu all'inizio del corso devi dire tu che hai questo ruolo,
che lavori in questa azienda,
cosa ti porti a casa da questo corso,
non la legge numero,
la cosa ok,
nella tua vita quotidiana,
come impatterà,
come la userai domani,
questo che stai imparando oggi,
ok e il corso ha una forza se viene pulcito sul ruolo,
quindi il corso sulla sicurezza io ne sto facendo uno rivolto ai dirigenti di un'azienda di telecomunicazioni,
ok le problematiche che affrontano i dirigenti sono molto diverse
dalle problematiche che affrontano o quelli che lavorano in ufficio
come dipendenti o quelli che lavorano sul campo come operai,
quindi si tratterà come gestisci il fatto che una persona si sia fatta male,
ok qual è stato il problema,
i dpi non erano adeguati,
non aveva adeguata formazione,
cos'è successo,
quindi tu in base a degli scenari ipotetici che però possono essere reali,
gli vai a spiegare tutte le caselline che doveva aver checcato o che deve andare a controllare per evitare che la cosa si ripeta in futuro,
se tu lo fai per l'operaio sul campo,
per il tecnico,
sulla sicurezza ti porterà a dei casi reali di possibili incidenti
e cosa deve fare a livello di responsabilità personale la persona
o cosa deve pretendere dalla dirigenza dell'azienda la persona,
quindi si capisce che se tu lo fai così hai un valore,
se sei una persona minimamente interessata al suo lavoro,
poi ovviamente se lo fai perché devi campare l'interesse non te lo può accendere nessuno,
però se tu sei minimamente interessata al tuo lavoro e dici ah guarda questa cosa non la sapevo,
è una cosa che mi succede,
mi capita di avere questo problema,
mi cimbatto nella mia vita quotidiana,
ora ho capito come evitarla,
come gestirla,
quantomeno il corso diventa meno noioso,
perché ti ci puoi riconoscere e questa cosa qua per farla non devi avere i milioni a disposizione,
basta scriverlo,
svilupparlo in modo diverso,
chi te lo commissiona deve avere l'accortezza di contestualizzartelo cioè dammi informazioni sulle persone che lo faranno,
il ruolo che hanno,
le problematiche che affrontano,
spiegami bene cosa fa quest'azienda,
quali sono i suoi valori,
quali sono i risultati che vuole raggiungere,
tua azienda facendo questo corso alle persone ok al di là della norma di legge perché devi fare tante informazioni obbligatorie alle persone,
che ritorno vuoi avere,
cioè vuoi ridurre gli incidenti,
vuoi aumentare la produttività,
vuoi evitare degli errori di un certo tipo,
che magari riscontri che accadono nell'utilizzo di certe cose ad esempio,
allora se tu lo costruisci così dai un valore,
vedi che già accade completamente la prospettiva quando fai un corso allora.
No ma in effetti ti sto ascoltando e cerco di immaginarmi una situazione del genere e devo dire la verità che affrontata così,
descritta in questa maniera,
non ho più il timore,
credo che anche i tiralini in ascolto non avranno il timore di dire madonna mia,
questo qua due ore di chiacchiericcio e poi non mi ricordo neanche più cosa ha detto dieci minuti fa,
nel senso che visto così ti rende partecipe molto probabilmente,
cos'è la gamification,
no non è che un'altra cosa la gamification.
Allora volendo la gamification potrebbe essere un modo,
ovviamente a quel punto i costi aumentano perché un corso di struttura gamification ci vuole un certo tipo di pianificazione,
magari a livello di sviluppo più complesso,
quello sarebbe,
figurati ancora meglio,
anche se non sempre la gamification è adatta,
bisogna capire un po' i contesti,
ma anche solo veramente scriverlo e adattarlo secondo un punto di vista,
senza fare chissà che cosa,
già se hai fatto un corso più bello del 90% dei corsi che vi è stato invitato di fare,
quanto meno ti ricordi a quel punto,
cioè piuttosto che dire il decreto legislativo numero bla bla bla dice bla bla bla,
se ti succede questa cosa devi fare questa cosa come dice la legge tal tal tale,
non ti ricorderai il numero di legge,
chi se ne frega,
però hai capito il concetto.
