Benvenuti in questo canale dedicato alla proiezione ortogonale,
al magico mondo delle tolleranze e ai fantastici render 3D.
Sono Daniele Borghi,
disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.
Preparatevi a salire a bordo,
perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,
ma anche di tecnologia.
Questo è il Tiraline,
il podcast che vi porterà in un viaggio affascinante attraverso il mondo del CAD,
condividendo esperienze,
consigli e tante notizie.
Siete pronti?
Allacciate le cinture!
La nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico.
Benvenuti amici Tiraline all'episodio numero 80.
Eccoci arrivati ad un altro piccolo traguardo di questo progetto,
che nel bene e nel male ha aggiunto una sfumatura speciale alla mia vita,
anche tra le difficoltà di trovare il tempo per leggere,
riassumere (ammetto che questo lavoro me lo fa chat gpt) e poi registrare.
Iniziamo subito con una premessa.
Oggi la mia voce non sarà al top,
ho un brutto raffreddore che mi ha messo al tappeto,
ho il naso chiuso che non aiuta certo a mantenere un tono energico.
È un peccato perché avrei voluto dare una a questa puntata un'area un po' più di festa,
ma mi ritrovo piuttosto fiacco,
quindi l'episodio sarà probabilmente anche un po' corto e meno vivace del solito.
Iniziamo,
cosa raccontiamo oggi?
Iniziamo con un riassunto in tre parti,
quindi questa oggi sarà la prima puntata,
nei prossimi tre episodi avremo le altre due parti,
di un articolo di Mike Halley,
vicepresidente senior e responsabile di ricerca e sviluppo di Autodesk.
Halley parla di come l'intelligenza artificiale venga integrata nei prodotti Autodesk e di come potrebbe evolversi per evoluzionare la progettazione,
i disegni e tutto il resto.
Perdonatemi anche se oggi le CAD builds saranno senza link,
vediamo se qualche d'uno sentirà la loro mancanza,
torneranno appena questo raffreddore svanirà e le mie synapsi riprenderanno a funzionare.
Bene,
tempo di soffiarsi il naso e iniziamo!
Questa è la prima parte di tre puntate,
nel senso che è un articolo un po' lungo,
tra l'altro è anche tutto in inglese e praticamente l'ho letto,
mi si è fatto aiutare naturalmente,
come ho detto all'introduzione,
grazie al chat gpt e ai potenti mezzi dell'intelligenza artificiale e sono uscito a estrarne un po' le caratteristiche principali,
i momenti salienti di questa lunga intervista,
poi magari vi lascerò il link in descrizione per potervela andare a vedere nel suo splendore,
in tutte le sue spaccettature.
Qua invece,
un po' tradotta da me e dal chat gpt,
vediamo un po' di riassumere le parti essenziali del discorso di Mike Hailey,
come abbiamo pronunciato precedentemente,
sull'intelligenza artificiale che lo sappiamo ormai sta rivoluzionando molti settori e il design e la progettazione non fa eccezione.
Come tutti ben sappiamo,
Mamma Autodesk è leader nel software per il design e l'ingegneria
ed è in prima linea soprattutto per questa integrazione
della IA nei propri prodotti e flussi di lavoro.
In questa recente intervista,
Mike Hailey,
vicepresidente senior responsabile del ricerca e sviluppo di Autodesk,
ha condiviso le sue opinioni sul percorso dell'azienda con l'intelligenza artificiale,
dagli esperimenti iniziali alle aspirazioni per il futuro.
Quindi andiamo a esplorare,
andiamo a vedere come Autodesk stia utilizzando l'intelligenza artificiale per definire il processo di design,
migliorare la creatività e mantenere la sua posizione di leader nel settore.
Mike Hailey ha avviato un progetto per categorizzare i livelli di utilizzo dell'intelligenza artificiale,
simile a come la Society of Automotive Engineers (SAE) categorizza i livelli di guida autonoma.
Questa categorizzazione mira a fornire una comprensione più chiara delle capacità e dei limiti della intelligenza artificiale,
aiutando i progettisti e gli ingegneri a capire dove la IA è utile e dove il contributo umano rimane indispensabile.
Hailey ritiene che questo framework possa alleviare le paure
di perdita di posti di lavoro e mettere in evidenza il ruolo
dell'intelligenza artificiale nel aumentare la creatività umana,
piuttosto che sostituirla.
