Hardware ibrido
S05:E94

Hardware ibrido

Episode description

In questo affascinante episodio, Daniele Borghi esplora le raccomandazioni hardware per SOLIDWORKS 2025 e affronta il tema del lavoro ibrido, che sta suscitando molte discussioni tra le aziende. Scoprirete gli errori comuni quando si tratta di specifiche hardware e i consigli pratici per ottimizzare le vostre workstation. Inoltre, Daniele condivide le proprie riflessioni sugli sviluppi del lavoro ibrido e come le aziende si stanno adattando a questo nuovo modello lavorativo.

Argomenti trattati:

  • Raccomandazioni hardware per SOLIDWORKS 2025: errori comuni e configurazioni consigliate 💻
  • La transizione verso il lavoro ibrido e le sfide che comporta 🏢🏠
  • L’importanza della tecnologia e delle politiche aziendali per una collaborazione efficace 🌐

Brand e link menzionati:

  • SOLIDWORKS: software per il disegno tecnico 3D ampiamente utilizzato in ingegneria e design.
  • Microsoft Office 365: suite di produttività che include applicativi come Word, Excel e PowerPoint.
  • Intel: leader nella produzione di microprocessori e hardware per computer.
  • AMD: produttore di processori e schede grafiche di alta performance.

Unisciti a noi per una conversazione stimolante su come l’hardware e il modo di lavorare influenzano la creatività e la produttività nel mondo del CAD 3D e oltre!

Il TiraLinee è un podcast indipendente realizzato da Daniele Borghi, se vuoi metterti con contatto con me, mi potete trovare qui: my social bio

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Benvenuti in questo canale dedicato alla proiezione ortogonale,

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al magico mondo delle toleranze e ai fantastici render 3D.

0:10

Sono Daniele Borghi,

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disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.

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Preparatevi a salire a bordo,

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perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,

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ma anche di tecnologia.

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Questo è il Tiraline,

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il podcast che vi porterà in un viaggio affascinante attraverso il mondo del CAD,

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condividendo esperienze,

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consigli e tante notizie.

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Siete pronti?

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Allacciate le cinture!

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La nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico.

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Benvenuti amici Tiraline e bentornati all'episodio numero 94.

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Non vi tiderò ancora con la solita storia della congiunzione astrale che mi sta impedendo di registrare in tranquillità.

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La situazione delle scorse settimane si è ripetuta anche in questa,

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ma immagino che ne abbiate le piene e le si fate ciuffole di ascoltare ogni volta la stessa banfrina.

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Quindi oggi vi parlerò di alcune raccomandazioni hardware per SOLIDWORKS 2025.

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Lo so,

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ogni anno queste specifiche tendono ad assomigliarsi sempre di più e cambiano poco da una versione all'altra,

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ma visto che nella mia azienda stiamo aggiornandoci con la solita fatica,

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vale la pena dare un'occhiata anche a questo aspetto,

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soprattutto per capire quali risorse hardware servono per far girare al meglio il software di SOLIDWORKS.

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Poi parleremo anche di lavoro ibrido.

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E' un tema che mi sta particolarmente a cuore,

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come sapete sembra che molte big tech,

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grandi aziende europee,

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italiane,

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stiano facendo una certa marcia indietro,

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riportando poi i dipendenti in ufficio,

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senza un vero motivo.

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Un'idea sul perché,

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io in fondo ce l'ho,

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ma si finirebbe come al solito a parlare delle solite lamentere da dipendente.

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Tuttavia credo che ci sia una certa nostalgia,

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soprattutto tra i dirigenti e i responsabili,

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i quadri aziendali per intenderci,

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per quella che io chiamo la corte dei miracoli.

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È una sorta di cordone di persone sempre a disposizione,

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che un tempo esisteva intorno ai vecchi feudatari o aristocratici,

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e che oggi sembra mancare a certi manager rampanti.