Certo,
è molto probabile sì che capisci il concetto e che capisci anche come intervenire nel momento in cui ti trovi in quella situazione,
invece di ricordarti cosa devi fare e cosa non devi fare.
La privacy che deve gestire chi lavora al computer sarà
diverso rispetto alla privacy che magari parla al telefono
con delle persone che magari fa un servizio per i desk,
quindi anche lì portagli dei casi reali,
poi vabbè vuoi studiare la legge però puoi linkare la normativa,
però a quel punto l'importante è che tu raggiunga il tuo monteore e che tu abbia dato della concretezza,
a quel punto se vuoi far approfondire la normativa a qualche masochista che non so,
se vuoi anche la normativa cliccalo e guardatela.
Non credo di aver mai approfondito una normativa in vita mia,
il legalese è una delle lingue che non voglio imparare,
non riesco a imparare,
solo la mia signora che fa la commercialista riesce a carpirne il reale significato del legalese.
Tra le varie domande che poi alla fine hai cernito dalle mie mille che ti ho mandato,
c'è una che tra l'altro stavo rileggendo mentre mi nocciolavi,
devo dire la verità,
una bella visione delle learning,
sto rivalutando,
scusami,
ti conosco da un po',
ma sto rivalutando veramente la concezione delle learning in una veste diversa,
molto più a portata d'uomo,
noi la immaginiamo sempre schiacciata nel monitor di una pesantezza unica,
invece messa giù così credo sia,
per chi ci ascolta anche,
spero che sia arrivata come me in maniera molto più,
non leggera magari,
ma più fresca,
con una nuova visione.
Volevo farti questa domanda invece,
perché siccome capita molto spesso soprattutto per chi lavora in azienda,
come sai molte volte,
te l'ho anche detto,
cerco sempre di essere un po' attivo in azienda e di proporre la possibilità di fare i corsi di aggiornamento,
ma molte volte mi sono sentito dire anche che hanno molti timori a fare i corsi
perché poi hanno paura che domani tu te ne vai e praticamente hai investito
in formazione e si portano via giustamente la conoscenza sui corsi,
sulle cose.
Quali strategie adotteresti?
Allora,
guarda,
partiamo da un punto di vista idealista,
che però non è neanche tanto idealista,
perché l'ho sperimentato anche io quando ero dipendente.
Un'azienda che al di là della formazione obbligatoria,
ok,
a parte che già come te la presenta può essere una cosa già incettivante,
ma al di là di quella,
dimostra di voler investire nella tua formazione,
quindi appunto ti forma sulle ultime novità,
tecnologie,
magari sulle soft skills,
su certe cose di comunicazione,
ok.
Un'azienda che dimostra di avere cura di te anche a livello di crescita professionale,
dandoti delle conoscenze che poi appunto restano a te,
non è un ritorno solo dell'azienda,
ma è tuo,
questo cavolo è un valore aggiunto a prescindere,
già per me ha un incentivo a restare,
perché trovare aziende che ti pagano,
ti pagano nel senso che te le danno internamente o ti pagano anche formazioni esterne,
è già un benefit se vogliamo e non è solo per dire che bello,
che so più cose,
è un benefit perché ti danno valore come professionista a prescindere.
Quindi già un'azienda che comunque dimostra questa cura ha già una carta in più,
secondo me,
a livello di appeal almeno per le persone che sono valide,
perché anche una persona che dà importanza alla formazione è un tipo di professionista che tu vuoi avere in azienda,
è una persona che vuole crescere,
che vuole aggiornarsi,
che non fa il compitino,
quindi è un beneficio reciproco.
A mio avviso qua si crea un circolo virtuoso.
Io mi ricordo la mia vecchia azienda che era abbastanza vara di aumenti,
di cose come immagino tu,
tu eri anche piccolina,
c'è stato un anno in cui però mi ha fatto fare un paio di corsi di formazioni a spese sue,
per me quella cosa mi ha fatto guadagnare 10.000 punti,
perché togare un po' comunque,
cioè grazie a loro io adesso ho comunque una competenza in più e non me la sono dovuta fare io fuori orario di lavoro,
non me la sono dovuta pagare a parte,
una cosa che comunque sul piatto della bilancia quando scegli se andartene o restare nel mix ha un peso,
a mio avviso.
