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al magico mondo delle tolleranze e ai fantastici render 3D.
Sono Daniele Borghi,
disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.
Preparatevi a salire a bordo,
perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,
ma anche di tecnologia.
Questo è il TIRALINE,
il podcast che vi porterà in un viaggio affascinante attraverso il mondo del CAD,
condividendo esperienze,
consigli e tante notizie.
Siete pronti?
Allacciate le cinture!
La nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico.
Benvenuti a Bici Tiralini,
episodio numero 78 e ormai siamo a pochi passi dal traguardo dell'episodio 80.
Lo so,
continuo a contare dieci alla volta,
ma piano piano ci porteranno a quel numero altre cifre,
che spero tanto di raggiungere.
Oggi parliamo di nuovo di GML digitali,
ma ci addentriamo anche nell'argomento PLM,
o Product Lifecycle Management,
di cui abbiamo toccato poco finora.
Cercherò di introdurlo meglio,
dato che,
come sapete,
la mia azienda sta affrontando una trasformazione digitale,
e il PLM è uno dei temi centrali.
Parleremo anche di Omniverse e di come un'azienda come
Continental stia integrando questa tecnologia nella
manutenzione e nello sviluppo dei propri processi.
Tra gli altri argomenti toccheremo anche le novità di Nvidia RTX,
che ha implementato nuove ottimizzazioni,
capace di aumentare notevolmente le prestazioni dei PC con intelligenza artificiale come Copilot Plus.
E infine non possono mancarle le nostre immancabili Cat Peels,
che un po' come una buona aspirina che fa sempre bene.
Iniziamo,
buon ascolto!
Nel campo dei PML,
nel Project Lifecycle Management,
sta emergendo un nuovo concetto,
cioè l'espansione dei gemelli digitali nella rappresentazione di prodotti,
sistemi e asset alla rappresentazione di intere aziende.
In rete ho trovato questo articolo,
che purtroppo mi dispiace,
l'ho trovato,
l'ho riassunto e mi sono dimenticato di conservare il link.
Mi dispiace,
farò ammenda.
Questo articolo si concentra su questioni fondamentali che spesso disorientano gli utenti della tecnologia,
sorprendendo persino coloro che lavorano nel settore.
In precedenza da questo articolo sono state affrontate domande basilari come
"Cosa significa realmente un PLM?" e "Come si può capire se è necessario?" e
"Quali domande porre per chiarirlo?" È inutile
iniziare con una riflessione più ampia,
sebbene queste questioni possono sembrare banali,
però toccano le sfide nella implementazione di questi PML/PLM su larga scala.
La complessità delle connettività end-to-end e le loro reti digitale.
Purtroppo molte implementazioni PLM non raggiungono mai gli obiettivi prefissati.
Questo fallimento è dovuto spesso alla mancanza di perseveranza.
Gli implementatori,
cioè quelli che fanno l'implementazione del PLM,
non portano il progetto a compimento,
nonostante sia fondamentale però mantenere il focus fino alla sua conclusione.
Parte della soluzione,
dice questo articolo,
sta nel garantire che le persone siano la chiave,
non siano distratte da altri progetti prioritari.
Inoltre,
ottenere il finanziamento e le risorse necessarie per un'implementazione di trasformazione enterprise,
che può durare anche tre anni o più,
è un impegno che non deve mai essere sottovalutato.
Il costo di tale trasformazione può raggiungere diversi milioni o centinaia e migliaia di euro.
Anche le piccole vittorie incrementali devono essere contestualizzate in un quadro più ampio per mantenere l'interesse e il supporto aziendale.
Spesso la mancanza di concentrazione è la principale causa del fallimento dei progetti PLM,
che tendono a non estendersi oltre il singolo progetto o la singola unità aziendale.
Mantenere la gestione del personale e del progetto focalizzata è essenziale,
soprattutto per unire la tecnologia informatica,
l'IT,
l'operatività,
l'OT e l'ingegneristica,
le ET,
con il PLM.
Sebbene l'integrazione di queste tecnologie possano essere realizzate anche tramite soluzioni ERP,
questa via non è raccomandata,
specialmente per aziende con una supply chain molto complessa.