L'IA ha visto una crescita senza precedenti negli ultimi due-tre anni.
Secondo Hailey,
la tecnologia che una volta richiedeva anni per essere accettata ora vengono adottate in pochi mesi.
Questa accelerazione è dovuta in gran parte ai progressi come
i trasformatori e l'apprendimento autosupervisionato che hanno
reso l'intelligenza artificiale più efficiente e più efficace.
Hailey osserva che i chat GPT e altri strumenti di IA hanno rapidamente aumentato la consapevolezza e l'accettazione pubblica,
spingendo i confini di ciò che la IA può ottenere.
Autodesk ha spostato l'attenzione dai metodi tradizionali di apprendimento supervisionato all'apprendimento autosupervisionato,
che consente ai modelli della IA di imparare senza dover richiedere grandi quantità di dati etichettati.
Ad esempio,
invece di taggare manualmente immagini e testi,
i modelli autosupervisionati possono imparare identificando schemi e riempiendo lacune,
come prevedere parole mancanti in una frase o ricostruire pixel mancanti in un'immagine.
Questo approccio non solo riduce il bias umano,
ma permette anche lo sviluppo di modelli di IA più sofisticati,
in grado di gestire grandi quantità di dati.
Quello che chiama Halley i trasformatori è una tecnologia chiave dietro a molti dei recenti progressi della IA.
Sono parte integrante della strategia di IA di Autodesk.
Questi fantomatici trasformatori consentono ai modelli di intelligenza artificiale di concentrarsi sulle parti più rilevanti dei dati,
migliorando quindi le loro capacità di comprendere il contesto e fare previsioni accurate.
Questa tecnologia ha rivoluzionato l'elaborazione del linguaggio naturale e il riconoscimento delle immagini,
fornendo una base per applicazioni IA più avanzate.
Halley spiega che i trasformatori sono fondamentali per sviluppare strumenti di IA che migliorano i flussi di lavoro di design,
automatizzando compiti ripetitivi e permettendo ai designer di concentrarsi sulla creatività.
Autodesk sta anche esplorando i modelli multimodali,
che possono elaborare simultaneamente più tipi di dati,
come testi,
immagini e audio.
Questo approccio rispecchia l'apprendimento umano,
dove le informazioni provenienti dai vari sensi vengono integrate per formare una comprensione completa del mondo.
Halley cita ad esempio Google Maps,
che combina i dati geospaziali con immagini di Street View per creare mappe più accurate.
Allo stesso modo Autodesk mira a utilizzare modelli multimodali per integrare diversi tipi di dati design,
migliorando quindi la capacità dell'intelligenza artificiale di assistere in progetti più complessi.
Ma come vede Autodesk per la IA generativa?
Sempre secondo Halley,
Autodesk mira a essere una leader nella IA generativa,
che utilizza algoritmi d'IA per generare nuovi design e idee.
Il CEO Andrew Agnost ha sottolineato l'impegno dell'azienda a diventare un leader nel settore in questo campo.
Gli strumenti di IA generativa,
come quelli sviluppati da Autodesk,
possono ridurre significativamente il tempo necessario per le fasi iniziali del design,
liberando i progettisti per esplorare soluzioni più creative e innovative.
Questi strumenti utilizzano algoritmi avanzati per suggerire opzioni di design,
ottimizzare layout e persino creare concetti di design completamente nuovi,
spingendo quindi i confini di ciò che è possibile nel design.
In questo caso,
Halley sottolinea che la IA non dovrebbe essere vista come uno strumento per l'automazione,
ma come un collaboratore che migliora la creatività umana.
Occupandosi di compiti ripetitivi e noiosi,
l'IA permette ai progettisti e agli ingegneri di concentrarsi su ciò che sanno fare meglio,
risolvere problemi creativi.
Questa collaborazione tra IA e progettisti umani può portare a soluzioni più innovative ed efficaci,
poiché la IA fornisce nuove prospettive e possibilità che potrebbero non essere immediatamente evidenti agli esseri umani.
E qual è il futuro dell'IA nel design?
Insomma,
nonostante i significativi progressi,
ci sono ancora sfide da superare nell'integrazione della IA.
Halley riconosce che ci sono preoccupazioni riguardo alla perdita di posti di lavoro e all'uso etico dell'IA.