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Più avanti poi vedremo come la penso e proverò a proporre qualche spunto su come sfruttare un contratto per il lavoro ibrido,

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insomma comunque delle idee di come vedo io il lavoro ibrido.

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Ma bando alle ciance,

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iniziamo l'episodio e magari riusciamo anche a infilarci un paio di "cut pills",

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vediamo.

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Allora,

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mentre stavamo procedendo alla trasformazione digitale in azienda,

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naturalmente mi sono anche proposto di dare un po' di brio,

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insomma un po' di capacità hardware,

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alle nostre bene amate workstation,

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scusate,

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le workstation che usiamo in azienda.

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E quindi,

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già che c'ero,

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ho compilato una guida ai requisiti hardware per SOLIDWORKS 2025,

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un po' per aiutare i miei responsabili,

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un po' anche per,

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giustamente,

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dato che c'ero,

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ho fatto 30,

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facciamo 31,

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e quindi l'ho usato anche per darvi a voi,

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per aiutarvi nella scelta durante un processo di aggiornamento o di acquisto di un nuovo hardware.

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Per chi usa SOLIDWORKS,

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sa benissimo che sul sito di SOLIDWORKS fornisce la stessa DASOL SYSTEM,

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che è l'azienda che produce SOLIDWORKS,

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fornisce un elenco generale di requisiti minimi.

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Però volevo anche fornirti delle linee guida basate un po' sulla mia esperienza e poi,

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tra l'altro,

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anche su alcuni articoli che ho trovato in giro per la rete.

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Allora,

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partiamo dagli errori comuni sui requisiti di sistema di SOLIDWORKS 2025.

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Allora,

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la prima,

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il primo errore è costruire un sistema SOLIDWORKS personalizzato per risparmiare denaro.

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E' completamente sbagliato.

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Sebbene costruire e configurare il vostro sistema CAD SOLIDWORKS,

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cioè praticamente la workstation,

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può essere anche divertente,

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ti consiglio ovviamente di acquistare un sistema workstation certificato da un produttore hardware affidabile,

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quindi non sicuramente da quei siti dove ci sono autocostruiti o delle workstation assemblate con pezzi presi da qua e di là.

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Perché parlo di workstation certificate?

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Perché queste workstation sono state testate e sono state anche ottimizzate per eseguire applicazioni professionali come naturalmente SOLIDWORKS.

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Il tempo della tua azienda è meglio impiegato nella progettazione e nella

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creazione di grandi progetti con SOLIDWORKS e non poi nella risoluzione di

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problemi di compatibilità tra i componenti hardware di questa workstation.

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Il secondo errore che si fa è la ricerca di numeri sempre più alti che tendenzialmente sembrano migliori.

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Ecco,

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cerchiamo di non limitarci a guardare questi numeri e le specifiche,

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proprio quelle grezze quando si confrontano i vari componenti.

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Molte aziende decantano workstation con specifiche che sembrano

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impressionanti ma non hanno l'esperienza nelle soluzioni

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SOLIDWORKS per consigliare le specifiche corrette.

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È possibile spendere molti euro nelle nostre workstation

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consigliate ma si ottengono poi alla fine delle

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prestazioni non all'altezza o addirittura peggiori.

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Quindi rivolgetevi a un consulente tecnico che tendenzialmente vi può dare anche assistenza nella valutazione dell'hardware più adatto alle vostre esigenze.

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Un altro errore comune su questi requisiti di sistema per

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il software CAD 3D di The Solid System SOLIDWORKS sono le

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prestazioni di SOLIDWORKS sono le stesse in ogni versione.

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Allora,

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oltre alle decine di funzionalità e miglioramenti SOLIDWORKS si è sempre concentrata di versione in versione sul miglioramento delle prestazioni.

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Quindi sfruttando maggiormente la tecnologia hardware più recente in ogni nuova release.