L'ERP,
l'erede della pianificazione delle risorse materiali,
le MRP,
si concentra principalmente su risorse aziendali come denaro,
persone e ordini.
Tuttavia,
come sanno gli utenti che utilizzano il PLM,
un'azienda è più della somma delle sue risorse.
È un sistema molto più complesso,
composto da molteplici parti interconnesse.
Il PLM rappresenta l'azienda nella sua interezza,
comprese le sue organizzazioni e le loro attività.
Questo approccio crea gemelli digitali aziendali che devono connettersi a tutto ciò che influisce sulla competitività e la redditività dell'impresa.
Il PLM,
con la sua capacità di integrare IT,
OT ed ET,
non è l'alieno,
ma si dimostra una piattaforma potente per semplificare sfide complesse e garantire la tempestività di emissione sul mercato di prodotti di qualità.
Questo concetto può essere anche descritto,
come molti di noi che lavoro in azienda,
come "right to market",
il prodotto giusto per il mercato giusto al momento giusto,
con le capacità corrette e al prezzo giusto.
Il PLM,
abilitato per il "right to market",
sostiene la competitività aziendale,
garantendo quindi che l'azienda superi i concorrenti,
rafforzi la sua presenza sul mercato attraverso l'innovazione,
la collaborazione,
soddisfando i clienti e che si assicura anche la redditività a lungo termine.
Un PLM di classe Enterprise espande la trasformazione digitale dell'azienda,
integrando i processi di ingegneria,
produzione,
marketing e assistenza.
Oltre a connettere gli ambienti IT,
OT ed ET,
nessun'altra soluzione offre una simile capacità di supportare una trasformazione aziendale su larga scala.
Per garantire il successo a lungo termine,
il PLM di classe Enterprise aiuta le aziende a valutare meglio i dati e a prendere decisioni più informate,
aprendo e connettendo silos di informazioni.
Questo porta alla domanda su come stabilire se un'azienda può beneficiare del PLM.
La risposta può risiedere nell'analisi della complessività dei prodotti e dei sistemi aziendali.
Se un'azienda gestisce risorse sofisticate e deve affrontare una crescente agilità di flessibilità e adattabilità,
è probabile che trarà molto vantaggio nell'implementazione di un PLM.
Mentre i gemelli digitali aziendali crescono,
i loro thread digitali li connettono a tutto ciò che li circonda,
aumentando quindi la domanda di connettività.
La complessività dei sistemi aziendali e la necessità di gestire
il ciclo di vita del prodotto in modo end-to-end possono cambiare
rapidamente e richiedendo costante attenzione e supporto.
Infine,
l'adozione del PLM come approccio strategico aziendale diventa fondamentale.
L'innovazione tecnologica e l'evoluzione del mercato richiedono un supporto continuo e investimenti in tecnologie avanzate.
Le organizzazioni che non adottano questa visione rischiano di rimanere indietro,
esponendosi a rischi sempre maggiori.
E passiamo in casa Nvidia.
Ci sono nuove ottimizzazioni delle prestazioni che potenziano i PC Nvidia RTX AI sia per i giocatori che gli sviluppatori.
Nvidia ha annunciato nuove ottimizzazioni per migliorare le prestazioni della IA su PC GeForce RTX e Workstation RTX,
presentate durante il Microsoft Build.
Grazie al nuovo driver Nvidia R555,
i modelli di linguaggio di grande dimensione di LLM come Fit3,
Lama3 e Mistral possono girare fino a tre volte più velocemente utilizzando ONNX,
Runtime e DirectML,
tecnologie che ottimizzano l'esecuzione dei modelli IA in locale su Windows.
Questa sinergia si espande anche ai web developer grazie a WebNN e DirectML.
Ora le applicazioni web possono integrare funzioni di taglia rapide e potenti,
ampliando ulteriormente la possibilità di sviluppo.
Anche Ptorch integrerà l'esecuzione tramite DirectML,
consentendo agli sviluppatori di lavorare in modo nativo su Windows.
Questi progressi consolidano il dominio Nvidia nella piattaforma di intelligenza artificiale,
accelerando più di 500 applicazioni e giochi su oltre 100 milioni di dispositivi RTX nel mondo.
La serie GeForce RTX 20,
lanciata nel 2018 con Tensor Core,
ha segnato un nuovo standard per l'intelligenza artificiale sul PC.