Tuttavia,
ritiene che definire i livelli di capacità dell'intelligenza artificiale possa aiutare a gestire queste preoccupazioni,
chiarendo dove il contributo umano è ancora necessario e molto prezioso.
Inoltre,
Autodesk è impegnata nella trasparenza degli standard etici dello sviluppo dell'IA,
quindi garantendo che la tecnologia venga utilizzata per aumentare la capacità umane piuttosto che sostituirla.
Guardando al futuro,
Autodesk prevede di continuare a spingere i confini dell'IA nel design.
L'azienda sta esplorando nuovi modi per integrare la IA nel suo software,
concentrandosi sul rendere gli strumenti dell'intelligenza artificiale più accessibili e facili da usare per progettisti e ingegneri.
Halley immagina un futuro in cui la IA sia profondamente integrata nei flussi di lavoro di design e progettazione,
permettendo livelli senza precedenti di creatività ed efficienza.
Concludendo questa prima parte,
come potete notare,
Autodesk è in prima linea nell'integrazione della IA nel design,
che sfrutta tecnologie come l'apprendimento autosupervisionato,
i trasformatori di modelli e i modelli multimodali per migliorare il software e potenziare i suoi utenti.
Categorizzando le capacità della IA,
Autodesk mira a fornire chiarezza sul ruolo dell'intelligenza artificiale nel design,
alleviando le paure di perdita di posti di lavoro e dimostrando che il potenziale della IA può solo aumentare la creatività umana.
Mentre Autodesk continua a innovare,
è chiaro che la IA giocherà un ruolo centrale nel plasmare il futuro del software CAD 3D.
Dato che in qualche modo questa notizia che adesso vi vado a leggere è una delle cose che praticamente utilizzo e ci scontro parecchio con il mio lavoro odierno,
perché naturalmente lavorando all'interno di un'azienda che fa packaging e comunque i nastri trasportatori sono un crucio per ogni progettista,
ho trovato sul progettista industriale un bellissimo articolo molto interessante e molto tecnico che riguarda la progettazione dinamica dei nastri trasportatori.
La progettazione dinamica è un aspetto cruciale che garantisce l'efficienza e la durata di questi sistemi all'interno delle industrie.
Negli ultimi decenni l'analisi e la modellazione di questi impianti hanno visto notevoli progressi,
in particolare con lo sviluppo di modelli a elementi finiti tra la fine degli anni '70 e '80,
che hanno poi permesso di esaminare in modo più accurato gli effetti dinamici del nastro trasportatore.
Questi modelli sono stati inizialmente monodimensionali,
includendo proprietà elastiche e viscose del nastro,
perché poi tutto gira,
per chi fa progettazione sui nastri trasportatori sa che il nastro è la parte
quasi fondamentale di un nastro trasportatore e questi sono rappresentabili
con analogie elettromeccaniche come molle e smorzatori in parallelo.
Tuttavia col tempo si è reso anche necessario considerare anche altri effetti come la flessione,
le vibrazioni trasversali che possono influenzare negativamente sulle prestazioni del sistema o accelerare l'usura del nastro.
Un altro aspetto fondamentale è la trasmissione del moto tra nastro e tamburo,
che avviene attraverso sforzi e deformazioni a taglio,
piuttosto che solo per deformazione asciale.
Ciò ha portato allo sviluppo di metodi di calcolo più accurati,
che includono non solo gli effetti statici ma anche quelli dinamici.
Inoltre negli ultimi anni l'ottimizzazione energetica è diventata un tema chiave per la progettazione di questi nastri trasportatori,
data la necessità anche di ridurre i consumi energetici degli impianti,
che operano spesso per molte ore consecutive.
Il miglioramento dell'efficienza energetica è oggi un obiettivo primario che si affianca alla progettazione meccanica del sistema.
Uno degli aspetti che vengono considerati nella progettazione dinamica sono che durante i transitori di avvio,
arresto o sovraccarico del sistema si possono verificare condizioni critiche che possono compromettere il funzionamento,
come lo scorrimento indesiderato tra nastro e tamburo o la rottura del nastro stesso.
È quindi fondamentale per i progettisti utilizzare modelli dinamici che analizzino dettagliamente ogni componente del sistema,
dai tamburi,
motore e condotto,
fino al nastro.
La complessità del nastro in particolare è chiedere l'uso dei modelli avanzati che tengono conto delle sue proprietà reologiche,
cioè le caratteristiche di deformazione e scorrimento sotto azione di forze esterne,
spesso rappresentate da combinazioni di molle e smorzatori per simulare al meglio il suo comportamento dinamico.