Sono completamente d'accordo perché poi tra l'altro sul canale qui negli altri episodi precedenti,
parlando appunto perché nel nostro caso di aziende si parla di trasformazione digitale,
c'è stata la 4.0,
adesso siamo alla 5.0 e soprattutto questa la 5.0 è molto incentrata sulle persone e sulle skill dei dipendenti,
cioè di chi insomma è all'interno di un'azienda e molto spesso
io ho spiegato che praticamente le aziende avessero questa
visione più illuminata appunto di quello che stai dicendo te,
nel senso che se tu poni attenzione al tuo dipendente,
fai in modo di poter essere costantemente aggiornato,
di mantenere una skill sempre al top ma comunque con un buon aggiornamento col mercato,
io tendenzialmente anche io personalmente come hai portato tu l'esempio della tua azienda,
anche io rivaluterei il fatto di rimanere in azienda perché naturalmente un po' per diciamo io sono di vecchio stampo,
un po' per ringraziamento e un po' perché insomma comunque in questa azienda io posso dare di più conoscendo di più,
quindi posso anche essere molto più produttivo in una certa maniera.
Ok poi dal punto di vista più pratico strategico ci sono un paio di accortezze che si possono utilizzare per mantenere le persone in azienda con la formazione,
allora intanto puoi legare il fatto di fare determinati percorsi di formazione quindi non obbligatori,
aggiuntivi,
ovviamente adesso parliamo di formazione non obbligatoria,
puoi legare il fatto di aver preso delle competenze quindi certificate
in seguito al fatto di aver fatto una serie di corsi per dare degli
avanzamenti di carriera oppure delle assegnazioni a nuovi progetti,
quindi a quel punto diventa un incentivo anche all'interno
del lavoro sia per andare a migliorare la propria situazione
economica e di carriera dentro l'azienda tramite la formazione,
sia per magari banalmente avere una boccata d'aria fresca,
tu magari fai un lavoro rutinario,
sei stufo,
vuoi nuove sfide,
se ci sono nuovi progetti sfidanti in entrata in azienda,
l'azienda può dire invece di darlo solo alla persona senior,
avere quell'unico criterio,
lo dai alle persone che hanno dimostrato di voler crescere,
di aver appreso nuove competenze,
comunque di essere curiose,
di essere proattive,
quindi per esempio facendo formazione,
questi magari non se ne vanno per usarle altrove,
se questo mi porta vantaggio all'azienda e l'azienda comunque
ha un vantaggio perché sa di mettere sui progetti di persone
di un certo tipo perché anche lei a quel punto ha un rapporto,
un'idea più precisa delle persone in base a quello che fanno,
in base alla loro proattività,
in base a quanto sono preparate e anche gli avanzamenti di carriera non li dai perché hai scaldato magari la sedia per otto anni e basta,
ma li dai perché guarda questa persona vuole crescere,
questa persona ne sa,
questa persona ha delle competenze,
allora diventa un win-win,
in più puoi anche dire,
adesso qui magari per certe aziende un po' più illuminate,
ma dipende anche lì dall'entità,
puoi dare dei premi,
puoi dare dei premi in termini di benefici non monetari
ma anche magari appunto monetari come avanzamenti di
carriera a chi ha completato un certo numero di corsi,
di percorsi formativi in un certo periodo di tempo,
magari si parla di un anno,
due anni,
non lo so,
però a quel punto hai un incentivo doppio,
quindi persone sempre più competenti perché le aziende ovviamente minimamente illuminate,
non parliamo di quelle che ti fanno i contratti a progetto perché poi ti danno la faccia nel sedere e hanno quello nuovo,
le illuminate sanno che investi un minimo di più in uno stipendio però non devi rifare un onboarding,
riformare una persona da zero,
non sapere chi hai di fronte,
quindi ovviamente ci vuole un minimo di maturità professionale da parte sia dei dirigenti e dei responsabili,
sia da parte dei lavoratori,
parliamo sempre un minimo di una situazione semi ideale,
però secondo me il minimo sindacale per stare in un posto di lavoro.
Sicuramente,
sicuramente perché poi diciamo che io ho più di 35 anni di lavoro sulle mie spalle,
sia come dipendente,
sia come freelancer,
insomma adesso devo capire come farlo.