Le nuove GPU offrono fino a 1.300 trilioni di operazioni dedicate all'intelligenza artificiale al secondo.
A breve saranno rilasciati i PC Copilot Plus,
con sistemi chip efficienti e GPU RTX,
offrendo ai giocatori,
ai creatori,
ai disegnatori e agli sviluppatori a prestazioni superiori per gestire i carichi di lavoro IA locali.
Per i gamer,
soprattutto,
la tecnologia di LSS aumenta il framerate fino a 4x,
mentre Nvidia e Ace animano i personaggi nei giochi con dialoghi e animazioni generati dall'intelligenza artificiale.
I creatori di contenuti beneficeranno di flussi di lavoro automatizzati nelle app di produzione come Adobe Premiere e Blender,
mentre i modder di gioco possono usare RTX Remix per aggiornare i classici giochi PC.
Nvidia Broadcast e RTX Video migliorano la qualità delle trasmissioni in diretta con strumenti di intelligenza artificiale avanzati.
Grazie alla nuova introduzione del driver R555 e alle nuove tecnologie Nvidia come i TensorRT,
sviluppatori e creatori possono sfruttare a pieno la potenza della GPU RTX,
realizzando applicazioni IA sempre più performanti e accessibili.
Nonostante non ci siano notizie di software dedicati al CAD,
comunque,
questa implementazione della potenzialità dei nuovi TensorCore RTX sicuramente faranno bene anche i nostri software.
Sempre restando in casa Nvidia,
Omniverse,
parliamo del mondo Omniverse,
SoftwareServe e Continental guidano la digitalizzazione con OpenOSD e l'intelligenza artificiale generativa.
Perché parliamo di questo?
Perché la digitalizzazione industriale sta guidando innovazioni significative nel settore automobilistico,
in questo caso parliamo di Continental,
in risposta alla crescente domanda di esperienze di guida connesse e fluide.
SoftwareServe,
un'azienda leader nei servizi di consulenza IT,
ha collaborato con Continental,
rinomata azienda tecnologica automobilistica tedesca per sviluppare l'Industrial Co-Pilot.
Questo assistente virtuale,
alimentato dall'intelligenza artificiale generativa,
aiuta gli ingegneri a semplificare i flussi di lavoro di manutenzione,
migliorando l'efficienza operativa.
Integrando il framework OpenOSD nella piattaforma Nvidia Omniverse,
SoftwareServe ha reso possibile l'ottimizzazione dei processi produttivi e la gestione delle fabbriche virtuali.
Omniverse,
una piattaforma dotata di API e kit di sviluppo,
consente agli sviluppatori di integrare facilmente OpenOSD e le tecnologie di rendering Nvidia RTX nei loro strumenti software.
Grazie a questa integrazione,
Continental e SoftwareServe hanno potuto sfruttare la potenza
della visualizzazione 3D immersiva e dell'intelligenza
artificiale generativa per migliorare la produttività
nelle operazioni di manutenzione delle linee produttive,
con una riduzione prevista del 10% negli sforzi e nei tempi di inattività legati alla manutenzione.
Durante una recente trasmissione della comunità Omniverse,
Benjamin Oeber,
di Continental,
ha sottolineato l'importanza della collaborazione con SoftwareServe,
evidenziando come Omniverse abbia fornito gli strumenti necessari per costruire una nuova era di applicazioni industriali,
abilitate soprattutto dalla IA.
Grazie a OpenOSD,
ingegneri di diverse discipline possono lavorare in modo integrato,
scambiando dati tra i vari strumenti,
migliorando così l'efficienza e l'innovazione.
Vasili Bulik,
di SoftwareServe,
ha ulteriormente descritto come OpenOSD e altre tecnologie NVIDIA abbiano permesso di sviluppare modelli linguistici personalizzati,
aprendo nuove possibilità per i flussi di lavoro 3D.
Questa collaborazione rappresenta un passo significativo nella trasformazione del settore manufatturiero,
soprattutto automobilistico,
portando l'industria verso un futuro sempre più connesso e digitale.