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Prendete in considerazione l'aggiornamento di SOLIDWORKS alla versione sempre

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più recente e migliore per beneficiare poi di questi miglioramenti sui

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vostri hardware che naturalmente dovrà essere

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adeguato alla versione del vostro SOLIDWORKS.

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Allora,

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infine,

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state attenti perché a breve,

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credo sul finire del 2025,

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SOLIDWORKS 2025,

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no,

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perdona,

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ho invertito le cose.

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Allora,

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alla fine del sul finire del 2025,

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credo intorno a ottobre,

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Microsoft interromperà il supporto per Windows 10 e lo farà sicuramente in contemporanea anche SOLIDWORKS.

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Quindi,

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nonostante SOLIDWORKS 2025 supporti ancora Windows 10,

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se non l'avete ancora fatto lanciatevi subito nell'aggiornamento di Windows 11 a Windows 11,

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quindi sicuramente dovete avere però una versione di SOLIDWORKS 2022 o versione successiva.

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E,

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naturalmente,

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attenti perché il vostro pc deve avere il supporto alla sicurezza TPM 2.0.

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Una delle cose che vi lascio proprio come,

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diciamo,

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come tips per in questa spiegazione,

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sebbene abbiate dei sistemi cpu Intel di ottava generazione del 2018,

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il ciclo di sostituzione consigliato per prestazione timale è di tra i 3 e i 5 anni,

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quindi valutate se una workstation aggiornata potrebbe essere una scelta migliore,

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cioè quindi aggiornare una workstation.

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Ma arriviamo a uno specchietto di configurazioni hardware che possono essere consigliate per la nuova versione di SOLIDWORKS 2025.

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Io l'ho diviso in tre soluzioni,

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le ho divisi in hardware essenziale,

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quello praticamente,

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diciamo,

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entry level per rintenderci,

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poi una versione media,

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quindi con un hardware un po' più avanzato e poi invece l'hardware quello massima potenza,

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a one again,

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con tutte le capacità del nuovo hardware.

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Allora,

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la prima,

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l'hardware,

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quello essenziale,

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viene indicato per delle modifiche di progettazione leggere su progetti di assemblaggio moderatamente complessi,

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dove si costruiscono parti sempre a un livello medio,

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insomma,

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con diagrammi schematici non molto sofisticati e con delle visualizzazioni di prima passata,

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quindi non con un render definitivo.

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In questo caso consiglio per gli amanti di intel,

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per chi ama l'intel,

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gli intel core ultra 7 o gli 7 di 13esima 14esima generazione.

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Per chi invece vuole passare sul lato opposto,

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quindi con AMD consiglio dei Ryzen 7 9800.

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La memoria RAM sicuramente non deve essere poca,

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quindi già 16 gigabyte la considero realmente poca roba,

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tendenzialmente 16 gigabyte è vero che fa funzionare l'intelligenza artificiale,

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ma se dovete comunque far partire oltre al CAD 3D anche altri software come Excel,

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Outlook e altre compagnie cantante che comunque impattano abbastanza sulla RAM,

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il taglio minimo che consiglio sono 32 gigabyte.

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Sicuramente un'unità disco ssd PCIe da almeno almeno 512 gigabyte,

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almeno è proprio base baracca.

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Quello che consiglio di meno non lo considero nemmeno.

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Schede video,

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in questo momento esistono solo le schede video Nvidia RTX,

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quindi partiamo dalle Nvidia RTX 2000 ADA da 16 gigabyte,

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le ADA o le ADA+ insomma,

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questo è il range.

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Purtroppo non conosco tantissimo il mondo AMD,

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quindi non saprei cosa consigliarvi su quel su quel lato.

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Fondamentalmente ho sempre usato Nvidia prima con le Quadro,

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oggi con le RTX.

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In questo momento sul mio computer,

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sul mio Lenovo,

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ho una RTX 3060.