Vedere di più,
perché poi sono finito in un'azienda diciamo medio grande,
diciamo come una PMI insomma,
italiana che però fa parte di un gruppo internazionale,
però in questo momento la sezione italiana sta cercando di svilupparsi un po' di più e quindi per fortuna in questo momento si sta muovendo qualche cosa,
però secondo me nelle aziende italiane ci sono delle barriere culturali e operative,
come mai,
perché abbiamo questo,
in confronto ai nostri compagni europei,
tedeschi o francesi,
perché noi abbiamo questa,
cioè descritto come l'hai descritto tu,
l'adozione delle learning sarebbe una delle,
credo,
delle voci principali di ogni azienda,
parliamo delle PMI,
delle medio piccole,
non di quelle artigianali,
ma insomma di quelle… Dimmi,
dimmi,
vai.
Sì o no,
assolutamente,
ma guarda,
secondo me,
c'è un fatto che è appurato,
che in Italia c'è una resistenza alle novità e al cambiamento che rispetto al resto del mondo è particolarmente elevata,
ipotizziamo un po' per bortaggio culturale,
un po' per l'età media magari delle fasce dirigenziali,
che ripeto,
non voglio dire che chi è più anziano sia per forza più rigido e conservatore,
perché ci sono persone in gambissima tutta l'età,
però mediamente purtroppo diciamo che è così,
è più facile che sia conservatore il sessantenne rispetto al ventenne statisticamente,
quindi se è sempre fatto così,
non voler provare nuove approcci,
nuovi investimenti,
se non hai un ritorno immediato e tangibile,
è un approssino delle nostre aziende,
quindi se non hai qualcuno ai vertici che conosce il learning o che vuole implementarlo,
essere convinti da fuori è difficile.
Poi c'è anche un'altra cosa strana che riguarda il mio settore,
io non te la so spiegare,
ne parlavo giusto ieri con un cliente che lui per esempio ha a che fare col sales manager di solito,
ci sono tantissime aziende italiane che non sanno nemmeno cosa sia il learning,
o meglio che non sanno cosa sia il learning come te l'ho spiegato io,
non hanno neanche idea che esista,
io questa cosa non riesco a capire come sia possibile,
questo mio cliente arriva nel sales manager,
gli fa vedere una demo,
questi stanno folgorati,
ci vogliono investire,
ma io stessa,
ai miei colleghi del digitale,
tutti quelli che conosco,
tutti da l'amico che fa il programmatore al content creator super figo,
super aggiornato,
a tutti ho dovuto spiegare che lavoro faccio e in cosa consiste,
non lo sapeva nessuno,
neanche nel mondo del digital,
figurati cosa possono saperne i vertici delle aziende,
e io questo non so da cosa dipenda,
perché non se ne parla,
non lo so,
pure di lavoro ce n'è tanto,
te lo assicuro,
ed è un settore in crescita anche in Italia,
non esplosiva come in altri paesi,
come può essere la Francia,
la Germania,
l'America non ne parliamo,
però in crescita anche da noi,
c'è proprio un problema a livello di comunicazione di quello che facciamo e di quello che è il settore,
se tu parli di learning e tu ti vieni in mente aiutami.
Sì sì,
ma al di là del fatto,
come ti ho detto prima all'inizio,
come hai descritto le possibili situazioni,
ma soprattutto anche le possibili piattaforme che uno può utilizzare per le learning,
i vari metodi che hai descritto,
io personalmente che qualcosa so,
sono stupito per sé,
no io,
nel senso che personalmente ti dico,
ti conosco,
so cosa fai,
ma descritto così,
ti ho detto,
prende una direzione diversa,
cioè la visione delle learning prende una direzione completamente
diversa da quello che molto probabilmente anch'io come
retaggio ho sempre pensato che sono migliaia di slide,
costantemente fredde slide così e la voce monotona dell'oratore che ti ammorba per ore,
invece descritta come così apprende tutta un'altra scena,
ti dà un altro respiro.