Grazie all'utilizzo di tecnologie all'avanguardia,
Continental e SoftwareServe stanno ridefinendo il modo in cui le fabbriche e le operazioni di produzione vengono pianificate e gestite,
contribuendo quindi alla rivoluzione industriale digitale che tanto parliamo qua su questo canale.
Ti è piaciuto quello che hai sentito nell'episodio di questa settimana?
Bene,
la risposta è semplice.
Significherebbe moltissimo per noi se potessi andare su Apple Podcast o Spotify e lasciarci una recensione e un feedback a 5 stelle.
Diffondere la voce è davvero il modo migliore per far crescere il nostro podcast e ottenere risultati ancora più grandi.
Grazie.
E arriviamo alle nostre cat pills,
quindi partiamo soprattutto con uno shottino,
come direbbe il mio amico Roberto Marin,
perché Fusion 360 Manage diventa Fusion Manage.
Il 26 marzo di quest'anno Autodesk ha rinominato la sua offerta di gestione del ciclo di vita del prodotto,
il PLM,
di cui abbiamo parlato all'inizio dell'episodio,
in cloud.
Fusion 360 Manage con AppChain in Autodesk Fusion Manage.
Questo cambiamento allinea Fusion Manage ad Autodesk Fusion,
il cloud industriale per la produzione.
Cioè il nuovo nome però non modifica le funzionalità.
Fusion Manage continuerà a migliorare i flussi di lavoro e la collaborazione per tutte le persone coinvolte nello sviluppo dei prodotti,
sia all'interno della organizzazione che tra i partner esterni.
AppChain continuerà ad essere incluso in Fusion Manage come opzione di gestione dei dati basati su cloud.
Se non conoscete ancora il PLM di Autodesk vi invito a guardare il video che trovate poi nel link per saperne di più.
Poi per qualsiasi domanda sul cambio del nome potete contattare il vostro rappresentante Autodesk o qualsiasi rivenditore.
Notizia che può interessare ma è a margine comunque del nostro lavoro perché parliamo di inchiostri biocompatibili,
soprattutto inchiostri per le nostre stampanti.
I ricercatori di Heidelberg hanno creato degli inchiostri biocompatibili con delle alghe.
Un team di ricerca internazionale dell'università di Heidelberg ha
sviluppato inchiostri biocompatibili per le stampe 3D di microstrutture
complesse utilizzando materie prime estratte dalle alghe.
Il processo di stampa 3D a due fotoni offre vantaggi per la produzione a livello micro e nanoscopico,
trovando applicazioni in campi come ottica,
microfluidica e biomedicina.
Gli inchiostri a base di microalghe hanno dimostrato di essere adatti per la produzione sostenibile di materiali per la stampa 3D,
con risultati promettenti per applicazioni nelle culture cellulari 3D e negli impianti biocompatibili.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Advanced Materials.
In descrizione poi troverete un link per una guida completa alle saldature di SOLIDWORKS.
In SOLIDWORKS la funzione "WeldMens" permette di progettare strutture composte da elementi strutturali come travi,
tubi e piastre,
tipiche dei telai saldati.
Questo strumento semplifica la creazione di strutture metalliche attraverso funzionalità dedicate.
Gli utenti possono selezionare profili standard come travi e canali o creare delle strutture personalizzate,
definendo il percorso degli elementi tramite degli schizzi.
La funzione "StructuralMember" applica il profilo scelto lungo lo schizzo,
generando automaticamente i membri strutturali.
Dopo aver creato gli elementi strutturali è possibile rifilarli o estenderli per adattarli alle esigenze del progetto.
SOLIDWORKS offre strumenti per la gestione degli angoli,
permettendo di scegliere il tipo di trattamento dell'intersezione tra i vari membri saldati.
Inoltre,
il software calcola automaticamente le proprietà fisiche del modello e genera una catalyst con informazioni dettagliate sui membri strutturali,
come lunghezza,
dimensione e materiale.
Infine,
è possibile creare poi dei disegni 2D per la documentazione e la fabbricazione.
Sempre in ambiente di Autodesk Fusion,
il team di prototipazione rapida di Rivian svela i vantaggi della lavorazione con Autodesk Fusion.
Per Rivian,
la prototipazione rapida non è solo un obiettivo,
ma una necessità.