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Il sistema operativo,

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come tutti quanti ben sapete SOLIDWORKS non funziona su Mac,

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quindi non si può installare su Mac,

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non ci sono supporti per Linux almeno per quanto ne conosco,

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quindi sicuramente o avete Windows 10 o Windows 11 Professional a 64 bit.

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Come ho detto prima,

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come detto sopra,

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attenzione perché Windows 10 quest'anno,

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ottobre 2025,

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finisce il supporto e quindi di conseguenza anche SOLIDWORKS terminerà il supporto a questo sistema operativo.

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Un software aggiuntivo,

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l'ho appena annunciato prima,

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l'ho messo dentro mentre nel discorso,

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sicuramente il pacchetto Microsoft Office dal 2021 in su,

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naturalmente consiglio l'Office 365 che è il nuovo pacchetto che tra l'altro può essere anche utilizzato via web e praticamente da qualsiasi device,

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si può arrivare al proprio account Microsoft Office 365.

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Per quanto riguarda invece l'hardware consigliato,

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quello diciamo tendenzialmente quello che si compra di più,

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che si compra più spesso e che viene proposto più spesso dai vendor,

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sicuramente ne parliamo un hardware tagliato per software complessi,

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grandi assiemi,

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disegni multipagina,

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sofisticati,

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dove si possono eseguire anche analisi degli elementi finiti,

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naturalmente moderatamente complessi,

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oppure degli studi cinematici e una visualizzazione,

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quindi un rendering finale medio alto,

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non sicuramente a livello fotografico per intenderci.

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Qui invece naturalmente già alziamo un po' il livello e consiglio degli Intel Ultra 9 o quelli di tredicesima,

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quattordicesima generazione,

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gli Intel Core i7 oppure AMD Ryzen 9 7950,

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raddoppiamo sicuramente,

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non proprio raddoppiamo,

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ma alziamo la RAM,

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partiamo da 64 GB di RAM sicuramente,

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adesso non ricordo più se in questo momento ci sono le DDR5 o le DDR6,

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comunque non lesinate sulla modernità di queste RAM,

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perché tendenzialmente sono un po' la spina dorsale di ogni software CAD 3D.

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Archiviazione,

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l'archiviazione sicuramente come detto prima SSD,

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NVMe,

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PCIe o in RAID,

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allora innanzitutto partiamo dalla PCIe,

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nelle NVMe,

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qua ci alziamo e diventiamo già 1 TB perché giustamente con la renderizzazione i file che archiviamo sono anche un po' più grandi.

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Naturalmente qua possiamo anche pensare di già di avere

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all'interno della workstation anche già un sistema RAID

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in modo tale da tenerci al sicuro dei nostri dati,

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in modo tale da poterli sempre avere e recuperarli.

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Non è sicuramente consigliato perché si tende a consigliare un sistema,

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una specie di NAS oppure un RAID su un server centralizzato dell'azienda,

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ma molti,

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magari soprattutto per i liberi professionisti,

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anche già un sistema RAID all'interno della propria workstation è già un ottimo punto di partenza per la sicurezza del salvataggio dei dati.

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Per quanto riguarda invece la GPU,

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anche qui un passo successivo sempre su NVIDIA sono le RTX 4000 ADA da 20 GB,

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nuova generazione,

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macchine veramente potenti,

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quindi partiamo 4030,

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4060,

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4090,

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insomma tutta questa generazione di schede che sono tra le più potenti e le più performanti in questo campo.

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Sistema operativo Windows 10 o Windows 11 Pro,

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quindi 64 bit e come al solito il software quello necessario Microsoft Office 365 o versione successiva,

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non so se ci sono altre versioni.