Quindi c'è un problema tecnologico sicuramente di base,
perché a volte le infrastrutture,
le connessioni,
le cose,
le figure,
ci sono dei problemi,
diciamo che adesso con il discorso dei cellulari possiamo dire che l'infrastruttura tecnologica,
almeno per i learning,
non dovrebbe più essere un grosso problema,
però ci sono certe aziende,
per esempio penso alle banche,
che ti permettono di fare le cose magari soltanto dal computer aziendale,
non so se adesso è ancora così,
perché è un po' che non lavoro con le banche,
però io mi ricordo anni fa che io dovevo usare una versione vecchia di 5-6 anni del software di sviluppo,
perché questi negli anni 2010 avevano ancora Windows 98,
non mi ricordo dei due,
quindi io non potevo usare l'ultima versione del software,
quindi non potevo fare certe cose,
perché sennò il computer aziendale non girava e la gente non li poteva fare dei computer a casa.
Magari sta roba non c'è più,
però per dirti,
parlo del 2010,
parlo da ormai 15 anni fa,
voglio morire,
però comunque è l'altro ieri,
dai se vogliamo,
ora non è proprio così la situazione,
però il retaggio mentale è quello,
mi figurati.
Sì,
perché adesso sto al di là del fatto di questi problemi tecnologici,
lo sto subendo io in questo momento,
ho appena iniziato questa settimana il corso di inglese fatto dall'azienda,
dopo un anno di pressioni e soprattutto con il bando del PNRR o europeo o del 5.0,
che si potevano avere degli sconti o robe del genere,
comunque dei vantaggi per l'azienda,
però devo dire la verità,
nonostante è una PMI,
è una buona azienda,
tutto il resto a livello tecnologico è ancora impreparata,
soprattutto perché io sono troppo nerd,
quindi sono troppo,
ho troppa voglia di avere l'ultimo gadget elettronico digitale,
ma le basi mancano ancora,
perché poi naturalmente in un'azienda ormai la nostra,
dove lavoro,
che ormai siamo arrivati a quasi una cinquantina di persone,
quindi non si può più pensare di avere un IT esterno,
ma quindi di una persona già che deve comunque essere all'interno,
non 24 ore al giorno,
tutta la settimana,
ma insomma ha una buona parte da risolvere.
I problemi principali invece siamo stati lì con problematiche di connessione,
di interventi,
poi questa piattaforma forse la conosci,
la WebEx?
Sì,
l'ho usata anche per il webinar.
Esatto,
necessitava che tutti si collegassero singolarmente,
è un casino.
Sì,
bisogna sempre fare,
lì bisogna fare una preparazione di un certo tipo prima,
anche allineamento tecnologico,
quindi dire alle persone dovete avere questo e permettere di fare dei test,
tipo quelli che abbiamo fatto prima di entrare qua a registrare,
no?
Già ti sgrossi qualche problema minimo,
pensare di connettersi la prima volta e che vada liscia è impensabile,
impensabile.
No,
guarda,
è una cosa,
il mercato adesso non so,
tu l'hai già spiegato,
l'Italia è in questa impasse di svecchiamento e di ricerca di arrivare a livello europeo,
credo,
ormai nel learning giusto.
Sì,
sì,
pian piano ci arriveremo anche noi,
però rispetto agli altri paesi siamo sempre qualche anno indietro.
Se ci pensi,
allora noi stiamo a parlare,
noi inteso come noi nicchia del digital,
no?
A parlare tutti di AI,
che ha una portata comunque sociale e tecnologica che sarà devastante,
ma là fuori la maggior parte delle persone non sa cosa sia,
la maggior parte delle persone là fuori ha malapena,
sa stampare un foglio,
mandare un foglio di stampa in una stampante,
ma non è denigratorio,
perché magari nella loro vita non avevano né la passione,
né al lavoro avevano la necessità di impararlo.
Esatto.
Noi parliamo di cose che diamo per scontate,
ma che per la maggior parte dell'umanità là fuori sono arabo completo.
Comprendo benissimo ciò che stai dicendo,
perché è una lotta impari che affronto ogni giorno in azienda con svariati colleghi che sono fermi a stampare ancora le mail,
addirittura ho delle colleghe che stampano delle mail in tre copie da mettere in tre faldoni diversi,
quindi nonostante tutto l'azienda pubblicizzi sul suo proprio sito e nelle varie brochure che siamo un'azienda paperless,
quindi… Figurati.