Vi lascio il link in descrizione perché è un articolo veramente interessante,
perché poi un progettista o un ingegnere sicuramente lo troverà veramente interessante.
Ti è piaciuto quello che hai sentito nell'episodio di questa settimana?
Bene,
la risposta è semplice.
Significherebbe moltissimo per noi se potessi andare su Apple Podcast o Spotify e lasciarci una recensione e un feedback a 5 stelle.
Diffondere la voce è davvero il modo migliore per far crescere il nostro podcast e ottenere risultati ancora più grandi.
Grazie.
E siamo arrivati ai Cut Peels.
Ve l'avevo detto che era un episodio abbastanza corto.
Come potete sentire,
il naso chiuso e la voce un po' roca è molto persistente.
Quindi faccio veramente una forte fatica a parlare al microfono.
Ma veniamo alle nostre Cut Peels e partiamo con la prima notizia che riguarda uno shottino.
E come potete immaginare parliamo di Autodesk Fusion.
L'innovazione dell'integrazione tra software CAD e CAM come abbiamo visto in
Autodesk Fusion e il controllo CNC continua a semplificare il processo di
produzione rendendo più efficiente la programmazione di macchine utensili.
Un esempio concreto è l'add-in sviluppato da Canon Metal,
un'azienda famosa per utensili per macchine CNC,
che è stata integrata in Autodesk Fusion o Fusion 360,
per chi lo ricorda con questo nome,
che automatizza e ottimizza il processo di scelta degli utensili.
Questo strumento aiuta gli operatori a ridurre il tempo necessario per selezionare manualmente gli utensili adeguati,
integrando direttamente nel flusso di lavoro le specifiche più adatte alle esigenze di lavorazione.
La riduzione dei tempi di programmazione permette anche di
accelerare la fase produttiva garantendo al tempo stesso
maggiore precisione nell'esecuzione dell'operazione di CNC.
Uno dei principali vantaggi di questo add-in è la sua capacità di migliorare la coerenza e l'accuratezza nella selezione degli utensili.
Infatti grazie ai suggerimenti forniti automaticamente in base al design del pezzo e ai materiali utilizzati,
l'add-in contribuisce a minimizzare gli errori umani e a standardizzare le scelte degli operatori.
Questo porta non solo a una maggiore efficienza ma anche a
una riduzione dei costi operativi poiché l'uso di utensili
ottimizzati permette una lavorazione più rapida e precisa,
prolungando al contempo la vita degli utensili stessi.
L'automazione di queste fasi critiche nella programmazione CNC consente le
aziende di mantenere elevati gli standard qualitativi riducendo la necessità di
interventi manuali e aumentando la competitività nel settore manifatturiero.
Parliamo di NVIDIA che presenta la formazione e la certificazione sulle infrastrutture e le operazioni di intelligenza artificiale.
Come sappiamo l'adozione dell'intelligenza artificiale sta crescendo
rapidamente in diversi settori e le aziende cercano di costruire infrastrutture
efficienti per supportare le operazioni di intelligenza artificiale.
Tuttavia uno dei principali ostacoli è la mancanza di competenze specifiche tra i professionisti IT.
NVIDIA ha sviluppato una soluzione per affrontare questo problema con la sua IA Training and Certification Program,
un'iniziativa che offre formazione mirata per aiutare le aziende a preparare i loro team IT e a gestire e ottimizzare le infrastrutture IA.
Il programma è progettato per garantire che i professionisti
acquisiscano le conoscenze necessarie per implementare e
mantenere l'hardware e il software IA in modo efficiente,
migliorando così le capacità operative delle aziende.
L'iniziativa di certificazione NVIDIA non solo aiuta a colmare di vario di competenze,
ma consente anche ai team di IT di essere aggiornati sulle ultime tecnologie di IA e sulle best practices del settore.
Il programma copre argomenti come la gestione dei cluster IA,
l'ottimizzazione dei carichi di lavoro e l'uso delle piattaforme cloud per supportare le operazioni di intelligenza artificiale.
Attraverso corsi pratici e formazione continua,
i professionisti possono affrontare le sfide legate alla gestione delle infrastrutture IA,
riducendo i tempi di inattività e migliorando l'efficienza complessiva.