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Arriviamo alla versione,

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all'hardware,

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quello definitivo,

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quello per chi non ha problemi di budget e questo è consigliato per chi costruisce parti hardware,

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cioè parti meccaniche molto complesse,

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assemblaggi pesanti con un alto numero di particolari e di joint,

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io li chiamo joint in americano,

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in inglese,

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ma sono comunque di punti di fissaggio complessi,

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disegni dettagliati,

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multipagina,

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insieme anche all'uso di simulazioni,

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di fea e di visualizzazioni,

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rendering molto complessi,

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quasi addirittura ad arrivare a una realizzazione di un rendering fotografico per intenderci.

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In questo hardware il cuore pulsante sono gli intercore i7,

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i9 di tredicesima,

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quattordicesima generazione o amd ryzen 9 7950,

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la ram la facciamo tra i 64 e i 128 gigabyte minimo,

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gli ssd sicuramente partiamo con lo step successivo quindi non più da un terabyte,

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anche se potrebbe essere tranquillamente bastare,

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potrebbe tranquillamente bastare un terabyte ma due terabyte vi tiene al sicuro dal numero alto di file e soprattutto la loro pesantezza.

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Qui li abbiniamo tutto questo con delle nvidia rtx 4005 ada da 24 gigabyte e tutta la sua generazione in pratica.

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Queste sono schede altamente performanti,

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altamente costose,

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infatti questo è il top del top in questa configurazione hardware,

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a parte le cpu che magari sono tendenzialmente più economiche di tutto il resto,

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ma sono a mio avviso più performanti di altre nuove generazioni di cpu,

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ecco qui microsoft office 365 con sistema operativo 10 o 11 pro 64 bit.

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Come avete potuto notare non ho messo nessun xeon o trade

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reaper questo perché naturalmente volevo portare delle

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macchine che tendenzialmente si possono acquistare,

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perché macchine con xeon intel xeon o amd trade reaper sono macchine nettamente più costose,

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molte volte inarrivabili,

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perché è già il prezzo della cpu della motherboard e di tutto quello che c'è attorno sono tendenzialmente inarrivabili,

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si sono costi da 7.000 a 10.000 euro,

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insomma qualcosa di quelli intorno sono sono tanti e per

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chi ha bisogno di hardware già performante questi che vi

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ho già enunciato precedentemente sono più che sufficienti.

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Volevo passare a delle considerazioni principali su questi hardware che vi ho enunciato.

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Dato che mi ha preso bene,

20:52

dato che in questo momento sono riuscito a spiegare già una buona parte di queste considerazioni sull'hardware per solidworks 2025,

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mi sono accorto anche che sto andando anche un po' troppo in là con questo argomento,

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quindi se non vi dispiace magari ci risentiamo per la parte finale

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di questo pezzo che vi volevo portare in modo completo la settimana

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prossima dove facciamo una considerazione quasi un po' più filosofica

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sull'hardware che è necessario per far funzionare solidworks 2025,

21:33

quindi passiamo al prossimo argomento.

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Come vi ho anticipato all'inizio dell'episodio,

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l'argomento che vi vado a presentare è un qualcosa che temo molto perché da quando è stato introdotto il lavoro ibrido,

21:54

ovvero la possibilità di lavorare in tipo due giorni da casa e tre in ufficio,

21:59

sono stato sempre sostenitore di questo modello.

22:02

Il motivo è semplice,

22:04

riduce lo stress.

22:06

Il motivo è semplice,

22:09

riduce lo stress,

22:12

limita il commuting,

22:13

cioè il tempo perso negli spostamenti casa lavoro e a mio parere consente sia

22:19

ai dipendenti che ai responsabili di concentrarsi più sui task da svolgere

22:23

piuttosto che impantanarsi nelle risoluzioni di problemi di gestione che

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occupano il 90 per cento del tempo in molte aziende compresa la mia.

22:33

Partendo da questa premessa ho voluto approfondire un po' il tema perché se

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inizialmente il lavoro ibrido sembrava una benedizione oggi viene percepito

22:43

quasi come una maledizione soprattutto dalle grandi aziende sia

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manifatturiere che tecnologiche dove stanno tornando

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sui loro passi con un andamento degno di un gambero.