Ogni mese il team di prototipazione rapida affronta centinaia di richieste preveniti da diversi reparti come design,
ingegneria e produzione per prendere decisioni di design,
testare parti o installare attrezzature nelle linee di produzione.
Il team utilizza un mix creativo di tecnologie come la lavorazione meccanica,
la produzione additiva o stampa 3D e il taglio laser per produrre prototipi rapidamente.
Jonathan Dankbring,
responsabile dello sviluppo prodotti,
sottolinea come la flessibilità nell'uso di Autodesk Fusion permetta di eseguire lavorazioni complesse ed iterare velocemente.
Dankbring,
con un passato da operatore CNC,
ha imparato Autodesk Fusion attraverso un tutorial online,
portando la sua competenza a Rivian dove ora è utilizzato quotidianamente.
Anche nuovi membri del team come Matthew Yates,
con decenni di esperienza su altri software,
hanno rapidamente adottato Fusion grazie alla sua facilità d'uso.
Yates ora gestisce macchine CNC avanzate da milioni di dollari,
producendo componenti complessi in pochi giorni.
Fusion si è rivelato fondamentale per la flessibilità e l'efficienza dei processi di produzione,
soprattutto in un ambiente ad alto ritmo come quello di Rivian.
Il link in descrizione è molto bello perché racconta proprio l'utilizzo di questo software all'interno di questa azienda.
Questi due articoli,
gli ultimi due articoli di questa carellata riguardano soprattutto SolidWorks.
Il primo riguarda come visualizzare le unità di misura in SolidWorks 2024,
che è una guida alle proprietà dei file personalizzati.
Da qualche tempo mostrare le unità nelle distinte base è una limitazione di SolidWorks.
Sebbene siano state trovate soluzioni alternative per raggiungere questo scopo,
ma non erano perfette.
Sono state avanzate numerose richieste di miglioramento per questa
funzionalità e naturalmente adesso con questo articolo posso
condividervi che sono state implementate in SolidWorks 2024.
In descrizione trovate l'articolo dove spiega passo passo come fare a visualizzare queste unità di misura.
Altro articolo sempre da leggere riguarda SolidWorks Flow Simulation Mesh.
La valutazione della mesh di SolidWorks Flow Simulation è semplificata tramite lo strumento Mesh Result e Cut Plots.
Questi forniscono diversi parametri e metodi per visualizzare le
celle della mesh e all'interno del dominio di calcolo per garantire
che la geometria del modello venga catturata correttamente.
Nell'articolo che trovate in descrizione vengono esplorate queste due opzioni.
Cari tireline sono davvero felice che siate arrivati alla fine di questo episodio.
Non so ancora esattamente come si evolveranno questi episodi dato che sto sperimentando nuovi workflow e integrando nuove tecnologie.
Tra queste c'è l'applicazione Transcriber di Alex Arculia di Ultim.media che sto usando per trascrivere l'episodio che state ascoltando.
Inoltre sto testando l'uso dell'intelligenza artificiale per generare le descrizioni e persino l'immagine dell'episodio.
Un aiuto davvero utile per alleggerire il processo di produzione del podcast.
In più sto esplorando come l'intelligenza artificiale possa arricchire il tipo di contenuti che propongo su questo canale,
che ha bisogno di un po' di rinnovamento,
una svecchiata insomma.
Vedremo come andranno le cose ma intanto resto in attesa dei vostri feedback per capire quali argomenti vi interesseranno di più.
Come avrete notato negli episodi recenti sto condividendo anche un po' della mia esperienza con la trasformazione digitale che la mia azienda sta affrontando.
Tra i successi e insuccessi le mie personali riflessioni su cosa funziona e cosa no dal mio punto di vista.
Prima di chiudere lasciatemi fare una piccola marchetta.
Ho anche un canale youtube dove pubblico in formato video questo podcast e un altro podcast che uso come sfogatoio personale.
Ho anche iniziato un piccolo esperimento da aspirante youtuber,
vi lascerò il link in descrizione così potrete vedere il mio vlog settimanale in cui racconto cosa mi succede tra casa e lavoro,
oltre a parlare di ciò che riguarda la produzione di podcast,
video,
libri e gadget vari.
Come sempre mi sono dilungato e ora non mi resta che augurarvi lunga vita e prosperità a tutti.