Inoltre,
la certificazione offre un vantaggio competitivo alle aziende,
dimostrando la loro capacità di gestire i progetti di intelligenza artificiale complesse,
aumentando quindi credibilità e capacità di innovazione nel mercato.
Questa pillola riguarda un'altra grande azienda,
Lankfister,
perché Lankfister Sensor è andata a collaborare con H2SCAN.
Questa collaborazione tra Lankfister Sensor e H2SCAN rappresenta un passo avanti e significativo nello sviluppo di soluzioni per il monitoraggio dell'idrogeno.
Con la crescente attenzione verso l'uso dell'idrogeno come fonte di energia pulita,
la necessità di sistemi di monitoraggio sicuri e affidabili è fondamentale.
H2SCAN è un'azienda leader nella produzione di sensori per la rilevazione dell'idrogeno,
mentre Lankfister fornisce competenze nella distribuzione e integrazione di questi sistemi in diverse applicazioni industriali.
La partnership mira a combinare le tecnologie avanzate
di H2SCAN con le soluzioni ingegneristiche di Lankfister
per offrire monitoraggio preciso e in tempo reale,
garantendo sicurezza e ottimizzazione dei processi nei settori in cui l'idrogeno viene utilizzato e prodotto.
Un vantaggio chiave di questa collaborazione è l'adozione di sensori senza necessità di calibrazione frequente,
riducendo costi di manutenzione e migliorando l'affidabilità operativa.
Questi sensori H2SCAN si distinguono per la loro capacità di rilevare l'idrogeno in presenza di altri gas,
rendendoli ideali per applicazioni in ambienti industriali complessi.
Lankfister,
con la sua vasta rete di distribuzione e conoscenza ingegneristica,
facilita sicuramente l'implementazione su larga scala di queste tecnologie,
portando benefici significativi a settori come quello energetico,
petrol-chimico e sulla mobilità sostenibile.
L'uso di tali sensori può migliorare la sicurezza monitorando eventuali fughi di idrogeno e prevenendo potenziali incidenti,
contribuendo così a rendere l'uso dell'idrogeno un po' più sicuro ed efficiente.
E parliamo di intelligenza artificiale con la guida autonoma.
YV,
un'azienda con sede a Londra,
sta rivoluzionando la guida autonoma con l'introduzione di AV 2.0,
che è una nuova generazione di veicoli autonomi che si basa su modelli di intelligenza artificiale unificati.
Questi modelli integrano vari componenti del veicolo come percezione,
panificazione e controllo,
migliorando la capacità del veicolo di prendere decisioni complesse in ambienti dinamici.
A differenza dell'AV 1.0 che si concentrava principalmente sulla percezione,
AV 2.0 introduce intelligenza avanzata per decisioni più autonome e affidabili.
YV utilizza la IA generativa per creare scenari di guida mai incontrati prima,
come situazioni con pedoni o condizioni atmosferiche difficili,
accelerando quindi l'apprendimento e il perfezionamento delle capacità dei veicoli.
L'azienda ha recentemente introdotto GAIA 1,
un modello generativo per lo sviluppo di veicoli autonomi,
e LINGO 1,
un modello che consente ai passaggeri di interagire in linguaggio naturale col sistema di guida.
Questo approccio mira a migliorare la comprensione e la spiegabilità dell'intelligenza artificiale alla base dei veicoli autonomi.
YV naturalmente collabora con NVIDIA e altre tecnologie innovative e punta a garantire sicurezza e fiducia pubblica,
avanzando verso soluzioni di guida completamente autonome.
Poi in descrizione,
oltre al link,
vi lascio anche il link del video su YouTube che è molto interessante da guardare.
Tra i vari acronomi che sentite in aziende come CIO,
SAFE,
eccetera,
sicuramente avrete sentito il CIO,
il Chief Information Officer.
In questa pillola di notizie c'è una guida in quattro punti del moderno Chief Information Officer.
Poi vi lascio il link così andate a vedere i quattro punti.
Io ne ho riassunti tre.
Il moderno Chief Information Officer,
o CIO,
si trova a dover oggi a bilanciare abilmente innovazione tecnologica e obiettivi aziendali,
considerando il peso crescente che ha la digitalizzazione all'interno dell'azienda.
Questa figura deve adottare una visione strategica suddivisa in quattro punti chiavi,
valutare il valore commerciale delle innovazioni,
migliorare l'indipendenza e la connettività delle strutture tecnologiche e garantire l'estendibilità delle nuove tendenze.