22:54

Il passaggio al lavoro ibrido per me ha rappresentato una trasformazione epocale

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soprattutto per chi secondo me è un leader d'impresa perché non si tratta solo

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di adattare le politiche aziendali ma di ripensare completamente

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al modo in cui vengono organizzate le attività lavorative.

23:19

Nel manifatturiero dove la produzione avviene in stabilimenti

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fisici l'implementazione di un modello ibrido richiede soluzioni

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innovative come l'uso di tecnologie di monitoraggio da remoto

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digital twin e smart manufacturing e eccetera eccetera.

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Un aspetto cruciale è stabilire delle linee guida precise per chi opera in modalità ibrida.

23:40

Se per i lavoratori d'ufficio la flessibilità può essere gestita con una delle

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policy chiare sugli obiettivi e sulla comunicazione nelle fabbriche è necessario

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definire la responsabilità di chi lavora da remoto e di chi resta in sede.

23:55

La collaborazione tra team fisici e virtuali diventa quindi un elemento strategico per evitare fraintendimenti e incomprensioni.

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Non tutti i dipendenti vivono il cambiamento poi allo stesso modo

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alcuni possono percepire il lavoro ibrido come un'opportunità

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altri invece come una fonte di maggiore stress.

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I manager dovrebbero sviluppare capacità di ascolto e supporto garantendo un

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ambiente inclusivo che è una parola che a me non piace ma non sapevo come

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definirla anche per chi non può beneficiare del lavoro

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da remoto come gli operai o i tecnici specializzati.

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Uno dei principali rischi che abbiamo visto è la creazione di disparità tra chi lavora in presenza e chi da remoto.

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Nel manifatturiero questo problema si amplifica i lavoratori in ufficio

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potrebbero godere di maggiore flessibilità mentre gli operatori

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di linea potrebbero sentirsi esclusi da questi benefici.

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Per ovviare a questa divisione è essenziale implementare

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strategie di engagement come incontri periodici team building

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e programmi anche di incentivazione più equi insomma.

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L'evoluzione del lavoro ibrido nel manifatturiero,

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parlo essenzialmente di quello italiano,

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dovrebbe passare attraverso un uso avanzato delle tecnologie digitali.

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L'internet hot link,

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lo IoT,

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la robotica,

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l'intelligenza artificiale potrebbero rendere alcune attività

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più monitorabili e gestibili da remoto consentendo quindi una

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maggiore flessibilità anche per chi lavora in produzione.

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Il passaggio a un modello di smart factory quindi potrebbe ridurre il divario tra uffici e stabilimenti di produzione.

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Il lavoro ibrido è anche però comunque un'arma a doppio taglio per il talento.

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Se da un lato attira professionisti che cercano un maggiore equilibrio tra vita privata e lavorativa,

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dall'altro senza una cultura aziendale solida si rischia di aumentare il turnover,

26:00

bisogna quindi creare un ambiente di lavoro più motivato e inclusivo e quindi essenziale,

26:10

più di bandiera in modo tale da trattenere i talenti migliori.

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Però tutto questo,

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io parlo dal fatto che dal 2020 in poi quindi ormai sembrava

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che tutti avessero trovato un equilibrio tra le cold su zoom

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in pigiama o le rignoni in presenza con pantaloni veri.

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Ecco le aziende oggi sembrano fare di nuovo marcia indietro.

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Alcuni stanno dicendo che la produttività ne ha risentito,

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altri parlano di una certa cultura aziendale da preservare e poi c'è

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chi molto semplicemente non sopporta l'idea che i propri dipendenti

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possono lavorare senza il costante fiato sul collo del supervisore,

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come si dice nei vari dialetti l'occhio del padrone ingrassa il maiale insomma.

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Ma cosa significa il dietro fronte per chi si è ormai abituato alla libertà del lavoro ibrido?