Poi in realtà l'infrastruttura a livello di computer aziendali ha ancora un peso,
perché io parlavo di cellulari,
allora è vero che il learning ormai è strutturato per essere mobile first,
quindi deve poterlo fruire bene anche da cellulare,
non sempre così,
però c'è da dire una cosa,
il cellulare o il tablet per loro natura si prestano meglio a quello che viene chiamato il micro learning.
I micro learning sono piccole pillole di pochi minuti,
un minuto a volte,
massimo 5,
che però vanno bene tendenzialmente più a livello di ripasso.
Allora un corso strutturato,
molto complesso,
non riesci a farlo bene completamente da cellulare o come micro learning.
Lì devi avere secondo me un monitor,
un computer,
il cellulare viene comodo,
magari sì,
ovviamente se sei in un momento che vuoi e devi farti un pezzo,
spezzare,
lo puoi fare da cellulare,
però si presta più a contenuti brevi se ci pensi,
perché non stai su un cellulare a fare,
tra l'altro anche se è un corso interattivo clic di qua,
sì,
anche la gamification si presta bene su cellulare,
però anche sulla gamification bisogna aprire una parentesi,
nel senso che la gamification propriamente detta non è,
io ho un corso espositivo,
diciamo,
dove ti vado a snocciolare dei concetti e ogni tanto ti metto il giochino,
invece del quiz ti metto,
non so,
riordina queste cose o fai un trivial o fai un cruciverba.
Il corso gamificato è un corso che viene pensato dall'inizio con delle dinamiche gamificate,
quindi è un corso che viene pensato,
non dico come un videogioco,
però tutto quello che fai nel corso dall'inizio alla fine risponde a delle logiche particolari,
di livelli,
di premi,
di cose da risolvere,
da superare,
mentre molto spesso ti viene venduto il corso gamificato come,
sì,
ti ho messo il giochino tra una cosa e l'altra,
ti ho svecchiato,
ma quello non è gamification,
ok?
E tu capisci che un corso anche strutturato così,
anche da cellulare,
secondo me è un po' faticoso da svolgere,
lo svolgi meglio da un portatile,
nonostante da un tablet,
ok?
Il cellulare in realtà ti va a passare il problema su micro learning,
sul ripasso,
sulle micro pillole che ti butto lì,
magari dopo sei mesi che hai fatto un corso,
no,
per non ti dimentichi,
però invece che farti rifare una cosa che hai già fatto,
io rilascio magari in piattaforma queste micro pillole e tu te le fai da cellulare e tal,
ripasso,
puoi dare al concetto tal dei tali e ti faccio la micro lezioncina che ti fai mentre sei in coda alla casa del supermercato o in pausa a caffè,
che sei da solo e non sai che fare,
non lo so.
Quindi anche lì effettivamente comunque un minimo di infrastruttura tecnologica magari ci vuole,
perché anche lì a casa tutti hanno un computer,
boh,
la pandemia ci ha insegnato che non è proprio così,
per noi è scontato avere un computer,
ma magari ci sono famiglie di 4 o 5 persone che hanno un computer solo e magari se lo contendono,
che ne so,
il figlio che vuole andare su YouTube,
moglie che vuole fare una cosa,
il marito un'altra,
non è detto che a casa sia così agevole per tutti.
Magari a casa non è una connessione internet,
tanto col cellulare il 5G non è che a tutti serve una connessione,
sì ok c'è Netflix per carità va bene,
però che connessione hanno?
Conosco di gente che utilizza Netflix o compagnia cantante dal telefono collegandolo al televisore,
a volte quello che dici te è vero,
nel senso che noi abbiamo dato per scontato che ognuno avesse un computer a casa,
anche io ho passato le prime settimane del lockdown con gli amici che tiravano fuori il vecchio portatile magari con l'aziendale che avevano riscattato,
roba allucinante.
Anche a livello economico,
penso alla famiglia di 4 o 5 persone,
già ognuno ha solo il cellulare,
piuttosto non mangi ma giustamente perché ormai è uno strumento che è rinunciabile anche per la burocrazia,
non è detto che abbiamo 4 o 5 tablet,
4 o 5 computer,
comunque è una spesa,
una spesa grossa.