Per un CIO l'innovazione deve essere solo tecnologicamente avanzata,
ma deve anche offrire un ritorno misurabile sull'investimento.
È essenziale distinguere tra miglioramenti incrementali e cambiamenti significativi,
evitando quindi di investire in tendenze che non apportano poi un beneficio tangibile all'intera azienda.
Bisogna promuovere un'architettura IT flessibile,
quindi che permette di superare le interdependenze limitanti,
favorendo la velocità nei processi decisionali ed implementazioni.
Inoltre il CIO deve mantenere un equilibrio tra autonomia operativa dei vari team e una connettività efficiente,
essenziale per scalare l'azienda senza rallentamenti strutturali.
Per garantire un impatto ampio e duraturo delle tecnologie è importante anche adottare soluzioni che integrano componenti tecnologici e operativi,
come pratiche DevOps e un'adeguata struttura di supporto.
Questo approccio estende la precarietà delle innovazioni,
consentendo all'azienda di allineare la tecnologia agli obiettivi aziendali.
Notizia un po' datata,
perché si parla del Computex 2023,
dove Nvidia aveva presentato innovazioni rivoluzionarie per la creazione e elaborazione dei dati,
grazie alle sue tecnologie RTX e IA.
Questi strumenti hardware e software RTX permettono di lavorare con l'intelligenza artificiale e grafica avanzata direttamente sui PC,
trasformando le workstation in veri e propri studi creativi.
Con la gamma di CPU GeForce e Nvidia RTX,
gli utenti possono ora accedere a potenza di calcola avanzata per gestire modelli di linguaggio di grandi dimensioni,
gli LLM,
e operazione di machine learning in locale,
senza bisogno di grandi server.
Tra le applicazioni abbiamo LM Studio,
che consente agli utenti di ottimizzare e far girare localmente gli LLM,
scaricando parte del carico tra GPU e CPU,
che è un'innovazione che accelera significativamente le prestazioni di modelli complessi,
anche su computer un po' più modesti.
Nvidia ha anche annunciato avanzamenti nel settore della creazione multimediale con RTX Video Super Resolution e RTX Video HDR.
Queste funzionalità migliorano la risoluzione e il contrasto dei video,
sfruttando il deep learning per ridurre la compressione e ottimizzare i dettagli.
Anche piattaforme popolari come DaVinci Resolve e VLC Media Player stanno integrando questa tecnologia per offrire video di qualità superiore.
Infine,
la piattaforma RTX Remix Toolkit è stata resa open source,
permettendo ai creatori e sviluppatori di modificare giochi classici e migliorare materiali e texture con strumenti di ray tracing e IA generativa,
offrendo nuove esperienze visive e molto più immersive.
Queste innovazioni dimostrano quanto Nvidia,
nell'offrire strumenti potenti e flessibili per i creativi,
sta trasformando le loro workstation in strumenti di lavoro avanzati e accelerando quindi i tempi di produzione in vari settori,
dal gaming alla produzione video ad esempio.
Per saperne di più,
i dettagli dell'evento e le nuove funzionalità,
le potete trovare sul blog ufficiale.
Grazie per essere arrivati fino a qui e per avermi ascoltato nonostante
la mia voce nasale causata da questo raffreddore che ha devastato
sia il mio fine settimana che in qualche modo anche il podcast.
Spero che la prima parte dell'intervista a Mark Hyle di Autodesk vi sia piaciuta e vi abbia incuriosito.
Non preoccupatevi,
come vi ho anticipato,
nelle prossime due puntate vi proporrò le altre due parti del riassunto di questo lungo articolo.
Spero che le CAD Pills siano state di vostro gradimento,
mi dispiace non avervi seguito tutti i link in descrizione,
il raffreddore mi ha fatto dimenticare di conservarne alcuni.
In futuro però probabilmente cambierò il modo di condividerli e potrete trovarle sul canale Mastodont,
Chiocciola,
il tiralini e chiocciolapodcastpod.it che inserirò in descrizione.
Sto valutando anche di usare Telegram con un link condivisibile
tramite la descrizione e vediamo se o Mastodont o
Telegram sia quello che rende tutto più accessibile.
Detto questo mi fermo per soffiarmi il naso,
vi auguro una buona settimana e come sempre lunga vita e prosperità a tutti.