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Eh ragazzi conosco persone insomma il ritorno in ufficio rappresenta una fonte di stress e non indifferente.

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Dopo anni a organizzare la giornata lavorativa tra produttività e vita personale improvvisamente ci si ritrova di nuovo imbottigliati nel traffico,

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stipati sui mezzi pubblici,

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orari rigidi,

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meno tempo per conciliare famiglia e lavoro,

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insomma il disagio non è solo logistico ma anche psicologico.

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Il ritorno a un ambiente di lavoro più strutturato può portare ansia,

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senso di frustrazione e un cano generale del benessere e poi c'è un grande tema della motivazione a mio avviso.

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Molti professionisti hanno dimostrato di essere più produttivi e soddisfatti con il lavoro ibrido.

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Ora sentirsi di nuovo costretti a tornare in ufficio senza motivo apparente

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se non con la solita frase "così si è sempre fatto" insomma si rischia di

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aumentare il malcontento e la fuga nuovamente di talenti verso ad

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aziende più flessibili che fanno naturalmente il lavoro ibrido.

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Personalmente il punto è non è scegliere tra bianco e nero

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ma trovare un equilibrio che tenga il conto delle esigenze

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delle aziende senza però calpestare quelle dei lavoratori.

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Se l'industria teme una perdita di produttività servono soluzioni più intelligenti della semplice imposizione del ritorno in sede.

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Investire nella digitalizzazione e poi migliorare i processi di collaborazione a

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distanza o creare spazi di lavoro più funzionali potrebbero essere delle mosse

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molto più efficaci che la costrizione al ritorno nell'ambiente lavorativo,

28:58

nell'ufficio.

28:59

Inoltre il lavoro ibrido non deve apparire una concessione,

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un regalo,

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una benevolenza da parte del manager o del CEO ma deve essere

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considerato un'opportunità strategica e logistica da parte delle

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aziende perché un modello più flessibile può attrarre più talenti,

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migliorare la soddisfazione dei dipendenti e persino aumentare la produttività.

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A mio parere un compromesso esiste,

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piuttosto che imporre un rientro forzato le aziende dovrebbero puntare

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su una gestione più intelligente che tenga conto delle necessità

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produttive senza sacrificare il benessere delle persone.

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Perché diciamocelo,

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nessuno ha nostalgia delle riunioni infiniti in sale con i neon acceccanti o sedie scomode.

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Se c'è una lezione che il lavoro ibrido ci ha insegnato è che

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la qualità del lavoro non dipende dalla scrivania su cui lo

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svolgiamo ma da come viene organizzato e come viene valorizzato.

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A presto.

30:56

Di recente mi sono imbattuto in una sfida molto interessante.

31:05

Allora,

31:06

dovevo importare un file DXF 3D Legacy,

31:10

diciamo Legacy nel senso che è un 3D,

31:14

cioè un DXF 3D,

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credo creato da AutoCAD o da comunque di quelli originali,

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e lo dovevo portare in SOLIDWORKS.

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Quindi volevo condividervi questo modo e darvi alcune dritte nel caso vi doveste trovare alle prese con una situazione simile.

31:37

Allora,

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innanzitutto quando si deve importare un file DXF o DVG 3D come entità tridimensionale dovrete seguire un percorso specifico.

31:47

Allora,

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la prima cosa da fare è aprire SOLIDWORKS,

31:51

in questo caso perché usavo SOLIDWORKS,

31:53

e usare la finestra dialogo apri.

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Un consiglio interessante è filtrare i file,

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da tutti i file,

32:01

a DXF o DVG o file AutoCAD Autodesk,

32:05

in modo da visualizzare solo il tipo di file che ci interessa.

32:08

Dopo aver selezionato il file e premuto apri,

32:10

vi troverete poi divanto una finestra di dialogo di importazione DXF,

32:15

DVG,

32:15

SOLIDWORKS.