Vero,
lo è riguardo alle aziende,
giustamente come l'esempio che portavo prima io del corso d'inglese,
noi non avevamo praticamente un computer,
perché poi il corso era fatto anche per i nostri operai della produzione e loro non avevano il computer,
io avevo il computer ma perché ci lavoro tutto il giorno,
ma loro non avevano ed è stato veramente un delirio perché poi anche trovare il computer non funziona,
devi installare l'applicazione,
devi aggiornarla,
un vero casino.
Poi se fai una formazione a livello lavorativo,
se non è una passione,
se non è una cosa magari in più che ti può interessare,
che l'azienda ti offre,
tendi a farlo in orario di lavoro,
cioè non è che arrivi a casa la cena,
poi c'è un stanco morto che vuoi stare o con la tua famiglia o per i cavoli tuoi e dici "ma quasi quasi mi faccio mezz'ora di posto sulla privacy".
Questa corsa così pimpante e divertente guarda.
Devi essere in condizione di poterlo fare sotto posto di lavoro.
Esatto,
sì perché poi anche sei già in un modus,
cioè una forma mentis durante il posto di lavoro,
di acquisire l'informazione.
Sappiamo benissimo che,
lo so anch'io che a casa faccio una fatica in mani a capire,
cioè a seguire i corsi o qualsiasi altra cosa,
insomma anche leggere… È anche giusto,
è anche giusto,
ma a un certo punto tot pezzo della giornata devi anche pensare ad altro per salute mentale,
per benessere,
ma anche per sedimentare meglio quello che hai fatto durante il giorno.
No no no,
chiaro,
chiarissimo proprio.
Guarda,
credo che abbiamo risposto a tutte le domande,
nel senso che abbiamo fatto un bel discorso e tra l'altro abbiamo anche dato a questo e-learning una visione nuova,
secondo il mio parere.
Sapevo che Chiara era abbastanza,
anzi molto brava nel suo campo,
perché quando ti ho ascoltato molte volte,
soprattutto durante il famoso viaggio in auto con il nostro Matteo,
ciao Matteo,
mi raccomando,
e insomma sapevo che ti avevo ascoltato e avevo visto anche
soprattutto cosa pubblichi su LinkedIn e quindi mi è piaciuto
portare l'esperienza di Chiara sul canale del Tiraline,
perché magari chi mi ascolta trova sicuramente la visione dell'e-learning su un altro aspetto,
lo potrebbe considerare sotto un altro aspetto,
non più noioso,
magari molto più interessante e molto più,
come si potrebbe dire,
in grado di dare un certa skill che ogni persona,
ogni freelancer,
ogni dipendente potrebbe portare nell'azienda.
Poi naturalmente è una cosa,
che ci ha raccontato Chiara,
del fatto che aziende che investono sull'e-learning,
quindi soprattutto sulla formazione del personale,
questo potrebbe essere un fattore determinante di eliminare ormai una piaga che sento dire molto spesso dagli HR che conosco,
che il turnover aziendale in questo periodo è molto forte,
c'è molto turnover,
quindi c'è gente che non si trova bene,
soprattutto per quanto riguarda i millenians,
perché giustamente io faccio parte della generazione X,
neanche boomer,
perché sono un pochettino prima della generazione boomer,
no scusa,
sono della generazione dopo quella dei boomer e quindi io vedo i ragazzi,
forse in questo caso sono molto più svegli di noi,
perché nel momento in cui non stanno bene vanno via,
invece noi ci pensiamo due o tre volte,
ad esempio io ormai ho superato i 50 anni e quindi cominci a pensarci il fatto di dover iniziare di nuovo in un'altra azienda,
in un'altra interazione,
ci si pensa due,
tre,
quattro,
cinque volte,
quindi nonostante magari sia in un posto dove si sta male,
dove non si cresce,
perché giustamente come ha detto Chiara,
ci sono aziende dove non ti fanno crescere,
ti lasciano lì seduto sulla sedia per vent'anni e alla fine sai sempre le tue tre cose e ti impoverisci anche come persona,
perché lo sto subendo io e quindi so cosa si può provare.