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A questo punto si deve selezionare l'opzione per importarlo in una nuova parte,

32:22

quindi poi si sceglie curve 3D o modello,

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e con un po' di fortuna il nostro DXF 3D sarà importato in SOLIDWORKS come parte solida o multicorpo.

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Se non si riesce a unire a tutto,

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probabilmente questo DXF arriverà con una serie di curve,

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soprattutto se gli elementi sono sullo stesso piano.

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C'è un trucco in più,

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se avete un file 2D e volete trasformarlo in 3D si può creare un nuovo file,

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parte,

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e usare le funzioni inserisci DXF e DVG.

33:00

Successivamente si potrà utilizzare la barra degli strumenti 2D a 3D per allineare l'entità di schizzo e creare qualcosa di solido più facilmente.

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Durante questo tipo di lavoro ho incontrato un errore piuttosto curioso,

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legato al cosiddetto "bounding box",

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perdonate non riesco a tradurvelo in italiano perché l'ho sempre detto in inglese,

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e non sto parlando del classico riquadro di delimitazione che si usa come riferimento,

33:35

ma di un limite interno di SOLIDWORKS che stabilisce quanto può essere grande una parte in lunghezza.

33:42

Questo limite è di circa 1000 metri in ogni direzione.

33:46

Se ricevete un messaggio di errore potrebbe significare che il vostro file DXF 3D è stato esportato troppo lontano dall'origine.

33:55

La soluzione?

33:56

Spostare le parti,

33:57

o la parte,

33:58

nel software di origine più vicino all'origine.

34:02

Quindi se avete un Autodesk,

34:05

un AutoCAD,

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oppure un Dropsite,

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usatele,

34:09

aprite il DVG e spostate le parti,

34:12

o la parte,

34:13

più vicino possibile all'origine.

34:16

E tacchete!

34:17

L'errore vi sparirà,

34:20

ve lo dico così molto facilmente,

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ma pensate alla quantità di novene dei santi che ho dovuto tirare

34:29

perché mi è capitato nell'importazione di questi file che erano

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più di una decina e quindi erano quasi tutti in questa situazione.

34:42

Allora spero che questo tip vi sia di aiuto,

34:46

vi possa tornare utile nelle vostre importazioni dei file DXF in SOLIDWORKS e quindi a tutti quanti buon lavoro!

34:53

Bene,

34:55

direi che con questo episodio è tutto,

35:02

vi ringrazio ancora per avermi ascoltato.

35:04

Lo so,

35:05

ho deciso in corsa di dividere l'argomento sull'hardware per SOLIDWORKS in due parti.

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Mi sono reso conto che avrei potuto sforare il tempo di ascolto e onestamente il discorso sta un po' allungando,

35:23

avevo allungato un po' il brodo e rischiavo di annoiarvi.

35:27

Per quanto riguarda invece il lavoro ibrido,

35:30

so bene che in Italia ci sono opinioni molto diverse su questo tema.

35:35

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi,

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quali sono le vostre esperienze e le visioni future.

35:43

Come avete potuto capire per me è un argomento abbastanza cruciale per il futuro del lavoro,

35:49

perché credo che lo stress psicologico stia crescendo per svariate ragioni e che il lavoro ibrido potrebbe aiutarlo a ridurlo,

35:59

migliorando sia la produttività che una certa fidelizzazione dei lavoratori verso la propria azienda in modo più sano e sostenibile.

36:08

Non so,

36:09

attendo i vostri feedback come direbbero gli inglesi.

36:13

E con questo chiudo davvero,

36:16

ci avviciniamo sempre di più con passi più o meno sicuri alla puntata numero 100,

36:22

dove devo pensare ancora come costruirla.

36:28

Magari coinvolgerò qualche amico o conoscente per festeggiare insieme questo traguardo.

36:34

Grazie ancora per avermi ascoltato fino alla fine,

36:37

ci risentiamo la prossima settimana e come sempre lunga vita e prosperità a tutti!