È che tu almeno però nel tuo tempo libero ti tieni vivo,
mentre se tu una persona non ha quella spinta e per di più resta a ristagnare al lavoro dopo un tot di anni,
non dico che il cervello si atrofizza,
però fai più fatica poi a rimetterti in un'ottica di mi plasmo,
mi formo se non l'hai mai fatto,
per conto tuo non hai fatto in modo continuativo,
diventa anche un bel casino,
a quel punto resti prigioniero in una realtà che non ti piace,
anche perché non hai i tuoi lezzi per tirartene fuori,
però l'azienda non ha vinto in quel caso,
perché ti tieni una persona scontenta che darà il minimo,
quindi se ci investiva invece qualcosa di più,
aveva un ritorno sicuramente più valido.
Sì,
perché poi non trasmetti nemmeno alle generazioni che ti vengono dietro,
che dovrebbero sostituirti in un futuro quando finalmente andremo in pensione,
però in questa situazione essendo scontento,
lavorando al minimo,
indispensabile,
sto per dire una parola che io non amo,
quindi la proattività,
quindi di essere proattivo,
esatto,
e questa cosa qua le nuove generazioni lo subiscono e naturalmente non è bello,
se non trasmetti nulla,
tendi a non passare la famosa stecca,
come si dice per chi ha fatto il militare,
la famosa stecca alle nuove generazioni.
Chiara,
guarda,
è stata una bella checherata,
devo dire la verità,
non pensavo,
è passato un'ora così se non me ne sono neanche accorto,
ti devo dire la verità,
molto bella e soprattutto molto interessante,
devo dire la verità,
come ho detto prima,
lo ripeto ancora adesso perché ne sono meravigliato io,
quindi di questa visione delle LRINI fatta in questo modo,
posso dirci solo questo,
dove ti troviamo?
Allora,
su LinkedIn,
Chiara Badelloni,
ho una newsletter su Substack che però anche lui a Daniele non approva,
Daniele non approva avere solo una newsletter,
ho un sito in costruzione che prima o poi finirò,
devo trovare il tempo,
ma voglio avere il sito,
quindi poi capirò cosa mettere nel blog,
cosa mettere nella newsletter e spero tra poco avrò anche un canale YouTube e finalmente pubblicherò il podcast,
era lì che volevo arrivare.
Adesso le luci,
ha tutto il setting pronto,
non ho più scuse e tra l'altro a me queste cose servono,
chiacchierare con te mi fa capire che io ho in mente i miei colleghi,
quindi il mio micromondo,
quindi penso che non ci sia bisogno di dire certe cose che siano banalità e invece a quanto pare c'è bisogno di dirlo,
perché ovviamente il canale non lo farò per i colleghi,
ma per carità se vogliono scoprirmi sono molto felice,
ma lo farò per chi non sa cosa sia questa roba e magari deciderà di investirci o abbierà la sua visione,
quindi ce n'è bisogno.
No,
ma sicuramente c'è bisogno,
devo dirti la verità,
ce n'è bisogno,
ti assicuro che ce n'è bisogno.
Io ti ringrazio ancora,
naturalmente poi metterò i link di Chiara,
tutti i link in descrizione,
così almeno la trovate lì,
ci cliccate sopra,
vi abbonerete alla sua newsletter e la seguirete poi su YouTube,
il link di YouTube poi me lo darai.
Appena lo pubblico lo metto nella vostra mano,
guarda così,
mi dite.
Io le ringrazio ancora a Chiara per il tempo che mi ha donato,
soprattutto perché vi ha portato veramente una nuova visione delle learning e soprattutto devo dire la verità,
sposo completamente la sua visione,
perché è una visione che mi piace,
nel senso che vorrei veramente che le aziende italiane potessero sposare questa possibilità di distruire,
di dare la possibilità ai dipendenti,
adesso parlo da dipendente,
ma anche da freelance,
perché naturalmente lì ti arrangi da solo,
nel senso che se vuoi farlo,
se vuoi imparare bene sennò altrimenti ciccia.
Cosa volevo dirvi,
vi ringrazio per averci ascoltato,
naturalmente vi ricordo che il Tirallinia naturalmente ha tutti i link in descrizione,
vi ringrazierei se qualcuno di voi volesse sostenere il canale con una donazione,
anche minima,
anche un segno,
perché sto cercando di far crescere questo canale,
quindi naturalmente troverete il link di Paypal nella descrizione.
Vi ringrazio ancora,
naturalmente ringrazio e faccio un abbraccio virtuale a Chiara,
e mi resta che salutarvi e augurarvi lunga vita e prosperità a tutti.